Con assegni a vuoto truffati alla banca quasi cinque miliardi
Con assegni a vuoto truffati alla banca quasi cinque miliardi Con assegni a vuoto truffati alla banca quasi cinque miliardi CATANIA — Stupore negli ambienti politici ed economici catanesi per l'arresto ad Acireale di Sebastiano Grassi Bertazzi, 50 anni, dirigente della Banca Santa Venera e fratello del sottosegretario ai trasporti Nicola Grassi Bertazzi, democristiano. E' finito In carcere assieme a tre presunti complici (Vincenzo Guglielmlno, Orazio Scuto e Paolo Pappalardo) per associazione a delinquere e malversazione. Secondo il giudice istruttore Armando Llcciardello, che ha spiccato gli ordini di cattura, i quattro avrebbero prò levato, attraverso un ingegnoso sistema di emissione e incasso di assegni a vuoto, quattro miliardi e 800 milioni dalla agenzia dell'istituto di credito di cui era responsabile Grassi Bertazzi. Scopo dell' operazione: acquistare appezzamenti di terreno lungo la costa e rivenderli a prezzi superiori appena avuta la certezza che il plano regolatore generale 11 avrebbe considerati aree edificabili. Le indagini — condotte da carabinieri e guardia di finanza — scattarono all'inizio di quest'anno, quando la direzione della banca Santa Venera chiese un'indagine ispettiva della Banca d'Italia per far luce sul grosso ammanco. Si scopri, cosi, che al centro di quasi tutte le operazioni c'era Vincenzo Gugllelmino, 56 anni, commerciante di Paterno, il quale periodicamente si recava all' agenzia di Santa Venerlna della Banca Popolare Santa Venera per versare assegni di conto corrente emessi da un istituto di credito del suo paese, puntualmente scoperti, ma altrettanto puntualmente scambiati grazie all' Intervento del direttore della sede, appunto Orassi Bertazzi, con assegni circolari. In alcune di queste operazioni i due si sarebbero serviti, per cambiare gli assegni, di un altro degli arrestati: Orazio Scuto, 54 anni, agricoltore; in altri casi non tutta la somma veniva cambiata: una parte era accreditata su conti intestati a qualcuno del gruppo e a quanto pare anche su un libretto della Sogeit. la società di cui è maggiore azionista la famiglia Bertazzi che gestisce l'esattoria di Acireale e di altri centri della Sicilia orientale (di qui l'arresto di Paolo Pappalardo, 61 anni, che della Sogeit è dipendente), r. ca.
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