Scrittori addio arrivano i cowboys

Scrittori addio arrivano i cowboys Scrittori addio arrivano i cowboys tica: si sarebbe mossa, forse, se un improbabile Hitler fosse comparso sulla scena americana. li' bene, è male? Certo, c diverso, almeno rispetto al carisma vero o supposto degli intellettuali in Europa. Non a caso la narrativa americana è gremita di personaggi intellettuali di professione, che in quella sede, più o meno appropriatamente, fanno la loro politica, in larga misura privata e ricca di frustrazioni. Certo, ricordiamo le mobilitazioni degli Anni Trenta, la Spagna di Hemingway, le marce per la pace. Ma nessun Mailer ha mai contato la centesima parte di Frank Sinatra, e in ogni caso si è trattato di forme differenti di protagonismo (tacendo del caso a suo modo unico di Pound). D'altronde, vale la pena di rammentare che l'unica scelta politica di Nathanicl Hawthorne, uno dei maggiori classici americani, consistette nello scrivere la biografia pre-elettorale di uno dei più grigi presidenti americani, che una volta arrivato alla Casa Bianca lo ricompensò con una nomina a console. Forse degli intellettuali ci si ricorda, nella tradizione «anti-intellettualistica» americana descritta in un libro da Richard llofstadter, soltanto per sceglierli quali capri espiatori. Ma, da parte loro, molti sono lietissimi di accettare il ruolo di merce, o di stregoni dei media. Nessuno scandalo, dunque, ma una semplice presa d'atto, e una doverosa esorcizzazione non priva di qualche insegnamento. Ideologia, quanti delitti sono stati commessi in tuo nome. In quanto a Reagan, ha ribadito il significato del «fuoco della prateria», e nella prateria il posto d'onore non spetta agli intellettuali, ma a più ' o meno illividiti cowboy. Claudio Godici-

Persone citate: Frank Sinatra, Hawthorne, Hemingway, Hitler, Mailer, Pound, Reagan

Luoghi citati: Europa, Spagna