Un «nodo» che ci unisce all'Europa di Bruno Gianotti

Un «nodo» che d unisce all'Europa Un «nodo» che d unisce all'Europa Il ministro Signorile allo Smistamento di Orbassano, dov'è terminata la terza fase di lavori: «Si sono gettate le basi per una nuova Torino» - Firmata la convenzione tra Ferrovie, Regione, Comune e Satti Dal nuovo Smistamento di Orbassano, dove ha appena inaugurato il completamento della terza fase di lavori, il ministro Signorile landa un messaggio agli amministratori e agli industriali: .Si apre una fase importante nello sviluppo della città. Sta-, mane si sono gettate le basi, per una nuova Torino». I Lo scalo merci che si sta: completando e il passante] ferroviario (la relativa convenzione era stata firmata due ore prima in Regione) fanno parte di un «progetto mirato» destinato a ridare vitalità e una nuova immagine a tutta l'area. Orbassano, assieme a Rivalta ed allo scalo ossolano di Beura, è quindi il cardine di una .griglia di trasporti a largo raggio» che va da Genova «dove il concetto è stato capito in ritardo» ad Amsterdam e Rotterdam. In questo quadro il Piemonte diventa regione-cerniera per i trasporti merd, ma i suoi scali non devono, 'diffondersi indiscriminatamente». Le Ferrovie «non possono permettere la crescita scoordinata di centri a carattere soltanto locale», quindi il Piano dd Trasporti comprenderà anche un «piano degli tnterporti» che coordinerà tutto il settore. Orbassano avrà quindi il compito di attirare e snellire le correnti di traffico che fanno capo ai porti liguri e che, in un futuro per ora lontano, giungeranno velocemente attraversando il nuovo nodo ferroviario. La Convenzione Ferrovie-RegioneComune-Satti apre praticamente i primi cantieri.Signorile ha confermato le garanzie assicurate dalla legge Finanziaria (sono previsti 16 mila 800 miliardi per i trasporti) e 1 tempi: 'Sono in condizione di prevedere i primi lavori in primavera». Ma ha insistito particolarmente sul problema delle aree ferroviarie che verranno liberate dal nuovo assetto e da dislocazioni più razionali degli impianti: 'Secondo una prima stima sono 700 mila metri quadrato in città, che salgono a un milione 100 mila considerando anche la cintura e a 2 milioni calcolando tutto il nodo feroviario». Come utilizzarle? Le Ferrovie vogliono affrontare il problema e ieri è stata varata una commissione per valutare la disponibilità e dare «entro 45 giorni, il 31 gennaio», un quadro dei possibili movimenti. In primo plano sarà Torino Smistamento, l'enorme complesso ferroviario adiacente lo stabilimento Lingotto. Signorile, ricordato l'orientamento del consiglio comunale (favorevole a un Centro Congressi nella ex fabbrica), ne ha ricordato l'importanza come «polmone» della città ed ha lanciato una proposta: 'Ferma l'utilizzazione Fiat, le Ferrovie possono trascinare V interesse pubblico utilizzando meglio tutta l'area. Se facciamo un discorso di ampliamento, possiamo avere il più importante. Centro-servizi d' Europa: questo è il consiglio che darei a Corso Marconi». Bruno Gianotti

Persone citate: Satti, Signorile