I Verdi tedeschi evitano il guado

I Verdi tedeschi evitano il guado Faticoso compromesso tra radicali e pragmatici, nessuna alleanza nazionale con la Spd I Verdi tedeschi evitano il guado DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — I Verdi, convenuti ad Amburgo per il loro congresso annuale, hanno evitato una pericolosa rottura e hanno ricucito anzi un compromesso insperato. Tuttavia, le divisioni restano, profonde, e per ora insanabili. La voce dominante rimane quella del «fondamentalisti», una voce non unanime, ma che esorta il partito a non deviare dalla sua rotta solitaria, a non lasciarsi contaminare dal mondo politico e dal «sistema». Nonostante i loro straordinari successi. Die Qrùnen sembrano preferire tuttora le irrequietezze dell' opposizione alle responsabilità del potere. n congresso, cominciato venerdì, si è concluso domenica pomeriggio. E* stato, dunque, l'ultimo prima delle importanti prove politiche della primavera '85, le votazioni per le assemblee regionali in tre Lander, Berlino Ovest, Renanla settentrionale-Vestfalia, Saar. In previsione di nuove vittorie nelle tre con¬ sultazioni, i «realisti» o «pragmatisti» volevano che l'esecutivo, dominato dal .fondamentalisti», revocasse 11 suo veto a ogni negoziato con 1 socialdemocratici Chiedevano una libertà d'azione che, in teoria, potrebbe condurre anche a un'alleanza VertìiSpd, dopo le elezioni federali dell'87. L'esecutivo ha ceduto, ma non del tutto, per cui la situazione resta più o meno quella di adesso. In altre parole, il «compromesso», approvato da 342 delegati contro 264, autorizza le federazioni regionali a decidere se e come collaborare, localmente, con 1 socialdemocratici, qualora le future elezioni producessero maggioranze di sinistra. Ma a livello federale, il movimento deve restare autonomo. La mozione dice: «Tenuto conto dell'atteggiamento dell'Spd e degli altri partiti, 1 Verdi non vedono la possibilità di una coalizione né di un qualsiasi sostegno a un governo». Un governo socialista, ovviamente. Molte sono le opinioni sul congresso e tutte giustificate. Gli ottimisti dicono: 1 «pragmatisti» non hanno vinto, ma non sono stati neppure schiacciati. Molte cose possono avvenire prima delle elezioni generali dell'87, i futuri congressi potrebbero ampliare il dialogo con I socialdemocratici. Gli scettici rispondono: l'influenza dèi «fonda¬ mentalisti» resta soverchiante, la si vede nel nuovo esecutivo, negli attacchi contro 127 deputati in Parlamento e contro ogni politica moderata». Per 127 deputati è stata, certo, un'esperienza deprimente. Speravano In una revoca della «rotazióne» ma non si è avuta. Nell'85, dovranno cedere il seggio a degli sconosciuti. n congresso ha confermato la grande confusione di idee che prevale nel partito. Anche 1 «fondamentalisti» non sono uniti, convengono soltanto nel condannare 1 socialdemocratici, in cui vedono un mostro pro-Nato, pro-consumismo, pro-energia nucleare, pro-sistema, un mostro ansioso di Ingoiare i Verdi. Rudolf Bahro, un ex membro del partito comunista della Germania Est, si è spinto oltre. Ha accusato il partito di flirtare con il potere, lo ha paragonato ai nazisti durante l'agonia della Repubblica di Weimar. .Bisogna star fuori. Fuori di rutto», ha gridato. E ha auspicato uno sciopero generale •contro la ricerco, lo sviluppo e la produzione-. Ieri, Willy Brandt, presidente del partito socialdemocratico, ha rimproverato 1 Verdi per «non essersi deciti: •Un piccolo partito che non riesce a darti un programma ma pone conditimi agli altri presume troppo delle proprie fom*'. Mario Cirteilo

Persone citate: Lander, Mario Cirteilo, Rudolf Bahro, Verdi, Willy Brandt

Luoghi citati: Amburgo, Berlino Ovest, Bonn, Germania Est, Weimar