Si potrà andare dall'Aquila all'Adriatico passando sotto il massiccio del Gran Sasso

Si potrà andare dall'Aquila all'Adriatico passando sotto il massiccio del Gran Sasso Aperto uno dei più lunghi trafori d'Europa, è costato 10 vite umane, 400 miliardi e 15 anni di lavoro Si potrà andare dall'Aquila all'Adriatico passando sotto il massiccio del Gran Sasso DAL NOSTRO INVIATO L'AQUILA — Quattrocento miliardi di costo, quindici anni.. di lavoro, dieci, vite urtttne sacrlfitìttte?'Wtfllctegi!f' come ha sottolineato 11 presidente del ConslgltorCraxi-durante le cerimonie di inaugurazione, 11 traforo del Gran Sasso «si pone tra le massime opere dell'ingegneria mondiale». Un impegno forse eccessivo, uh peccato di megalomania che già alla vigilia dell'inizio dei lavori, nel 1968, avevano suscitato polemiche per i costi, giudicati proibitivi, rispetto all'utilità che le popolazioni abruzzesi e del Sud delle Marche avrebbero potuto trarre dalla costruzione dell'opera. Polemiche che non si sono spente con il passare degli anni e che sono vive tutt'oggi. Per mancanza di fondi, infatti, l'autostrada che da Roma dovrebbe condurre sino alle rive dell'Adriatico si interrompe dopo i dieci chilometri di traforo, non appena si giunge sul versante teramano del Gran Sasso. Promesse ne sono state fatte tante. E anche ieri, durante i discorsi celebrativi, sia il presidente del Consiglio sia 11 ministro dei Lavori Pubblici, Nlcolazzi, hanno furato che l'opera non rimarrà a metà, e che chi ha trovato lavoro per anni nella perforazione del tunnel non resterà in cassa integrazione. Un ricordo, quello della cassa integrazione, che riporta al 1977 quando dopo il fallimento della società «Sara(Società autostrade romane ed abruzzési) ed il blocco dei lavori si attesero cinque anni prima'della ripresa, garantita dall'Anas. Ma, sia pure fra polemiche, sprechi e macroscopiche incongruenze, il più lungo traforo d'Europa, a tunnel separati, ha visto finalmente la luce, anche se parzialmente.^ Delle due gallerie, infatti, ieri è stata aperta solo quella che dal versante aquilano porta verso l'Adriatico. Il traffico, lungo 1 dieci e più chilometri, funziona quindi in tutti e due 1 sensi di marcia ma su una sola corsia. L'illuminazione è quasi a giorno, 160 elettroventilatori assicurano un'aerazione perfetta, telecamere e colonnine per l'«S.O.S.» sono ubicate quasi ogni duecento metri. Le. gallerie di servizio sono lunghe 2628 metri. La parete di roccia che divide le due gallerie è larga in media circa 60 metri e su di essa si aprono ad intervalli 18 by-pass. Ognuno del due tunnel è largo 12 metri di cui 7,50 riservati al traffico, 11 resto al marciapiedi. L'altezza è di ben 12 metri, superiore persino a quella del traforo del Monte Bianco, che è lo scavo a un solo tunnel più alto d'Europa. Questi 1 risultati visibili di un impegno pluriennale e tormentato che pure ci ha attirato l'invidia di molti Paesi, giapponesi compresi, per le .tecniche avanzatissime adottate durante le perforazioni. Altre cifre appaiono'ancora più impressionanti.. Per scavare le due gallerie sono occòrse un milione e 130 mila giornate lavorative con turni continui. Sono stati scavati un milione e 850 mila metri cubi di roccia, impiegati 640 mila metri cubi di calcestruz¬ zo, 240 mila quintali di acciaio, 19 mila metri di condotte per far defluire le acque. La galleria inaugurata ieri è lunga, per l'esattezza, 10 chilometri e 178,87 metri: il manto stradale, entra nel tunnel dalla parte dell'Aquila a quota 958 metri e ne esce, a Casale San Nicola, a quota 889. La galleria di sinistra, venendo da Roma, è alla stessa quota e risulta poco più corta: 10.124 metri. Ma è ancora chiusa al traffico e per il momento serve solo da pista di scorrimento ■ per; camion e mezzi pesanti impegnati nella costruzione di un laboratorio di fisica nucleare voluto dal professor Antonino Zichichi ed appaltato all'Arias dall'Istituto nazionale di fisica nucleare.'' '•■i « Sotto 1400'metrl di montagna, proprio-nelle viscere del Gran Sasso è destinato a sorgere infatti un centro sperimentale per l'approfondimento delle teorie più avanzate nel settore della fisica subnucleare,' al riparo dalle radiazioni cosmiche. Un campo, questo, in cui il ruolo de¬ gli scienziati italiani si è rivelato di grande importanza come dimostra il conferimento del premio Nobel al profeséamÈ&b RulJbla, il quale ha "icantierexsituafaàWslnistra, proprio a metà strada fra i due ingressi. Per il momento è stato ricavato uno solo del tre stanzoni previsti dal progetto. Una caverna enorme, lunga 80 metri, larga 28 ed alta 40 «che potrebbe ospitare — come ha detto 11 ministro Nlcolazzi — un edificio di quindici piani». Un gigantesco stanzone conteso alla montagna metro dopo metro e che ha richiesto soluzioni tecniche avanzatissime e costosissime dai momento che esso poggia per buona parte su una gigantesca falda d'acqua. Quella dell'acqua, anzi, è stata' una non prevista e problematica costante che ha accompagnato sin quasi dal: l'inizio i lavori del traforò. Ma, alla fine, si è riusciti a imbrigliarla e a sfruttarla per l'approvvigionamento Ìdrico I lavori del laboratorio (a fianco del quale sorgerà una stazione interierometrica per lo studio e il rilevamento del fenomeni sismici) saranno completati non prima di tre o quattro anni e solo allora 11 secóndo tunnel sarà aperto al traffico, m Ruggero Conteduca L'Aquila. All'inaugurazione del traforo del Gran Sasso, Craxi passa in rassegna un picchetto d'onore. Sullo sfondo l'ingresso della galleria, lunga oltre dieci chilometri, ad Assorgi

Persone citate: Antonino Zichichi, Arias, Craxi, Ruggero Conteduca