Per il decreto-bis sulle tv nuovi rischi alla Camera

Per il decreto-bis sulle tv nuovi rischi alla Camera Oggi voto segreto sulla costituzionalità Per il decreto-bis sulle tv nuovi rischi alla Camera ROMA — Il decreto legge del 6 dicembre, che ha riacceso per la seconda volta 1 «network» oscurati e ha cambiato le norme per nominare 11 consiglio d'amministrazione della Rai, ha 1 requisiti di «straordinaria neccessltà ed urgenza» per iniziare l'iter in Parlamento. Lo ha deciso ieri la commissione Affari costituzionali della Camera con 1 voti favorevoli dèi rappresentanti del pentapartito e dei missini e quelli contrari dei comunisti è della sinistra indipendente. Ma gli stessi due gruppi che hanno votato contro hanno chiesto e ottenuto, ai sensi dell'articolo 96 bis del regolamento, che anche l'aula si pronunci sull'esistenza di questi requisiti, con una votazione a scrutinio segreto. Nella stessa maggioranza non tutti sono d'accordo sui contenuti del decreto, i cui tempi per la conversione definitiva in legge' entro il 5 febbraio, considerando la chiusura delle Camere per almeno un paio di settimane in occasione delle festività di fine anno, sono molto ristretti. Contro il decreto si è schierata anche TAnicà. «Ucciderà la nostra industria cinematografica», ha scritto in un telegramma a Craxi e ai ministri Gava e Lagoiio 11 presidente dell'Associazione, Carmine Oianfaranl.

Persone citate: Carmine Oianfaranl, Craxi, Gava

Luoghi citati: Roma