Pani: « Ljubimov, regista senza confini » di Pierangelo Sapegno

Pani: « ljubimov, regista senza confini » jrsona Svidrigailov Pani: « ljubimov, regista senza confini » «Non c'è lingua, non c'è niente che possa dividerlo dagli attori» - L'incontro fra loro, 7 mesi fa a Roma: «Mi fissò prima che mi presentassi» IP BOLOGNA — E' andata in scena ieri sera, per l'Arena del Sole, la «prima- di Delitto e castigo, dal capolavoro di Dostoevskij. La regia è di Jurij Ljubimov, l'artista che viene dalla Russia, che ha lasciato il Taganka, che ha firmato per la direzione dell'Arena del Sole appena un mese fa e soltanto dopo mille polemiche. Corrado Pani è il protagonista, e accanto a lui ci sono Tino Schifimi, Remo Girone (che è Raskol'nikov, il protagonista, che uccide e deruba una vecchia), Rosa Di Lucia, Mario Valgoi, Paola Dionisot- ti. Per lunghi giorni, gli attori hanno provato guardando in basso, verso la prima, fila, dove stava Ljubimov seduto dietro un tavolo accanto alla sua interprete. Quando Ljubimov parlava, in russo, la sua voce si accavallava a quella dell'interprete. Spesso lui si fermava un attimo, si alzava e saliva sul paleo. Mimava una scena, poi tornava dietro il tavolo. «E' grande, davvero gran-* de». Corrado Pani si passa una mano tra i capelli, mastica una liquirizia. Chi è grande? Naturalmente, Ljubimov, «Un regista cosi non ha confini. Non c'è lingua, non c'è niente, niente di niente che possa dividerlo dagli attori. Chi c'è come lui in Italia?, ...Strehler, va bene». E poi?' «Ma si, magari ce n'è anche qualcun'àltro, ma quel che conta è che gente cosi fa bene allo spettacolo sempre e dovunque. Mai chiudere le porte in faccia a registi del genere. Lui è uno che fino a 45 anni ha fatto il nostro mestiere, ha fatto l'attore, e par-' la davvero la nostra lingua. Vuole spiegare qualcosa? Sale sul palcoscenico, recita. L'interprete traduce, ma serve relativamente. Uno ha già capito tutto. Poi, lui è Un uomo di teatro. Conosce tutti 1 trucchi, i mezzi, gli artifizi che il teatro offre a un facitore di spettacolo». Ljubimov, Corrado Pani l'ha incontrato una sera di aprile. Sette mesi fa, al Teatro Argentina di Roma. Il re¬ gista russo faceva i provini, sceglieva gli attori di «Delitto e castigo». Pani aveva una grossa raccomandazione, di quelle che contano:. il suo 'nome a Jurij l'aveva- fatto niente di meno che Strehler. «Ma io non- mi ero ancora presentato,-, quando lui si fermò a fissarmi. Tu, disse, tu sei uguale a Vysotskij. Sei il suo sosia. Vysotskij era il suo primo' attore, un grande attore e uh grande poeta*. Era fatta. ' | Racconta"Corrado Pani: «Io gli dissi ohe volevo lavorare con lui. Il copione l'avevo già lètto, e la parte che mi piaceva di più era quella di Svidrigailov. Glielo dissi, lui rispose va bene: farai Svidrigailov». Ecco, cosi è nato PanirSvl-> drigailov: «Mi piaceva questa stanchezza, questo cinismo, mi piaceva quell'aria sua di uno che ha capito tutto e che non ha più-paura, mi piaceva la sua disponibilità alla morte. Svidrigailov? mi andava •bene per tutto questo. E' uno che in scena dice: la mia spedalità sonò le dònne. E' pure .un pò Dostoevskij alla fine». ' Svidrigailov è un personaggio anziano, Corrado Pani, 48 anni' anche ne ne dimostra molti menù, ha ópnal lasciato alle spalleJl passato di attor giovane a'-teatina. «Saranno tre anni che non mi chiedono più queste parti. Beh, è nor» male. Com'è naturale che abbia smesso; di fare cinema; I generi di film che facevo lo, in Italia non si fanno più. Adesso si fanno film comici. E anche 1 teleromanzi sonò passati di moda. Altre epoche». Erano gli Anni 60, quando Corrado Pani conosceva il successo. Teatro e televisione soprattutto. E otto anni «di questi tempi belli», li visse a Torino («facevamo notte alla birreria Mazzini con Diego Novelli, il padrone, un certo Vanni e ogni tanto Gianmaria Volonté»,/. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata. E' cambiata l'Italia, è cambiato il mondo dello spettacolo. Chi sembra cambiato meno è proprio lui: Corrado Pani non ha un capello bianco, ha poche rughe e la voce dai toni profondi. Del passato nessun rimpianto, nessuna nostalgia. Nel futuro lontano un Faust di Goethe da recitare in una chiesa sconsacrata f«ma non so se lo farò.;. «Delitto e castigo sarà un successo», garantisce Pani. •Ne sono sicuro. Ha tutto per piacere al pubblico: la chiarezza, la velocità. E' un argomento difficile che viene trattato nella maniera più semplice e immediata per 11 pubblico. Ljubimov l'ha portato in tutto il mondo e ha avuto sempre successo. Perché non dovrebbe ripeterlo in Italia?» Pierangelo Sapegno Corrado Pani In «Delitto e castigo»; «Sarà un successo»

Luoghi citati: Bologna, Italia, Roma, Russia, Torino