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La ricerca Cnr cerca una sede Chiesti 50 miliardi al Fio La ricerca Cnr cerca una sede ì Da cinque anni i lavori procedono a rilento L'odissea della cittadella della ricerca continua. Attende da 13 anni di nascere su un'area messa a disposizione dal Comune: dovrà ospitare i nuovi istituti di metrologia, geofisica, cosmogeoflslca e fitovlrologia, per la meccanizzazione agricola, la lavorazione del metalli, la protezione ldrogeologica nel Bacino padano e di ricerca sull'impresa. Il progetto di massima risale al '71, quello esecutivo al '74, l'avviso di gara al '76,1 lavori vengono avviati nel '79 e bloccati dopo pochi mesi, ripresi l'anno scorso sono stati nuovamente bloccati in primavera. Il primo lotto risulta comunque ancora inutilizzabile: completate le strutture murarle sono stati sistemati gli infissi, ma i locali sono privi di servizi ed infrastrutture, quindi assolutamente inaglblli. Risultano già spesi una decina di miliardi, ne servono ancora sette-otto. Intanto per il secondo lotto il Onr ha avanzato al Fio una . richiesta di finanziamenti per circa SO miliardi. Ieri, per fare il punto su di una situazione sempre più grave, si sono dati appuntamento a Torino 11 prof. Rossi Bernardi, neopresidente nazionale del Cnr, il prof. Bray, direttore dell'Istituto di Metrologia, il sindaco Novelli, 1' assessore regionale al lavoro Tapparo ed il prof. Alberton, commissario dell'Istituto Galileo Ferraris, l'onorevole Migliasse Ad essi ha parlato, in una nota introduttiva, il dottor Redolii. Il ricercatore ha sottolineato le tappe della sofferta costruzione degli impianti. Oli ha replicato l'assessore Tapparo che ha evidenziato il peso che ha la ricerca sull'occupazione in Piemonte. Il presidente Rossi Bernardi ha colto l'occasione per offrire una sorta di discorso programmatico generale, dopo la sua recente elezione alla guida del Cnr: «// problema dell'area di ricerca di Torino è prioritario — ha spiegato — e costituisce uno degli obiettivi piti immediati. Il mio impegno è che, anche nella stesura del bilancio, si tenga più conto delle opere da ultimare che non di quelle da iniziare ex novo. Ecco perché confido in una soluzione sufficientemente rapida del problema. Proprio per verificare i risultati pratici di questa volontà, mi impegno a tornare a Torino fra sei mesi: Ha chiuso il sindaco Novelli ohe ha ribadito come la convenzione fra Comune e Cnr per la disponibilità dell'area possa anche, essere prorogata: »Ma è importante che le strutture possano cominciare ad operare». Al termine, fra i ricercatori, non mancava la soddisfazione: dalle promesse generiche degli scorsi anni, si è passati ad impegni precisi. Forse, per la cittadella della ricerca, è davvero la volta buona.