Saper spendere Un dono di nozze

Saper spendere Saper spendere Un dono di nozze Erano cinque antiche monete d'oro: ora ne ; restano tre - Valgono mezzo milione caduna Forse è di buon augurio in questo scordo di fine anno, forse può essere addirittura considerata un «regalo di Natale» la risposta per il lettore (chiede di restare anonimo) che si è rivolto a noi con una sua piccola, commovente storia e con una domanda. Scrive da Borgomaro in provincia di Imperia: «Nel {ontano 1943 quando mi sposai il mio povero papà chiese a mia moglie se le avevo offerto qualcosa ài prezioso, ad esempio un dono in oro, e al suo diniego (io ero soldato e non avevo possibilità economiche), lui regalò a mia moglie cinque monete in oro, molto antiche. • Una l'ho donata, in seguito, alla mia nipotino, quasi una figlia visto che V abbiamo allevata noi, affinché avesse un tangibile ricordo dei suoi nonni che le vogliono tanto bene, ma con l'esortazione a non venderla mài. Un'altra l'ho dovuta vendere io stesso, per necessità, cioè curare mia moglie: era della Repubblica di Genova del 1754*. Sono casi della vita, piccole storie che restano indelebili nei ricordi. Continua il lettore: «Possiedo ancora una moneta del Regno di Sardegna del 1787, una del 1754 con la scritta CarJì.O. Utr.Sic. Et.HierMex e sull'altro lato stemma con corona Iv.fans 1754 Hispanla R., un'altra francese del 1727, dalla parte della testa si legge Lud. XVD.Fr.Et.Nav.Rex e a rovescio una corona con due ovali (uno con tre gigli e l'altro con uno scudo), in messo agli ovali la lettera I. Vi sarei infinitamente grato se poteste farmi conoscere il loro valore numismatico e magari mandarmi anche la risposta in privato, visto che le mie modeste possibilità non mi consentono più di leggere il giornale ifit Risponde il dott. Luigi Bacherò che ha letto «con una certa emozione la storia commovente delle cinque monete antiche d'oro, donate da suo padre alla nuora». Commenta: «Peccato che abbia dovuto vendere quella di Genova e speriamo che la nlpotlna segua il suo consiglio di non vendere 11 suo dono». Spiega l'esperto: «li lettore non ha precisato né 11 diametro né 11 peso, ma per una fortunata combinazione li valore, pur variando il tipo di moneta, non cambia molto. Il pezzo del 1767 del Regno di Sardegna può essere una "doppia" (circa 8 grammi) o una "mezza doppia" (la metà del peso) di Vittorio Amedeo III; nel primo caso il valore è sulle 500 mila, nel secondo intorno alle 400 mila lire. La moneta d'oro del 1754 è di Carlo IH di Borbone per Napoli. Può trattarsi di un "6 Ducati", di un "4 Ducati") o di un "2 Ducati", secondo dimensioni e peso, ma 11 valore di ognuno del tre pezzi non si discosta molto dalla media di 450 mila lire. Stesso valore anche per la moneta francese del 1727: è di Luigi XV di Francia; può essere un "Luigi" o un "mezzo Luigi"». Il lettore può esserne soddisfatto. E con 1 nostri auguri di Natale, In via eccezionale, gli faremo avere anche la risposta privata, come è suo desiderio. Da San Mauro Vincenzo Tavano, allegando due fotografie di una moneta In suo possesso, dimostra di essere animato da grande speranza. Scrive: «£' d'oro, valore facciate di 100 lire, coniata in pochissimi esemplari nel 1928, in occasione dell'uscita della moneta d'argento da 20 lire, che entrò regolarmente in circolazione e che presenta l'identico disegno e le atesse dimensioni: diametro mm 36, peso 25 grammi, stato di conservazione ottimo. Ha un valore numismatico?: ■kit Purtroppo la numismatica riserva sempre qualche amara sorpresa. Precisa Infatti 11 dott. Luigi Bacherò: «il bel pezzo d'oro del quale ci ha Inviato la fotografia non è altro che la riproduzione del 20 lire, del 1928/Vi, .di Vittorio Emanuele III, ma con il valore facciale sostituito da un " 100 lire". Ci troviamo quindi di fronte ad una "fantasia", cioè ad una riproduzione senza alcun valore numismatico, forse fatta per sottolineare la coniazione della moneta d'argento da 20. Il suo unico valore resta quello del 25 grammi di oro, naturalmente se un esperto confermerà al lettore che si tratta In effetti di questo metallo prezioso». Simonetta

Persone citate: Hispanla R., Luigi Bacherò, Luigi Xv, Vincenzo Tavano, Vittorio Amedeo Iii, Vittorio Emanuele Iii

Luoghi citati: Borgomaro, Francia, Genova, Imperia, Napoli, San Mauro, Sardegna