Chi contratta la paga dei quadri?

Chi contratta la paga dei quadri? La Fiom: più potere al sindacato su retribuzioni e organizzazione del lavoro Chi contratta la paga dei quadri? DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — La conclusione alla quale sono pervenuti 1 500 dirigenti dei metalmeccanici della Fiom-Cgll che hanno partecipato al convegno nazionale sulla professionalità è che l'inquadramento unico su sette categorie (otto In alcune aziende pubbliche) è superato a causa delle trasformazioni tecnologiche nelle fabbriche. I rappresentanti delle aziende che hanno partecipato alla «tavola rotonda», invece, ritengono che l'inquadramento esistente non abbia ancora esaurito' ie sue'potenzialità. Il sindacato, attraverso un diverso inquadramento (la discussione è appena avviata), tende ad ampliare la propria rappresentatività estendendola agli impiegati, ai tecnici ed ai quadri che, in alcune aziende, per esempio all'Aeritalia (13 mila dipendenti), superano ormai il 50 per cento delle maestranze. Non è soltanto un problema di proselitismo ma anche di forza sindacale che coinvolge gli stessi operai specializzati: »Un tempo — ha detto il segretario nazionale della Fiom, Ca¬ ravella — era sufficiente proclamare che il padrone minacciava il sindacato perché la gente scendesse in lotta in difesa di una organizzazione che portava miglioramenti economici. Oggi non è più così: cresce il numero delle persone che cercano di tutelare singolarmente i propri interessi». In concreto i sindacalisti accusano le aziende di gestire in modo unilaterale quote crescenti di retribuzione, attraverso gli aumenti di merito. 11 segretàrio' confederale della Cgll, Trcntia, parlando nella tavola rotondaJiafoferinato ohe «alia Fiat la scafa retributiva è ormai da 100 a 270 (distanza tra il primo e il settimo livello) rispetto al rapporto 100-138 stabilito dal contratto». Per parte loro le Imprese respingono, in modo netto, il proposito (espresso chiaramente dal sindacato) di Intervenire contrattualmente fin dalla fase di progettazione delle ristrutturazioni, per valutare secondo nuovi criteri gli effetti che hanno sulla professionalità de! lavoratori Il «no» del consigliere delegato del- : la Federmeccanlca, Mortillaro, è sta¬ to netto: ■// sindacato mira ad intervenire sui progetti per condizionare l'iniziativa delle imprese. Se la bozza di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale del 1986 avesse queste caratteristiche ci sarebbero grosse difficoltà». Carlo Besusso, responsabile della organizzazione del lavoro e delle relazioni industriali della Fiat, ha sostenuto che 'le scelte tecnologiche non sono contrattabili, anche perché non ci sono quasi mai possibilità di soluzioni diverse da quelle indicate dai tecnici; sono invece contrattabili i riflessi die queste scelte hanno sui lavoratori». In altre parole 11 vero punto di attrito diventa »la pretesa del sindacato di ridisegnare, attraverso la contrattazione, l'organizzazione del lavoro». Il responsabile della direzione pianificazione Industriale della Olivetti. Mario Misul, dopo aver ribadito che 'l'evoluzione tecnologica è irrinunciabile» ha invece ammesso che «esistono margini di discrezionalità nell'organizzazione del lavoro»; però, subito dopo, ha avvertito che 'Uscen¬ do da questi limiti, come si propone il sindacato, si rischierebbe di vanificare gli investimenti». Trentin ha replicato: 'Sarà sempre più difficile tutelare gli interessi salariali dei lavoratori senza intervenire sull'organizzazione del lavoro. Ha ragione Mortillaro, noi pensiamo a forme di controllo e di codecisione, ad una partecipazione consapevole del sindacato nella fase dei progetti. 0 si ammette questa nuova frontiera di intervento sulla organizzazione del lavoro o si nega la contrattazione sindacale sulla professionalità'». Le conseguenze di questa «nuova frontiera» saranno grandi anche per 1 consigli di fabbrica. Trentin le ha delineate con estrema chiarezza: «7 consigli dovranno decidere chi vogliono rappresentare; quali mediazioni devono fare; con quali strumenti vogliono contrattare. I consigli di fabbrica, come sono oggi, non sono in grado di rappresentare tutti. Per raccogliere la sfida devo'no rimettere coraggiosamente in discussione se stessi». Sergio Devecchi

Persone citate: Carlo Besusso, Mario Misul, Mortillaro, Sergio Devecchi, Trentin

Luoghi citati: Genova