Anderson-Gasdia duello di traviate

Anderson-Gasdia duello di traviate L'opera di Verdi martedì a Roma Anderson-Gasdia duello di traviate ROMA — A distanza di due anni dal debutto europeo ne La Semiramide di Rossini, June Anderson, 31 anni, americana, torna al teatro dell'Opera, da martedì 18, protagonista de La Traviata, Violetta Valéry. L'allestimento è quello presentato nel '70, con la regia di Alberto Fasslnl e le scene e 1 costumi di Luigi Samaritani; la direzione dell'orchestra è affidata a Peter Maag, Alberto Cupido sarà Alfredo Germont e Giuseppe Taddei il padre, Giorgio Germont. .Violetta è uno dei miei ruoli preferiti — spiega la Anderson — è una parte drammatica che richiede capacità recitative oltre che vocali, inoltre, dal primo atto fino all'ultima scena dell'opera, si assiste a un cambiamento totale del personaggio e questo rende la mia prova ancora più interessante.. Pochi giorni fa, prima della Traviata dell'Opera di Roma, il cui debutto è minacciato dallo sciopero dei dipendenti degli enti lirici di tutta Italia, è stata presentata al teatro Comunale di Firenze l'altra Traviata, quella diretta da Carlos Kleibcr con la regia di Franco Zeffirelli, interprete principale Cecilia Gasdia: nessuna paura di confronti? •Esistono mille modi di fare la stessa opera — risponde tranquilla la Anderson — poi il nostro allestimento è molto diverso da quello di Fi reme.. Della Semiramide dell'82, «un'opera poco rappresentata, clie richiede una notevole agilità vocale nel passaggio dai toni acuti a quelli gravi June Anderson non parla con piacere: .Quello italiano è stato un battesimo difficile — ricorda — anche se la critica ha giudicato molto bene il lavoro, io non ne sono soddi sfatta, c'erano molte cose che non funzionavano, dall'alte- stlmento alla regia.. La sua carriera artistica è stata molto ineguale e tormentata: cominciata a dodici anni, con le prime lezioni di canto, interrotta con gli studi universitari, di letteratura francese, ripresa dopo una serie di scoraggianti audizioni newyorkesi: «Ho avuto momenti di grande stanchezza e depressione — ricorda oggi la cantante — ma sono stati proprio quei momenti e la scoperta che questa è una professione assai dura a farmi scegliere la mia strada.. Nel prossimo inverno, dopo la tappa romana (fino al 9 gennaio), la soprano americana sarà negli Stati Uniti, per una serie di concerti alla Carnegle Hall, mentre a giugno l'attende un debutto parigino, all'Opera, con Roberto il diablo di Meyerbeer. f% Ct

Luoghi citati: Firenze, Italia, Roma, Stati Uniti