Strage sull'aereo dirottato Uccisi cinque degli ostaggi

Strage sull'aereo dirottato Uc€isi cinque degli ostaggi Il jet del Kuwait è sempre bloccato all'aeroporto di Teheran Strage sull'aereo dirottato Uc€isi cinque degli ostaggi I terroristi hanno assassinato due americani e due kuwaititi - Non si sa nulla della quinta vittima - Il Dipartimento di Stato smentisce che sia stato ucciso il console Usa a Karachi, come hanno detto i dirottatori - Rilasciati ieri 24 passeggeri, gli altri sono legati ai sedili NOSTRO SERVIZIO TEHERAN — Ormai è uno stillicidio dl assassini!. I terroristi che hanno dirottato sull'aeroporto Meharabd di Teheran un «Airbus» kùwaitita, che era diretto in Pakistan, hanno ucciso quattro ostaggi, forse cinque. Dalla cortina imposta attorno all' aerostazione dalle forze di sicurezza iraniane le notizie certe filtrano a stento. K la macabra regia imposta dai dirottatori aumenta la confusione. Fotografi vengono chiama.; sotto il grande jet, ad alcuni è anche concesso di salire a bordo, i cadaveri vengono mostrati e poi nascosti. A terra sono stati gettati soltanto due corpi. Altri due sono stati fotografati. Ma, ad ascoltare i «proclami» dei terroristi, le vittime sarebbero cinque. Oli ostaggi assassinati sono due americani e due kuwaititi, del quinto non si conosce la nazionalità. Il .primo a cadere sotto i colpi dei dirottatori è stato un funzionarlo dell'US Aid, l'Ente americano per gli aiuti ai Paesi in via dl sviluppo. E' stato l'inizio del ricatto: « Uccideremo tutti gli ostaggi, a cominciare dagli americani, se il Kuwait non libererà i nostri compagni imprigionati», cioè i 17 terroristi arrestati per gli attentati che sconvolsero Kuwait il 12 dicembre dello scorso anno. Quel giorno la capitale dello sceiccato del Golfo fu svegliala da sei bombe: contro lé ambasciate americana e francese, contro sedi di società statunitensi e contro la torre dl controllo dell'aeroporto. Morirono sei persone. Oli attacchi furono rivendicati da «Jihad Islami»; «guerra santa islamica», lo stesso gruppo che massacrò i marlnes Usa e i para francesi a Beirut. Ieri mattina, all'aeroporto Mehrabad. è atterrato un Boeing 727 kuwaitita che ha portato a Teheran la delegazione inviata dal governo dello sceiccato per trattare con i dirottatori. I terroristi avevano chiesto dl parlare con il primo ministro,- e principe ereditarlo, Saad al Abdullah al Sabah. Dallo sceiccato è arrivato un alto funzionarlo del ministero degli Esteri, Abdullah al Ayoub, che ha detto di «non poter prendere In esame alcuna richiesta prima del rilascio di tutti i passeggeri». La risposta del commando è stato una nuova esecuzione. Hanno portato un uomo dl fronte al portello aperto dell'.Airbus» e Io hanno abbattuto a colpi di pistola. Era un cittadino del Kuwait. Dopo pochi attimi, nel vano del portello è comparso un altro ostaggio. Prima che i terroristi aprissero 11 fuoco, V uomo si è gettato sulla pista ed è riuscito a fuggire. Dal racconto di questo scampato, un pakistano, è stato possibile sapere che cosa è realmente successo nelle ultime drammatiche ore. «7 dirottatori sono quattro giovani — ha detto — che parlano l'arabo ma conoscono molto bene anche l'inglese. Uno è molto nervoso ma gli altri sono freddissimi, sembrano professionisti dl queste imprese. I passeggeri sono tutti legati ai sedili. Quando mi hanno chiamato, hanno detto che volevano liberarmi. Ma avevo setttito gli spari, prima, e quando ho visto l'altro passeggero morto ho sbattuto lo sportello e mi sono gettato a terra. Poi ho corso a zig eag. Mi hanno sparato contro cinque o sei colpi ma ce l'ho fatta. Non so nemmeno io come». Dopo questa fuga, i terroristi hanno ripreso a trattare. Hanno anche liberato altri 24 passeggeri (ora sul jet ci sono 77 persone, ve ne erano 161 all'inizio del dramma). Hanno anche fatto scendere il secondo pilota. Ma non hanno modificato le loro richieste. Si sono intrecciate iniziative diplomatiche: il presidente siriano Assad ha Inviato un messaggio al presidente iraniano, Ali Khamenei, invitandolo a «fare ogni sforzo per mettere fine al dirottamento e liberare gli ostaggi», il segretario generale dell' Onu, Perez de Ouéllar, ha offerto la sua mediazione. Ma i terroristi non hanno aspettato molto. Nel pomeriggio hanno ucciso ancora due volte. La prima vittima • (ma il corpo è rimasto sul jet) è stata uno degli steward di bordo. Un kuwaitita. La seconda, un altro americano. Prima di ucciderlo, i dirottatori lo hanno costretto a lanciare un appello dal portello aperto deU'«Airbus», con un megafono. L'uomo ha implorato di accogliere le richieste del terroristi, poi ha tentato dl fuggire ma è stato colpito dalle revolverate. I terroristi hanno detto che l'ucciso era il cònsole americano a Karachi ma il Dipartimento dl Stato americano ha smentito. «Sull'aereo si trovavano sei cittadini americani — ha detto un portavoce a Washington —. Due donne, che avevano la doppia nazionalità, sono state rilasciate mercoledì. Degli altri quattro, abbiamo il timore che uno sia stato ucciso». E il dramma continua. e. st.

Persone citate: Ali Khamenei, Assad, Ayoub, Islami, Perez De Ouéllar