I libri più venduti

I libri più venduti I libri più venduti (pagina 3) ESISTE oggi una generazione di scrittori, fra 1 trenta e quarant'annl, che possa costituire un valido ricambio a quella del Calvino, Chiara, Malerba. Bevilacqua, Oln zburg, Volponi, Soldati? Che esista è anagraficamente innegabile, ma che delle precedenti abbia qualità e solidità pochi ci scommettono, fra critici e lettori. Mentre a Palermo, nel giorni 8 e 10 novembre, due riviste particolarmente, attente al lavoro culturale, «Acquarlo» e «Alfabeta», dedicheranno un convegno dal titolo «Il senso della letteratura», 1 giovani scrittori Italiani continuano a pubblicare i loro romanzi: nel giro di pochi mesi sono usciti -Fiaba estrema' di Carlo Cristiano Delforno (classe '43), Macno di Andrea De Carlo (classe 52). La Tersa donna di Giorgio Monte! oschl (classe '46), La notte della cometa, di Sebastiano Vassalli (classe '41). Questi scrittori, che si riconoscano o meno, sono fratelli minori o figli del Gruppo '63, nascono con nelle orecchie il grido: ..Cassola è come Liala». E loro compagni, per età, per scelte culturali, sono Gianni Celati, Franco Cordelll, Renzo Paris, Daniele Del Giudice, Antonio Tabucchl, Vincenzo Cerami, Mario Biondi, Vittorio Tondelli, Barbara Alberti, Lidia Ravera, Alain Elkan, Pascutto, Busi. Ma non è facile abbinare il titolo di un romanzo al suo autore. Certamente Un borghese, piccolo, piccolo (Cerami), Porci con le ali (Ravera e Lombardo Radice), entrambi divenuti film, e poi forse Cani sciolti (Paris), Altri libertini (Tondelli), Treno di panna (De Carlo) hanno costituito le tappe di un mutamento giovanile. Ma sono pochi casi isolati. Perché? Difetto di una letteratura troppo sperimentale, che si nutre soprattutto di letteratura, Incapacità di testimoniare le trasformazioni della vita reale, mancanza di veri talenti? Cosa affligge la giovane letteratura italiana? André Maurols diceva che •le mentalità di generazioni diverse sono impenetrabili l'uno all'altra come le monadi di Lelbnitz.. E' dunque una generazione che ha difficoltà con la critica della generazione precedente, quella che dalle colonne dei giornali, delle riviste, continua ad occuparsi sempre degli stessi grandi nomi, a scrivere sempre sulla propria generazione? «/ piovani di oggi — dice Geno Pampalonl — hanno avuto la pretesa di inventare la letteratura. In questo modo hanno creato con noi critici, ma non solo con i critici, una frattura. E io non credo pfoprio che sia stato il Gruppo '63 ad aver inventato la letteratura.

Luoghi citati: Cerami, Palermo