Ecco il sapore della felicità a 96 anni

Ecco il sapore della felicità a 96 anni Ecco il sapore della felicità a 96 anni Breve incontro del cronista di «Specchio dei tempi» con le prime due pensionate che hanno ricevuto l'assegno di trecentomila ri - In un ammezzato di via Cavour la silenziosa sofferenza di una vedova sola al mondo -1 conti lire offerto dai nostri lettori impossibili della sarta che si avvicina al secolo di vita: pensione 202 mila mensili, ' irto 92 mila, riscaldamento 50 mila •Signora Angela, signora....mi sente?: \. La voce della custode risuona per le antiche scale del palazzo di via Cavour. La donna, con 1' orecchio appoggiato sul battente della porta, finalmente, esclama: «fecola, sento i piedi che strisciano sul pavimento. Un mese fa è caduta e ha battuto la schiena, ha dolori fortissimi ed è obbligata a stare a letto tutto il giorno. In ospedale? Oh, no, è inutile. La signora Angela ha paura di morire e dice che, quando verrà il suo momento, vuole essere in casa». Occorre attendere ancora qualche minuto prima di sentire la chiave girare nella toppa. Minuti angoscianti, ritmati dal lento procedere della signora Angela la quale, una volta aperto al cronista, si lascia cadere sul divano. La signora Angela ha 90 anni, è vedova da 13 e ha perso l'unico figlio nel '76. Adesso vive in un ammezzato che è poi un lungo corridoio e una stanza da letto.' Riceve la pensione minima dopo anni passati a lavorare in fabbrica e «a ore» in casa d'altri. Adesso si difende dal freddo con un liso accappatoio di spugna e con un asciugamano colorato appoggiato sulle spalle. Non sente bene e di lei parla la portinaia: tSlamo riusciti a convincerla a dare la chiave di casa ad una signora che, ogni tanto, viene a trovarla per tenerle un po' di compagnia, per farle la spesa e pulirle la casa. Una volta, per poter entrare, ab¬ biamo anche dovuto far intervenire i vigili del fuoco. Siamo tutti preoccupati che, un giorno, le accada gualco-' sa di grave e magari noi non ce ne accorgiamo...: '' Lasciamo a questa'donna la prima delle mille «Tredicesime d'amicizia, che 1 lettori de «La Stampa» offrono -anche quest'anno ad altrettanti pensionati.soli ed in difficoltà e usciamo dal palazzo di via Cavour con l'angoscia. Un sentimento che solo la signora Margherita, 96 anni' (-96 e messo, prego; precisa sorridendo), riesce a dissolvere con la sua vivacità'e serenità. Non vive nell'agiatezza con le 202 mila lire al mese di pensione, da cui deve defalcare l'affitto (92 mila lire) e il riscaldamento (SO mila). •Afa sono fortunata, sa? — dice — Sto bene di salute e riesco ancora a fare qualche lavoretto di cucito. Ho sempre fatto la sarta e sono piuttosto brava. L'unico mio cruccio sono le scale (abita al 3° piano, ndrj e qualche volta con la borsa della spesa è molto faticoso. Ma, insomma, non mi posso lamentare: Riceve la «Tredicesima, di Specchio dei tempi e 11 sorriso le si illumina. A dispetto della sua povertà, la signora Margherita riesce ad essere elegante e spiritosa. E' sola al mondo, «ma ogni giovedì vado dalle suore qui vicino dove incontro tanti altri pensionati. Spesso si gioca a tombola, altre volte lavoriamo a maglia e i nostri capi vengono utilizati per raccogliere soldi per il. Terso Mondo. Poi, qui, nella casa, mi vogliono tutti bene. Sì, sono fortunata».

Persone citate: Signora Angela, Spesso