Il colonnello dei carabinieri indiziato di triplice omicidio di Claudio Cerasuolo

li colonnello dei carabinieri indiziato di triplice omicidio li colonnello dei carabinieri indiziato di triplice omicidio Serafino Licata, già comandante di gruppo a Catania, avrebbe responsabilità nell'agguato di San Gregorio Uròliti uccisi)4'Cominciati gli interrogatori « lljtertaro sporco era riciclato liei casinò.. L'operazione scattata all'alba di martedì contro i clan dei catanesi non si è ancora conclusa ma già si vanno precisando 1 ruoli e le responsabilità che l'accusa assegna agli imputati «eccellenti»: il colonnello del carabinieri già comandante del gruppo a Catania, Serafino Licata, il presidente di corte d'assise Pie-j tro Perracchlo, di una sezlo-' ne di corte d'appello, Aldo Vitale, l'avvocato torinese Francesco Oilardoni. L'alto ufficiale dell'Arma,, arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, ha ricevuto una comunicazione giudiziaria per concorso nel triplice omicidio di tre carabinieri: la scorta che il 10 novembre 79 accompagnava in un trasferimento al carcere di Catania il detenuto Angelo Pavone, detto Faccia d'angelq. Sull'autostrada, al casello di Messina, un commando, che ave^va avuto una soffiata, tese un agguato al corteo. Eliminati i tre mill tari, i killer prelevarono Faccia d'angelo. Il colonnello, che è difeso dagli avvocati Trentino e Ceraci di Catania, è già stato sentito una prima volta dagli inquirenti torinesi. Il segreto Istruttorio sull'esito dell'interrogatorio è assoluto. Per 1 due magistrati catanesi l'accusa è di corruzione. Il presidente Perracchlo, In particolare, avrebbe ricevuto cento milioni, quale compenso dell'assoluzione per insufficienza di prove che rimise In libertà Salvatore Mazze® (zio del quindicenne Nuccio, anche lui ritenuto responsabile di un omicidio) e Parisi, i I legali del magistrato, Ceraci di Catania e Cabri di Torino, smentiscono nel modo più reciso l'ipotesi. Hanno detto: «La perquisizione compiuta nell'abitazióne di Perracchlo all'alba di martedì scorso ha dato esito del tutto, negativo. Il magistrato non conduceva una vita dispendios^e non era chiacchierato, nell'ambiente». S II presidente della corte d'assise di Catania dovrebbe essere interrogato domani. Questa mattina, Invece, nel carcere di Casale Monferrato, i magistrati sentiranno l'avvocato Francesco Guardoni, che aveva difeso Salvatore Mazzeo nel processo alle' assise di Catania, presieduto da Pietro Perracchlo. Nell'abitazione del legale (lo difende Geo Dal Fiume) sarebbe stato ritrovato un documento .«riservato» di quél processo, Intanto, è emerso uh altro filone di indagini. Il capoclan Nitto Santapaola, latitante, avrebbe finanziato Gaetano Corallo, titolare di una casa da gioco nel Caralbi. L'obiettivo di Corallo era 11 controllo del Casinò di Sanremo: un'indagine su cui è competente la magistratura milanese. In merito al conflitto di competenza sollevato dalla Procura di Milano sull'operazione antimafia dei giudici torinesi, 11 procuratore aggiunto Marzachl ha diffuso ieri un breve comunicato: «I conflitti procedurali, ammesso che esistano, vanno risolti nelle sedi competenti e non con polemiche dannose e spiacevoli». Claudio Cerasuolo