Cinque anni di prodigio Verde

Cinque anni di prodigio Vérde Il movimento ecologico-pacifista tedesco si affaccia al 1985 sull'onda dei trionfi elettorali Cinque anni di prodigio Vérde Dal nulla, il partito è diventato terza forza politica, con 28 deputati al Bundestag - Si prevedono nuovi successi nelle prossime Regionali - Un fenomeno quasi inspiegabile: tutf altro che monolitici, hanno una strategia chiara soltanto in materia di ecologia 1 Venerdì si riuniranno a congresso: è improbabile che riescano a sanare la profonda frattura tra «pragmatisti» e «fondamentalisti» ! DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — L'enfant prodige cresce. Ancora poche settimane e, con l'Inizio dell'85, 1 Verdi potranno celebrare 1 primi cinque anni di vita come partito. Esistevano anche prima, ma come individui, nuclei, gruppi, •atomi che attendevano la fusione; narra uno del fondatori. Cinque candeline, dunque, sulla torta Verde. Cinque candeline dalla fiammella vivida e fiera, quale merita un partito che dal nulla è balzato al terzo posto nella graduatoria . delle forze politiche. E, tuttavia è una festa quieta e pensosa. SI canta Happy birthday to poti, ma si guarda con apprensione al futuro. Quale futuro? Non l'immediato, non l'85, che quasi certamente vedrà nuovi, brillanti, forse vistosi successi, questa volta in tre elezioni regionali, a Berlino, nella Renania settentrionale-Vestfalia, nel Saarland. E' 11 «dopo» che preoccupa, un «dopo» vago, ma che potrebbe affiorare con l'approssimarsi del grande appuntamento politico dell'87, le elezioni generali. Nel mondo degli affari si direbbe: a breve termine, .1 Verdi ispirano fiducia, a lungo termine non offrono garanzie. Ola oggi ci si domanda come 11 partito abbia percorso tanta strada con un motore tanto bizzarro e bizzoso. E tanto debole. : In cinque anni, tutti i partiti hanno perso terreno, democristiani, socialdemocratici, liberali: tutti, meno Die GrUnen. L'ascesa è stata incessante. La loro fetta di voti si è dilatata da un modesto 3% al 9 e al 10 conquistati durante elezioni locali, tra settembre e ottobre, nella Renania settentrionale-Vestfalia e nel Baden-WUrttemberg. Ventotto deputati Verdi sledono dal marzo '83 al Bundestag; il Parlamento federale, e molti altri sledono in sei del dieci Parlamenti regionali. Ancora più profonda la penetrazione nel Consigli municipali, ovunque, da Nord a Sud. La continuità e la rapidità del successi hanno ingigantito il peso specifico del partito, che in realtà ha soltanto 35 mila Iscritti ed è entrato al Bundestag grazie a soli 2 milioni di voti. I drappelli Verdi sembrano irresistibili, ispirano l'Immagine di commandos capaci di scompigliare e spezzare le strategie degli 'avversari più potenti. Impongono temi politici: 1 missili nell'83, la difesa del boschi nell'84. Stimolano dibattiti, controversie e talvolta provvedimenti. Logorano i nervi degli altri partiti: soprattutto del liberale, la loro vittima piti dolorante, piti ansimante. Tradizionalmente, soltanto una forza compatta, monolitica può conseguire tanti e tali trionfi: ma 1 Verdi hanno polverizzato anche questa legge. Sono divisi, Irrequieti, Irresoluti, amletici. Le politiche del partito? E chi le sa? L' unica battaglia che evochi una concordia d'idee e d'Intenti è l'ecologica: altrimenti, tutto è confuso, inafferrabile. Non esiste una politica economica, ma ne esistono dieci estere. Neppure verso la Nato e l'Ostpolitik le voci convergono in un coro. Un osservatore scrive: -Die OrUnen combattono, con pari slancio, contro gli altri e fra di'loro: Eppure, molte sono le caratteristiche personali che accomunano 1 Verdi. Sono per lo più giovani; prò veri go- no dalla borghesia evangelica, ovvero protestante; hanno una cultura universitaria. Non esagera chi descrive il loro movimento come .il più istruito d'Europa: Ma molte sono le caratteristiche che li frazionano. Dietro 1 vessilli verdi marciano gli apostoli del pacifismo, gli asceti dell' anticonsumismo, le soldatesse del femminismo, 1 discepoli del marxismo, 1 nostalgici del maoismo, 1 nemici del «sistema»: nonché migliaia di tranquilli cittadini ostili soltanto alle centrali nucleari. Un mosaico che si ripete nella