Un film per Cernenko superstar di Fabio Galvano

Un film per Cernenko superstar Le glorie militari del leader russo nel «Distaccamento delia gioventù» Un film per Cernenko superstar Un'opera-docuinentario sugli anni passati in una guarnigione alla frontiera con la Cina DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Baldi giovani ispirati dall'amor di patria appaiono fin dalle prime inquadrature: sono le guardie di frontiera del distretto orientale, gli uomini pronti a «sventare qualsiasi possibile violazione del confine sovietico». Ma sono soprattutto gli "eredi, alla guarnigione Chorgos, di Konstantin Cernenko. Se nei cinema sovietici arriva un documentario su quel posto di frontiera a ridosso della Cina — titolo -Il distaccamento della gioventù» — è unicamente per elogiare coraggio ed eroismo dell'uomo che, mezzo secolo fa, era un soldato quasi anonimo in quel reparto e che oggi è l'uomo più potente dell'Urss. li rilievo che si dà al passato militare di Cernenko. (in realtà le guardie di frontiera fanno parte dei servizi di sicurezza, quindi oggi del Kgb) ricorda quello con cui negli Anni Settanta fu esaltato il ruolo altrimenti oscuro di Leonid Breznev nell'ultima guerra, quando era commissario politico. Nel caso di Cernenko, che aveva 29 anni quando la Germania nazista Invase l'Urss, l'attività di quegli anni come funzionario di partito a Krasnojarsk (in Siberia) potrebbe rivelarsi inadeguata nelle imminenti celebrazioni del 40° della vittoria, che l'Urss sta allestendo con grande fanfara. E allora ben vengano i suol anni •eròici» fra le guardie di frontiera, dei quali è testimone il documentario cucito negli studi cinematografici di Alma-Atà (Kazachstan) dal regista Piskunov e dal soggettista Sulejmanov. Di' quel modesto passato militare si era avuta notizia nell'aprile scorso, quando Stella Rossa, il quotidiano delle Forze armate, aveva pubblicato un'ingiallita foto del soldato Cernenko e del suol commilitoni in occasione del 60°: anniversario di quella guarnigione. «Le sue bombe a mano colpivano sema fallo l'obiettivo», scrisse allora 11 giornale, lodando il segretario generale. «Nei suoi primi scontri con i banditi — si afferma ora nello splendore del grande schermo — il giovane guerriero mostrò coraggio ed eroismo». E lo testimoniano, ormai vecchietti anche loro, e anche loro- carichi di medaglie, alcuni commilitoni e amici di quegli anni: il capo ispettore per 1 boschi e per la caccia Konev, 11 veterano Fetisov, anche il presidente di kolchoz, Golovatskij. Le guardie di frontiera di quel reparto, si sottolinea, se necessario «stonano 24 ore in sella seme riporre la sciabola nel fodero»; stanche ed ammalate «affrontavano le guardie bianche e le bande formate dai ricchi della sona». Era l'inizio degli Anni Trenta, le ■ frontiere erano minacciate dal temibili Basmachl; ma i soldati d! frontiera, i Pograiùohnlkl, usciva¬ no invariabilmente vittoriosi dagli scontri. Oggi si dice che la leadership di Cernenko e il suo coraggio gli valsero là guida del plotone e poi la nomina a segretario di partito pressò quella guarnigione, finché nel 1632 fu eletto' delegato delle guardie di frontiera dell'intera zona a una conferenza di partito dalla quale spiccò il velo verso un «radioso futuro». Ma sempre, piti che sulla, vocazione politica (che nessuno può ormai mettere in dubbio), si insiste sulle gesta militari. «Chi è la guardia di frontiera?', domandò lo stesso Cernenko quando tornò in visita al suo reparto, nell' agosto '79. E subito rispose: «E'.un combattente saldo nelle proprie idee, nella giusta causa ài Lenin; è un uomo coraggioso, capace di orientarsi in qualsiasi situazione, in qualsiasi condizione». Esattamente ciò cheli documentarlo, ora, cerca di dire di lui. Fabio Galvano

Luoghi citati: Cina, Germania, Krasnojarsk, Mosca, Siberia, Urss