I sovietici gelano la Granarolo

I sovietici gelano la Granarolo CAMPIONI DI BASKET Clamorose sconfitte della squadra bolognese e del Bancoroma detentore del titolo I sovietici gelano la Granarolo Gli uomini di Bucci hanno subito un passivo di diciotto punti (84-102) - Preoccupante la remissività dei bolognesi DAL NOSTRO INVIATO MOSCA — Se la Granarolo pensa di poter vincere la sua prima Coppa Campioni giocando in trasferta come Ieri nella linda sala del Club Centrale dell'Armata, sarà bene che se lo tolga dalla testa, in fretta. Tanto per cominciare (male), i campioni d'Italia incasellano sulla prima colonna del loro girope finale un passivo di 18 punti (84-102) che fatalmente finirà, per pesare in un eventuale computo di differenze-canestri. Ma non è questo che deve preoccupare di più Alberto Bucci: è la remissività, l'acquiescenza, la mancanza di reattività con la quale i suoi hanno incassato la batosta da un'Armata Rossa certamente dotata, talentosa. possente, ma con i suoi bravi punti deboli. B'questa, comunque, la migliore edizione dell'Armata che si vedesse da tempo. Il sergentone Selikhov, spalleggiato e ispirato dal colonnello Oomelski in divisa, tutto gradi e lustrini, riesce se non altro ad imporre al suoi soldatonl un minimo di disciplina tattica, un minimo di applicazione difensiva, perfino qualche giochino organizzato, anche se le Idee della coppia di cervelli della panchina sovietica non sono proprio nè nuove nè chiare. Però l'Annata" gioca, corre, picchia, ha "una certa continuità di produzione, alterna 11 suo «corri e tira» con vetusti ma efficaci «stack» a favore di Tkàcenko. I 220 centimetri di costui non sono ben Sfruttati, il glgantòne passa anche dieci minuti senza ricevere una palla, però, quando Selikhov lancia il segnale, tutti giocano per lui e lui, servito, è quasi sempre inarre¬ stabile. Il migliore (o meno peggiore) delia Granarolo è stato, vedi caso, proprio l'uomo che ha dovuto vedersela con Tkàcenko, Elvls Rolle,- un omino nero di soli due metri e cinque, poco più di un pidocchietto nel baffoni spioventi dell'immenso Volodla. Ma il pidocchietto.se non altro ha punzecchiato, ha tirato e preso gomitate, s'è battuto, ha tentato. Degli altri ha lavorato duro, ma senza genio, Brunamontl, ha combinato qualcosa In attacco, un po' a caso, il Bona mi co del primo tempo. E s'è arrangiato Van Breda in difesa. Stop. La Granarolo, in sostanza, non è mai stata dentro la partita. Subito sotto 6-10 per le bordate (8/18 da tre punti) di Tarakanov ed Enden, poi batti e ribatti abbastanza squallido fino alla già decisiva sbandata del 13', 20-28. In quel momento l'Armata manda in campo un quintetto gigantesco (Enden playmaker di due metri e quattro uòmini fra 2,05 e 2,20), i bolognesi non riescono ad infilarlo'in velocità e Tkàcenko va a nozze in tandem col suo valletto Pankrashkin (2,12): 44-27 ài 18', poi una reazionclna firmata Vari Breda (azione da 4 pùnti) e 48-37 al riposo. Si gioca davanti a 3500 spettatori assolutamente muti, ma ancora in avvio 'di ripresa la Granarolo sembra sconvolta come se si trovasse nella fossa del leoni. O meglio ancora, sembra allinearsi alla freddezza del pubblico, perchè va sotto di 21 punti (23') senza trovare neppure la voglia di tirare due. schiaffi convinti, come sempre dovrebbe una squadra in difficoltà in campo internazionale. In vece pare una partita da «prima fase» del nostro campionato, poco più di. un allenamento. Nemmeno Bucci dà. l'impressione di disperarsi troppo, nè i cinque in panchina sprecano 11 fiato per incitare i compagni. Quando si sveglia Villalta è troppo tardi per far di meglio che contenere il passivo appena sotto i 20 punti, anche se Tkàcenko, grazie a Rolle, va in panchina per falli al 38'. L'Armata Rossa farebbe qualcosa di meglio se il suo ùnico vero regista, 11 piccolo, trentaduenne Eternili, fosse in decenti condizioni di forma. Invece il playmaker di Sverdlovsk se ne resta quasi sempre in panchina, in regia si alternano! cannonieri Gusev (un Kicanovic fisicamente più alto,' ma tecnicamente più! brutto) ed Enden (molto bravo e continuo), che si divertono a far del tiro a segno dalla riga dei «tré punti». E la Granarolo, messasi a zona, non fa molto più che stare a guardare. Verso la fine il bambinone Binelli, oltretutto, si «stira» una coscia. Che brutto modo di cominciare la conquista dell'Euro- pa\ Gianni Menlchelli ARMATA ROSSA • GRANAROLO 102-84 (48-37). Armata Rossa Mosca: Eremin (voto: 5), Gussev 20 (7), Tkàcenko 16 (7), Lopatov 2 (5), Tarakanov 23 (8), Pan-' krashkin 8 (6,5), Enden 19 (7), Popov 5 (5), Tikhonenko 9(.K Granarolo Bologna: Brunamontl 8 (6), Van Breda 15 (5,5), Villalta 20 (5,5), Bonamico 11 (5), Rolle 23 (6,5), Fantin 7 (5), Binelli (5), Daniele (sv). Arbitri: Kotleba e Mainini. Elvis Rolle è sialo il migliore della Granarolo a Mosca: se non altro, ha lottalo con vigore

Luoghi citati: Bologna, Italia, Mosca