La Stampa - Consultazione Archivio

Zurbriggen beffa gli azzurri COPPA A SESTRIERES Sorprendente successo in slalom dello svizzero davanti a De Chiesa, Edalini e Toetsch Zurbriggen beffa gli azzurri Il campione elvetico avvantaggiato dal particolare tracciato della seconda «manche», simile a quello di un gigante - Si conferma comunque il felice momento della nostra valanga: Erlacher 8° DAL NOSTRO INVIATO SESTRIERES — Ora non si sa se piangere o se ridere. Lo sci italiano ha ottenuto ieri uno dei migliori risultati di squadra di tutta la sua storia, ma si è lasciato sfuggire una vittoria che era a portata di mano. Plrmln Zurbriggen, lo svizzero detentore della Coppa del Mondo, 1' unico campione eclettico rimasto nel circo bianco, capace di emergere in tutte le specialità, ha beffato gif azzurri, ha rovinato quella che poteva essere una grande giornata di festa. L'elvetico s'è aggiudicato sorprendentemente il primo slalom della sua carriera ai danni dei nostri De Chiesa, Edalini e Totsch, relegati dalla sua impresa rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto. La squadra è caricata nella maniera giusta, ormai consapevole delle proprie possibilità. Ed è proprio per questo che si lascia spazio alle recriminazioni: 'Noi siamo molto soddisfatti — ha detto 11 direttore agoni¬ stico Sepp Messner — delie nostre prestazioni. Mi dispiace però perdere una grossa occasione che potrebbe anche non ripetersi: In effetti, visto com'è andato questo slalom di Coppa ed esanimate le cause che hanno' determinato 1' exploit del pur bravissimo Zurbriggen, lo scontento è abbastanza giustificato e la perdita di un successo pieno può bruciare. Sott'accusa la seconda manche, tracciata dall'austriaco Prodlnger. Quest'ultimo — secondo Messner — avrebbe disegnato lo slalom per favorire il proprio atleta Roberto Zoller, un ragazzone grande come un armadio, possente, che scia con stile kamikaze. '. E' chiaro che Zoller normalmente preferisce percorsi veloci e filanti, dove si possa usare la forza bruta piuttosto che una tecnica raffinata. Poche porte, quindi, disposte una lontana dall'altra, con ritmo sempre uguale. Prodlnger di porte ne ha messe 53 contro le 60 della prima manche del tedesco Endrass. La mossa, se mossa è stata, ha finito tuttavia col tradire anche Zoller e favorire Zurbriggen, e nella prima discesa è stato proprio il gigantesco ventitreenne sciatore di MUhlbach ad ottenere il miglior tempo in 49"30. Alle sue spalle, con precisione cronometrica e incredibile (probabilmente non era mal successo) si sono piazzati tre azzurri, accreditati tutti dello stesso risultato: 49"5? per Totsch, De Chiesa e Giorgi. Quest'ultimo purtroppo ha Inforcis^rtìa fine ed è stato ancora una volta squalificato. Peccato. Ma si pud consolare: è sulla strada giusta e presto sarà il suo turno. Dietro, nell'ordine, Wenzel, Zurbriggen, gli italiani Erlacher ed Edalini, eccezionali con i loro numeri di partenza piuttosto alti. Nella seconda manche è successo 1' impensabile. Zurbriggen» partito per primo, Ita dato una lezione a tutti. Buttatosi in uno slalom che pareva un gigante, l'elvetico ha sfoderato tutta la sua grinta e con 46"35 ha regolato 1 rivali per una classifica parziale piuttosto strana: alle sue spalle in fila Petrovic, Popangelov, Edalini, Krlzaj, Julen, De Chiesa, Wenzel, Totsch e Beck. E' questa la dimostrazione matematica che c'era qualcosa di diverso, di atipico tra la prima e la seconda discesa. In quella iniziale i primi quindici classificati erano racchiusi in 96/100; nella.successiva, un divario di 6/10 tra 11 primo e 11 secondo, quasi 2" tra Zurbriggen e Bouvet, quindicesimo. Tutto ciò non deve togliere nulla ai meriti di un fuoriclasse come Plrmln Zurbriggen, lanciato verso un'altra Coppa. Il suo rivale Oirardelli è saltato subito, inforcando un palo. Stenmark (quindicesimo della prima manche e poi fuori) è ancora svogliato ed è ormai evidente che ha programmato la sua stagione per i campionati mondiali di fine gennaio. Cristiano Chlavegato .Sestriere. Paolo De Chiesa in azione nello slalom di Coppa