I dischi volanti?Per una decina d'anni non pensiamoci più di Ernesto Gagliano

I dischi volanti? I dischi volanti? Per una decina d'anni non pensiamoci più DEI misteri, quelli del presente e quelli del passato, c'è ormai un repertorio classico: le grandi pietre di Stonehenge, •osservatorio astronomico di duecento generazioni fa», te statue dell'isola di Pasqua, le linee di Nasca che sembrano fatte solo per essere viste dal cielo, la cosiddetta •pila» trovata in Iraq quasi a testimoniare l'elettricità prodotta dall'uomo 1800 anni prima di Galvani, il mostro di Loch Ness braccato con il sonar, l'«abominevole uomo delle nevi; sopravvissuto di Neanderthal, sempre vicino e sfuggente. E cosi via, fino ad arrivare alle facoltà paranormali e ai •dischi volanti» di cui si sa tutto tranne se esistano veramente. E' un'antologia di interrogativi che ogni tanto ci viene servita in qualche salsa più o meno credula e ognuno si sbizzarrisce nella sua spiegazione. Ora ecco due libri che sulle orme delle ultime ricerche ripercorrono questi labirinti con prudenza, senso critico, senea negare ciò che potrebbe essere, ma senza cadere nelle trappole della fantasia. Elegante, in veste natalizia, con 380 illustrazioni (356 pagine, lire 49.900), è l'opera pubblicata dai Reader's Digest 'Viaggio nel mistero», edizione italiana di un testo anglosassone curata da Alberto Cesare Ambesi. E' un affresco che spazia dal mito di Mantide alle presunte •fotografie di spiriti: confronta tesi scientifiche ed Stampa dd 1566 che illustraesperimenti extrasensoriali, indaga sul •déjà cu» e la reincarnazione, vampiri e lupi mannari. Ricco di informazioni storiche e testimonianze, ha un grande pregio: lascia un margine al dubbio, pone più domande che risposte. L'altro libro è quasi una ricerca sul campo. L'ha condotta lo scienziato e autore di fantascienza Arthur C. Clarice, con l'aiuto di Simon Welfare e John Fairley (•□ mondo misterioso di Arthur Clarke», Rusconi, pagine 213, lire 32.000) enee venuta fuori una fortunata serie televisiva. La pagina scritta consente ora qualche riflessione in più. Tra storie, dati e resoconti, qui Clarke ci offre la sua tra l'avvistamento di sfere misteriose i, a e nie al e a e C. n □ r e a a a cauta opinione. Qualche esempio? Prendiamo lo •yeti», o «arma», o 'big fooU, come viene chiamato secondo le zone dove lo avvistano. .Personalmente accoglierei le testimonianze sugli attuali uomini-scimmia molto più seriamente se non ve ne fossero cosi tante e In posti cosi densamente' popolati». E il mostro del lago di Loch Ness, inseguito da spedizioni scientifiche, ritratto in disegni e fotografie? «Le prove che "qualcosa" si trovi nel Loch Ness sono schiaccianti, che si tratti di un animale nuovo per la scienza, questo è un altro fatto». E ancora: «Le "linee di Nazca" sono certamente misteriose e Impressionanti ma non possono rappresentare nulla più del desiderio dell'uomo primitivo di lasciare testimonianze sulla sua esistenza». E dire che Qualcuno a proposito di quelle gigantesche figure nel deserto del Perii parlava di segni tracciati per antichi velivoli o addirittura per astronavi di alieni. E i cerchi di Stonehenge? «Coloro che li hanno costruiti erano molto più Intelligenti di quelli che avrebbero scritto libri sull'argomento». Nessuna tesi mistica o fantascientifica, ma la semplice scoperta che l'uomo primitivo poteva avere più conoscenze di astronomia e geometria «di quanto ne abbia un cittadino medio del nostri giorni». Infine, gli Ufo, di cui esiste un catalogo simile a un salone dell'automobile. «L'unica cosa di cui sono ragionevolmente sicuro è 11 fatto che non si tratta di navicelle spaziali. La spiegazione è troppo semplice e geocentrica... D fenomeno degli Ufo ha bisogno di venire messo da parte per una decina d' anni». Clarke prende sul serio gli enigmi, e l'inconoscibile che ci avvolge, non la proiezione dei nostri desideri e delle nostre paure, che è una fabbrica di fantasmi. Lui resta convinto che «dietro ogni mistero ce n'è un altro più profondo». Una vera fortuna, spiega. «Perché nel futuro tra i rischi dell'umanità non è compresa la noia». Ernesto Gagliano

Persone citate: Alberto Cesare Ambesi, Arthur C. Clarice, Arthur Clarke, Clarke, Galvani, John Fairley, Nasca, Simon Welfare

Luoghi citati: Iraq