non-struttura del partito, che si riflette nella sua Incapacità di darsi un'organiz¬ z1fddudnltspmsttgtcD zazione qualsiasi. Come tutti 1 principi abbracciati con fede cieca, anche la «superdemocrazia di base» voluta da Die Qrnen si sta rivelando un fardello paralizzante. I deputati al Bundestag devono dare al partito quasi tutto lo stipendio, devono evitare tutto ciò che potrebbe accrescere la loro statura, la loro popolarità ' (Petra Kelly è martirizzata, per il suo presunto carisma), e, soprattutto, devono accettare una «rotazione» che 11 priva del seggio a metà della legislatura. Il successo non ha smussato questi intralci, in molti casi 11 ha aguzzati. Venerdì, Die OrUnen terranno ad Am¬ burgo 11 loro congresso annuale, ma pochi si fanno illusioni sulla possibilità di sanare la profonda spaccatura in due formazioni ostili: da una parte 1 «pragmatisti», dall'altra 1 «fondamentalisti». I primi auspicano un riformismo' tenace e intelligente che, valendosi di tutte le risorse della democrazia parlamentare/' dovrebbe contribuire alla creazione di una società più benevola, più sensibile, più proba. Per 1 «fondamentalisti», invece, non vi possono essere compromessi con 11 «sistema», tanto 1 suoi marxisti quanto 1 «puristi» come Petra , Kelly predicano una lotta solitaria e radicale. I «pragmatisti» sono In maggioranza, ma di poco: e non possono ignorare l'Irruenza «fondamentalista». Risultato: 11 partito avanza, ma senza determinare la propria rotta. Restare un movimento di protesta o mirare al potere? Accettare l'alleanza con 1 socialdemocratici, sia pure a livello locale, o respingere ogni patteggiamento? Verweigerung oder Verantwortung, rifiuto o responsabilità? Petra Kelly, ironica, dice: -Sarà meglio attendere fino al 1991 prima di affiancarsi al socialdemocratici.. Joschka Fischer, invece: •Perché evitare lo Spd?». Probabilmente hanno ra¬ gione quel Verdi che esortano il partito a «sfare tranquillo: a non tormentarsi nella ricerca di una più nitida Identità. Una politica comporta sempre, una scelta: e ogni scelta comporta sempre la disapprovazione di vari elettori.'Meglio, dunque, non avere politiche, restare lo sfogatolo di tutte le arrabbiature, di tutte le delusioni,-di tutti 1 corrucci. Oggi, anche r agricoltore che si considera negletto dal governo Kohl può votare Verde, anche la vedova insoddisfatta della pensione. Ecco perché alcuni degli abbracci offerti, o suggeriti, dai socialdemocratici a livello regionale e comunale, presentano rischi: tranne qualche caso, sono abbracci Interessati, che tentano di Indebolire U sex appeal universale del Verdi, legandoli a precise decisioni amministrative o politiche. E' un gioco sottile, machiavellico, che potrebbe divenire ancora più complesso dopo le previste nuove vittorie Verdi dell'85. Non ha torto, forse, Petra Kelly quando propone di rinviare ogni dialogo con lo Spd agli Anni Novanta. Sarà una «fondamentalista», ma valuta perfettamente 1 vantaggi di un ermafroditismo capace di stuzzicare le curiosità più diverse. Fino a un certo punto, però. Ogni democrazia conosce lunghi perìodi, soprattutto tra due elezioni generali, in cui fioriscono 1 voti di protesta. Ma giungono poi le grandi scelte, e gli elettori esigono chiarezza, coerenza, solidità. Difficilmente, la Repubblica Federale dell'87 abbandonerà la sua tradizionale predilezione per il centrismo. Ciò non significa che 1 Verdi siano condannati a morte, in quanto hanno tempo per evolversi, per costruire sull'ampio terreno conquistato. Le-prossime candeline sulla torta potrebbero festeggiare l'avvento di un serio, compatto e ambizioso partito radicale. Ma sono disposti 1 Verdi a non essere più Verdi? Un loro ideologo, Ralner Trampert, non vi crede: «Un ministro Verde sarebbe una caricatura: Mario Cirlello Bonn. Deputati «Verdi» protestano in Parlamento contro l'installazione in Òermania delle rampe di lancio dei missili americani a teslata atomica. Al centro, mentre mostra un fazzoletto con slogan pacifisti, è Petra Kelly, considerata cupo carismatico del «partito»

Persone citate: Joschka Fischer, Kohl, Mario Cirlello Bonn, Petra Kelly, Verde, Verdi

Luoghi citati: Am, Baden-wurttemberg, Berlino, Bonn, Europa, Renania