Agli anziani più sicurezza

Agli anziani piùshurezza Petizione con 134 mila firme Agli anziani piùshurezza Bajardi: «Non chiuderemo certo geriatria» Questa mattina 11 presidente del Consiglio regionale Benzi riceve 1 promotori della petizione «Una firma In difesa degli anziani» che ha ottenuto 134 mila adesioni. Chiedono che 11 Plano sanitario e la legge assistenziale numero 20 (contrastata si può dire dalla sua nascita) siano modificati soprattutto per evitare che gli indispensabili servizi cadano «sempre più in mano di speculatori sema scrupoli e senea controlli: Modifiche alla legge 20 sono state discusse per oltre tre ore giovedì sulla base di una proposta di legge de illustrata con ampiezza di dati dal prof. Martinetti; poi si 6 deciso di far confluire la materia nel Piano sanitario. La petizione chiede fra l'altro 11 potenziamento del servizi di geriatria e gerontologia. Domandiamo all'assessore regionale alla sanità, Bajardi: «Il Piano tende a cancellarli. Che cosa ha da dire?» Risponde: *E'indispensabile un chiarimento. Non siamo matti, nessuno si sogna di chiudere la Geriatria universitaria delle Molinette e il suo day hospital che funzionano. Ma non possiamo crearla in tutti gli ospedali. La geriatria la intendiamo come un servigio a disposizione di tutte le specializzazioni mediche e chirurgiche; non dimentichiamo che i ricoverati negli ospedali sono per il 50 per cento anziani*. — A proposito: come intende risolvere il caso dell'urologia del prof. Sesia che ha chiuso le prenotazioni per mancanza di posti? In genere questi problemi toccano proprio gli anziani. •Avere gente in gamba è un problema serio, bisogna riconoscerlo. La fama si diffonde e la gente arriva da ogni parte d'Italia. Non possiamo certo dilatare all'infinito i posti letto, l'ideale è creare altra gente in gamba in altri ospedali. Per quanto riguarda le Molinette, l'arrivo del prof. Rocca Rossetti a urologia universitaria allevierà un po' la situazione: Tra le richieste del 134 firmatari c'è anche la diffusione di day hospital «che favoriscano un recupero anche sociale*. Dice l'assessore: «Questi Centri diurni sono una necessità dovunque. Ma non possiamo farli con una bacchetta magica*. — Però potete non distruggere le esistenti istituzioni di riposo per creare quelle nuove che la legge 20 prevede. Lei In Consiglio ha parlato di coesistenza pubblico-privata. «£ lo confermo, nel senso di integrazione. Non intendiamo abolire le istituzioni religiose o laiche che non si prefiggono scopi di lucro ma sono realmente un servizio sociale. Bisogna censirle e coordinarle. E poi per quanto riguarda la tanto contestata tipologia, cioè il criterio drastico secondo il quale per l'autosuffictente si arriva fino a li, per il non autosùfficiente si va fin là, ritengo che ci voglia un po' di elasticità. E aggiungo che mi sento molto sicuro quando alla guida di queste strutture c'è il volontariato religioso o laico, perché la grande carica morale che II sorregge consente di superare piccole deficienze strutturali: Domenico Garbarino

Persone citate: Bajardi, Benzi, Domenico Garbarino, Martinetti, Rocca Rossetti

Luoghi citati: Italia