Disperato e commovente appello dell'asso polacco di Bruno Bernardi

un po'di Disperato e commovente appello dell'asso polacco un po'di Dopo due anni di amarezze sogna la Cremonése anche se il Celtic Glasgow l'ha richiesto - «A Verona qualcosa di strano» dal nostro inviato PESCARA — W lady slaw' Zmuda, dall' infèrno e ritorno. Adesso è parcheggiato in una sorta di limbo, ili attesa che il Conri- ' gito di Lega (leggi il presidente dell'Ascoli} Rozzi, l'unica voce... stonata del coro) nella riunione del 13 dicèmbre lo autorizzi a giocare con la Cremonese. Il nostro campionato per il polacco è come un paradiso perduto: l'ha frequentato soltanto in sette spezzoni di partita, mai dall'inizio se non in Coppa Italia, nell'arco di due tormentate stagioni nei ranghi del Verona. •Un'operazione sbagliata ha dato l'inizio' al mio calvario — dice Zmuda con gli occhi un po' lucidi —. A Verona mi hanno rovinato, ma non so di chi è la colpa: piangere non serve, cosi come è inutile fare causa o polemizzare, mi spiace soltanto di avere buttato via due anni.buoni, dai 28 ai 30, nel pieno della maturità calcistica in cui avrei potuto dimostrare, anche a me stesso, il mio valore, dopo il bel Mundial spagnolo». Tatto cominciò durante la preparazione precampionato, con la rottura del menisco del ginocchio destro: «Ero in Italia dà un mese , non conoscevo la vostra lingua e mi affidai completamente ai medici — ricorda Zmuda, che ora parla un italiano corretto —. Qualcosa andò storto. Fatto sta che dopo l'intervento continuavo a sentire 'dolóre. Passarono otto mesi e finalmente 11 francese Bousquler di St-Etienne rimediò all'errore, sistemando anche i legamenti crociati e, dopo altri cinque mesi, ero recuperato. Se Perroni, che ha accusato un infortunio simile al mio, va negli Stati Uniti a farsi operare, una ragione ci sarà». j Nella sua lunghissima carriera, con tre «mondiali» all'attivo (83 presenze, una rete, due terzi posti ed una medaglia d'argento olimpica) Zmuda aveva riportato soltanto'un incidente: a 19 anni gli saltò il menisco interno del ginocchio sinistro. «In un mese e mezzo ero già in campo ed esordii in serie A con il Gwardia Varsavia e poi in Nazionale», rammenta. Cosa gli ha insegnato la brutta parentesi italiana? «Ho imparato a soffrire, ho effettuato otto o dieci preparazioni ed è stato più duro che giocare», risponde. Ha già il patentino di allenatore, è professore di educazione fisica (come Boniek, suo grande amico e compagno di camera), ma vuole ancora giocare. Con l'Arezzo ha avuto un avvio in salita, ma poi s'è ripreso sfoderando tackle tempestivi e decisi. fioardia Varsavia, Slask tòdz,' Verona e. Cosmos- le tappe della vita zingaresca di questo gigante alto 1,90, che ricorda Giacinto Pacchetti. Anche l'esperienza americana gli è .servita, soprattutto come rodaggio, sebbene gli abbia complicato, per via del nostri regolaménti, il suo ritorno in Italia coinè calciatore. . •■. «Con il Verona avevo un contratto sino all'85, ma con l'arrivo di Briegel ed Elkjaer ho dovuto fare le'vallglej*j tacconata Zmuda >~. Mi sono tenuto in contatto con il presidente della Cremonese, Luzzara. E quando Chlnaglia mi ha:proposto i Cosmos, Luzzara mi ha suggerito di non sottoscrivere impegni pluriennali. Cosi é statò. In America ho disputato quattro partite, ma sentivo tanta nostalgia per l'Italia. Sono ottimista e spero che Rozzi non mi neghi questa possibilità. Zmuda è ancóra vivo e vuole aiutare la Cremonese a restar re in A, anche se sarà difficile. Se mi dovessero negare il placet, c'è 11 Celtic Glasgow che mi vuole: insomma non resterei disoccupato». Fosse rimasto a.Verona, lotterebbe anche lui per lo scudetto: «A parte le mie traversie fisiche, quello glalloblù è davvero un bell'ambiente. La squadra è ottima e può puntare al vertice. E quel Tricelìa è-un libero con i flocchi, l'erède di Scirea». ' . Domani, intanto; affronterà gli azzurri. Ritroverà Rossi che al Nou Camp.di Barcellona segnò due gol alla Polonia, nell'ultima partita fra. le due Nazionali. .'Per Zmuda fu la prima sconfitta nell'arco di sei sfide. Ha all'attivo!una vittoria, quella di Stoccarda 74 che costò la bruciante eliminazione agli azzurri, e quattro pareggi. A Pescara sarà la settima partita: «Sono contento di ritrovare i campioni del mondo, per me e per questa giovane Polonia che si sta ricostruendo attorno a Boniek, 1' , uomo forte, l'erede di Deyna. E' una Polpnia tutta la scoprire,». Come Zmuda, appunto, il «resuscitato»! < j - Bruno Bernardi

Persone citate: Boniek, Celtic, Elkjaer, Giacinto Pacchetti, Perroni, Rozzi, Scirea