Wynton Marsalis una tromba piena di passato

Leggera Leggera Wynton Marsalis una tromba piena di passato LA storia di Wynton Marsalis è recente (l'uomo ìia appena 24 anni) ma vissuta con intensità perché il giovanotto con la tromba appartiene alla categoria dei fortunati che uniscono al talento la volontà di scavare nella cultura del passato per poi lavorare di lima, selezionando, perfezionando. In un paio d'anni di attività, Marsalis si è imposto alla critica e al pubblico per la perfezione di una dizione che lo colloca senza dubbio tra i massimi trombettisti di tutti i tempi. Sotto il profilo tecnico, Marsalis può senz'altro ritenersi superiore a qualsiasi predecessore. Non per caso, Wynton si prende talvolta una vacanza sul fronte della musica cosiddetta seria per eseguire magari un concerto di Mozart e farne un disco vendutissimo. Siamo dunque ai poli opposti risj)etto alla dimensione di un Chet Baker concentrato sul versante dell'invenzione poetica, di un Miles Davis (copiato sfacciatamente da Marsalis) attento a inventare un jazz differente da quello contempo-, raneo, tutto preso dalla ricerca della creazione di fatti e sentimenti nuovi. Marsalis nel mazzo dei grandi fa la figura del primo della classe, del secchione. Su di lui, la principale riserva è questa: perché — ci si chiede — un giovane jazzista di grandi doti naturali vive la propria carriera esclusivamente sulle forme e sulle tematiche già sperimentate dai maestri? Marsalis che ripete Davis o Clifford Brawn diventa col tempo un solista che non ha molto da dire in proprio. E Kid Creole and the Coconuts: «Cre-olè», Island. Nella gran moda dei revival, Kid Creole e le tre splendide Coconuts si sono distinti per l'originalità e la piacevolezza delle proposte, regalando climi e suoni di festa sudamericana. In questo album, in edizione economica, vengono ripresentati 1 loro maggiori successi, le loro allegre e vivaci ricostruzioni che imitano modernamente gli Anni 30 più spensierati. Fra squilli di trombe, ritmi sensuali e brillanti cori femminili emergono brani che sono già stati apprezzati in tutto il mondo, fra dischi e concerti, come «Lifeboat parety., «There's something wrong In paradise», «Annie, l'm not your daddy», .Don' t take my Coconuts.. Chi già non li conoscesse, questo è l'Lp per recuperare il tempo perduto. Reo Speedwagon: «Wheels are turnin'», Epic. Siamo in pieno «hard rock» energico, pulsante su ritmi soste-' nuti da colpi di batteria e suoni lancinanti di chitarre elettriche. I Reo hanno però uno stile non troppo pesante, tanto che è possibile ascoltare in questo Lp alcune .ballaci- ben svolte nella ricerca di emozioni ed armonie non solo trasmesse ad alto volume.