Che parole vanitose Serdono la testa avanti allo specchio

Tra i giochi di Martin Gardner Tra i giochi di Martin Gardner Che parole vanitose Serdono la testa avanti allo specchio un fatto che ci preoccupa fin dal maggio scorso. A Milano, all'angolo di via Mercalli con piazzetta Cardinal Ferrari, il muro di cinta dell'ortaglia delle Visltandine è stato scialbato nel maggio scorso. Sono un centinaio di metri di muro bianchissimo, nuovo, bello come un enorme foglio di carta. Dal maggio dell'anno scorso ancora nessuno ci ha fatto su nemmeno una riga. Cosa vuol dire? Che la gente è diventata civile tutta ad un tratto? O che nessuno ha più in tasca un pezzo di carbonella? E allora, che razza di note storiche bisognerà scrivere per spiegare quel verso sadico di Giuseppe Gioacchino Belli: «e sì c'è un muro bianco io je lo sfregilo»! Ma Martin Gardner non suggerisce di scrivere sul muri, suggerisce di scrivere su fogli di carta tenendo a portata di mano uno specchietto. Per esemplo ETNA/ANTE. Etna/ante. Fermiamoci qui. Martin Gardner ci fa venire in mente l'opportunità di una revisione di concetti fondamentali. Lettera per lettera «anilina» è palindromo, «enoteca/acetone» è bifronte, •o Nlterco!» è pseudobifronte (si legge in Arrigo Boito). Globalmente, allo specchio, è palindromo OTTO, e non sarà un caso se il suo corrispettivo, la cifra 8. ha simmetria orizzonta¬ to. E di chi? Di Martin Gardner. Proviamo oggi a intrufolarci neWUniverso ambidestro non dalla finestra dei giochi ma dalla gattaiola del giochi di parole. Subito nelle prime pagine troviamo un esercizio che riguarda gli assi di simmetria delle lettere maiuscole del nostro alfabeto. La A ha un'asse di simmetria verticale, la B ha un asse di simmetria orizzontale. La O in certi caratteri ha assi di simmetria infiniti, ma diciamo che ha entrambi gli assi di simmetria, verticale e orizzontale. Bene. Interrompete la lettura, uscite per strada. Passa un'ambulanza che ha scritto sul davanti «aznalubma». Passa un camioncino del carabinieri con scritto... Provate a chiudere gli occhi e a dirlo mentalmente. Ce la fate? La risposta 6 «lreinibarac». E' la risposta esatta? No, e neanche «aznalubma» è proprio cosi. Tornate a casa, scrivete «aznalubma» e «irelnibarao su un foglio, prendete uno specchio, rileggete Martin Gardner. Alcune lettere, dotate di simmetria verticale, si lasciano riconoscere anche senza leggerle in uno specchio (quello retrovisivo della vostra macchina). Queste lettere privilegiate trascinano nella lettura anche le altre, che ri-1 conoscete anche se sono rovesciate. A.A.U..A; I..I.I.A.A. Rovesciate come, poi? Davvero sapete scrivere giusto «aznalubma»? Ai tempi in cui la gente scriveva ancora sul muri, quante volte si vedevano delle Z disegnate come S appuntite, ma tracciate nello stesso verso! E quante N avevano il tratto diagonale dall'alto a destra a sinistra in basso! E oggi, direte, la gente ha Imparato a scrivere? Bisognerebbe aprire una parentesi. Forse la gente ha smesso di scrivere. C'è le (In certi caratteri anche simmetria verticale). Non sarà.un caso se 8 è il numero più amato da certe persone perché con due orecchie due baffi e una coda diventa un gatto. Che esemplo possiamo trovare per un bifronte che sia bifronte anche globalmente? Lo chiediamo al nostri lettori. (Sempre sottolineando che mentre nell'enigmistica italiana la distinzione fra palindromo e bifronte è codificata da cinquantanni, non tutti la conoscono, non tutti la riconoscono). Uno pseudobifronte che sia pscudoblfronte anche globalmente è AIUTO/OTUIA. Questo è un esemplo utile. Andatevelo a leggere nel Libro della sopravvivenza di Anthony Greenbank; lo trovate nella BUR. Concludiamo per oggi con una notazione stravagante, lessicografica. Il titolo originale del libro di Anthony Greenbank e Survlval! col punto esclamativo. «Sopravvivenza» è quanto di meglio si potesse fare, per la traduzione. Ma un comunicato della I.S.A. (International Survlval Assoclatlon, Cascina Rey, Piverone, To, tel. 0125/72461) ammonisce: «Il survival (termine tecnico che non è corretto tradurre con la sola parola sopravvivema) sta diventando una disciplina, o autodisciplina, sempre più diffusa all'estero e, da un anno a questa parte, anche in Italia. Il termine latino supervivere rende giustizia a questa nuova accezione: vivere al di sopra delle possibilità concesse». SI diceva «questo non è vivere, è sopravvivere», per indicare una vegetazione indegna d'essere vissuta. Forse 11 significato sta trascolorando. Diceva Oscar Wilde: «Bisogna sempre vivere al di sopra delle proprie possibilità». Giampaolo Dossena Illustra/ioni da «L'universo ambidestro'), ed. Zanichelli

Luoghi citati: Italia, Milano, Piverone