Non ci sono dubbi, è la nuova valanga

Non ci sono dubbi, è la nuova valanga COPPA DEI, MONDO I motivi per cui gli sciatori azzurri sono tornati al vertice Non ci sono dubbi, è la nuova valanga L'indigestione di gare, forzatamente mal distribuite nel tempo per la mancanza di neve, non toglie fascino a questo sci di inizio stagione che vede gli azzurri protagonisti dappertutto. Continuano ad essere bravi in slalom, sono diventati vincenti in gigante, protagonisti in «super-G», e, sulla base delle prime prove di ieri in Gardena più che competitivi anche in discesa. Le ragazze hanno tenuto un ritmo più basso, risentendo peraltro di difficoltà ambientali, ma hanno già- i loro buoni risultati in slalom, e nuovamente in gigante con la Zini.' il dubbio se sia vera gloria è lecito, ma può essere subito dissipato in chiave positiva, Questa è proprio una valanga nuova che ha messo le basi in un movimento che ha sempre mantenuto un livello discreto, pur nel periodo di parabola discendente che aveva coinvolto un po' tutti, da Thoeni capostipite, a Gros continuatore, a Plank grande liberista, a Radici presto destinato per censo ad altre strade, a Franco Bleler, Strlcker, Schmalzl, al povero Pegorari, a Varallo, Anzi, Besson, Pletrogiovanna e compagni. Nel periodo di transizione avremmo potuto accorgerci assai di meno della crisi se la carriera di Leonardo David non si fosse conclusa in modo cosi agghiacciante, e poi se due diversi incidenti d'auto non avessero ucciso Burini e Nòckler. Per prime sono cresciute le ragazze, sfalsate negli anni con Giordani e Gatta prima, poi Bieler, Macchi e Zini, quindi Quarto, ora Magoni, e domani Lucco. Per gli uomini ci sono stati problemi maggiori, legati anche ad errori tecnici, che nell'euforia di questo momento nessuno vuole più ammettere. S'è sba¬ gliata per anni la preparazione del gigante, nello slalom si prediligeva lo stile all'improvvisazione, iti discesa ci si è esercitati in molte gelosie intestine o con il resto del mondo sciistico. I risultati di quest'anno sono da Un lato la maturazione tecnica di parecchi elementi, e dall'altro l'attenuarsi del fenomeni negativi, mài del tutto eliminabili. E' cambiata la mano in entrambe le specialità tecniche e bisona^ dire che il «trio Stelvio», Thoeni da Trafoi versante bolzanino, Pietrogiovanna di Valfurva e Gabrielli di Bormio, lato valtellinese, ha veramente saputo cambiare in positivo. Certo, TCtsch, talen-, to naturale è arrivato a ventanni ad una quasi maturità, Erlacher già bravo è salito di un gradino, Pramotton ha smesso di litigare troppo con gli sci, e via via tutti gli altri sono cresciuti. Alla base di questa crescita c'è un maggior dinamismo in gigante (sciata più rapida é semplificata, ma senza tagliare sui pali) e spazio alla fantasia in slalom, dove si può anche rischiare l'uscita piuttosto che finire incolori. in piazzamenti lontani. Gli altri, gli avversari, sono semplicemente rimasti fermi e quanto a Girardelli non credo sia poi cosi lontano, in avanti. In discesa aspettiamo a vedere domani, e lasciamo alle ragazze la prova di Campiglio per riuscire a capire meglio, con uno slalom e un gigante tecnici, fin dove possano arrivare, g. v.

Luoghi citati: Bormio, Campiglio, Quarto, Stelvio, Valfurva, Varallo