Mintoff attratto dalle sirene dell'Est di Tito Sansa

Mintoff attratto dalle sirene dell'Est La stampa isolana esalta i lucrosi accordi con i Paesi comunisti e Gheddafi Mintoff attratto dalle sirene dell'Est Domani il premier parte per Mosca, i ministri dell'Industria e dell'Agricoltura si recheranno a Tripoli L'incontro con Craxi «è sempre possibile, a certe condizioni» - Negata una commessa ai britannici DAL NOSTRO INVIATO LA VALLETTA — Malta diventa sempre più 'testa di ponte' dei Paesi comunisti nel cuore del Mediterraneo. La cosa non può non preoccupare l'Italia (distante appena 80 miglia marine) e l'Alleanza Atlantica. Chi avesse ancora dubbi sull'abbandono del governo della Valletta della posizione di 'equidistanza» tra le due superpotenze e il contemporaneo inserimento della sua 'neutralità- nella sfera de,. Est, viene edotto dalla lettura dei giornali di ieri in lingua inglese. Tanto l'indipendente The Times quanto il filogovernativo laborlsta Chronicle e quello dell'opposizione nazionalista The democrat non lasciano dubbi. Cori la tattica del salame, una fettina oggi una domani, il governo di Malta aveva proceduto finora a piccoli passi verso Oriente. Quest'ultima settimana ha spezzato gli indugi e, rotti i ponti con Londra (rifiuto di affidare agli Inglesi le operazioni di bonifica del porto di La Valletta dai relitti di guerra) e con Roma (ultimatum per rinnovare il protocolo economico e «licenziamento» della nostra missione militare), si è gettato senza riserve nelle braccia dei sovietici e del libici, ha stipulato accordi con la Corea del Nord e con la Cina, con la Bulgaria s con la Cecoslovacchia, con la Polonia e con l'Albania. Nello sesso tempo. Malta ha rinnovato l'embargo ai prodotti giapponesi, ha limitato le importazioni di quelli francesi, minaccia la messa al bando dei prodotti italiani. E il giornale laborista Chronicle minaccia che «i danni per l'Italia sarebbero assai più gravi die per Malta-, aggiungendo che se Roma «non rlnegozia il protocollo economico, quello politico verrebbe considerato vuoto e nullo*. Dopo avere constatato che i prossimi colloqui di Andreoti i con Jaruzclski a Varsavia saranno probabilmente 'ineno duri' di quelli con Doni Mintoff, conclude con la previsione che 'Sarebbe il goodbye al ruolo italiano nella salvaguardia detta sicurezza nel Mediterraneo». All'inizio della settimana sono arrivati gli «esperti civili» sovietici per 11 recupero dei relitti (è attesa una nave appoggio), ieri è arrivato un ministro cecoslovacco, una delegazione bulgara ha ordinato due navi (oltre alle 8 commissionate da Mosca e le 4 per Pechino), contatti sono in corso con la «Sudimport» sovietica per la fornitura di pontoni russi per sondaggi petroliferi, macchinari marini, bacini di carenaggio e gru galleggianti. Con la Libia è stato concordato di riparare a Malta le navi della flotta di Gheddafi e l'affidamento della costruzione di- porti e dighe marine in Libia a ditte maltesi. E la lista potrebbe continuare. A tutta prima pagina 1 giornali di ieri annunciavano «più contatti con i sovietici», e -mossa diplomatica per creare lavoro», per annunciare il viaggio di domani di Doni Mintoff a Mosca. Contemporaneamente i ministri dell'Industria e dell'Agrlcol- tura si recheranno a Tripoli per stipulare accordi per »molti milióni di dollari- che finora venivano tradizionalmente firmati con il Paesi più industrializzati dell'Occidente. Chiuso il mercato alle automobili italiane e giapponesi, 1 maltesi saranno d'ora innanzi obbligati (controvoglia) a comperare precarie vetture «macìe in Urss», a farsi curare negli ospedali da medici cechi e polacchi, perfino a studiare Mozart e Bach con maestri di musica provenienti dà Pyongyang. In questo contesto esiste ancora la possibilità di un prossimo incontro di Craxi con Dom mintoff (magari durante uno scalo di questi a Roma, durante il viaggio verso o di ritorno da Mosca) come taluno prevede? L'ambasciata d'Italia, come sempre, è assolutamente muta con i giornalisti, negli ambienti governativi maltesi si dice che «è sempre possibile, a condizione che...». E l'opposizione nazionalista si appella all'Occidente democratico (in primo luogo ai Paesi amici. Gran Bretagna e Italia), a -pagare qualcosa per impedire che'Malta finisca irrimediabilmente nella tela di ragno tessuta dall'Est-. A proposito: è arrivato un .esperto» cubano, lavora nell'isola di Cornino. Tito Sansa

Persone citate: Andreoti, Bach, Craxi, Doni Mintoff, Gheddafi, Mozart