Radice assolve la sua squadra

Radice assolve la sua squadra Radice assolve la sua squadra Sthtuhner e Serena ottusane «Cerane due talli «far rigore» «Ora bisogna riprendersi al più presto » «Garella è bravo ma c TORINO — Due pali hanno respinto il tentativo di sorpasso. ..E' il risultato che ci condanna, non la qualità del gioco che abbiamo espresso» sottolinea Dossena, con un concetto che viene ripetuto da quasi tutti l giocatori del Torino. Nello spogliatolo non c'è il solito vociare del dopo-partlta, In un angolo i visi lunghi di alcuni dirigenti riflettono lo stato d'animo generale. Si recrimina per i legni colpiti da Junior e Sclosa, qualcuno lamenta anche che all'arbitro siano sfuggiti alcuni episodi quanto meno dubbi accaduti nell'area veronese e non abbia, comunque, recuperato granché a fine partita nonostante avesse fatto intendere, a più riprese, con i gesti, di voler 'punire' certe perdite di tempo. Radice, nella ricerca a caldo di 'spiegazioni' ha ipotizzato anche che sul rendimento del Torino possa aver pesato il fatto di provenire da una vittoria, mentre il Verona era reduce da un pareggio in casa. Dossena, sema voler entrare nel merito di quanto dice l'allenatore, non pare essere d'accordo. «Abbiamo creato molto, persino più delle altre volte, anche se con minore lucidità. D'altronde siamo reduci da una serie di partite che ci hanno impegnato non poco, nelle quali abbiamo speso mentalmente parecchio. Adesso si tratta di vedere come sapremo reagire, visto che ci attende una trasferta su un campo difficile come quello di Avellino». Le voci di protesta sono soprattutto quelle di Schachner e Serena. L'austriaco lamenta una spinta a tergo, su un invitante assist di Serena. Dice: «Se non era rigore quello, allora tanto vale neppure più parlare. Non so chi mi abbia spinto, ma sono volato in fondo alla rete. Non riesco a spiegarmi perchè l'arbitro non abbia fischiato». avendo subito delle occasioni da gol. Non toccava d'altronde a noi scoprire quanto sia una bella e brava squadra quella di Bagnoli. Certo, questo successo può rendere il Verona ancor più consapevole dette sue possibilità ed oggi come oggi credo ci siano molte probabilità che possa farcela a restare In testa fino alla fine». Paradossalmente per il Torino, allontanatosi dalle tensioni del vertice, il campionato torna ad essere più facile? oli risultato, l'ho già detto, non ci ridimensiona come realtà: adesso vediamo come riusciremo a gestire le fasi successive ad una sconfitta. Occorre cercare di riprendersi subito, dimostrare che possiamo continuare sulla strada finora percorsa». Intanto, ad Avellino, domenica prossima il Torino dovrà fare a meno di Giacomo Ferri. Il centrocampista ha riportato uno stiramento al bicipite sinistro e dovrà saltare 11 prossimo impegno di campionato. Poi, grazie anche alla pausa internazionale, dovrebbe poter riprendere ed essere disponibile per 11 successivo impegno casalingo contro il Como. di GIORGIO BARBERIS TORINO — Non essersi illusi, rende forse meno amara la sconfitta. Gigi Radice accetta il verdetto del campo con logico rammarico, cercando però al tempo stesso di valutare quelli che possono essere i risvolti positivi: «// confronto con la capolista non ci ridimensiona: abbiamo creato occasioni, ci siamo battuti, ci è mancato soltanto un pizzico di fortuna vincente. Quando si perde, di solito, è logico cercare i motivi, le eventuali responsabilità. Ma questa volta non mi sento di farlo, né di mettere qualcuno sotto accusa. Visto come si era messa la partita, abbiamo forse sbagliato un po' troppo nel disimpegni. Ma dicendo questo bisogna tener conto anche dell'avversarlo, della capacità i>eronese di agire in contropiede-. L'unico ricordo che Radice sembra non digerire è legato alla seconda rete del Verona: «Dopo il pareggio — confessa — ho anche pensato che il Torino potesse vincere. E invece abbiamo subito il gol nel più classico dei contropiedi. Azione bella, indubbiamente...: Non dice di più, però è evidente che non gli va giù come i suoi giocatori si sono fatti infilare, come Marangon abbia potuto colpire senza che nessuno lo ostacolasse, come nella ricerca del colpo da ko 11 Torino si sia scoperto permettendo all'avversarlo di infilarlo. L'Infortunio di Ferri dopo appena 22' quanto ha cambiato nell'assetto dei granata? 'Indubbiamente qualcosa è mutato — risponde — però non è stato quello il nostro problema. La riprova è venuta dal fatto che abbiamo creato parecchie occasioni, ancìie clamorose. Se non si sfrutta quando si produce tanto, fatalmente si paga. E così è stato». Il discorso-scudetto, dopo questa vittoria, può diventare un monologo del Verona? •Contro di noi, i veneti hanno dimostrato di saper giocare netta maniera giusta, pur ontro di noi è stato fortunato» dice M Serena sull'episodio in questione, non si pronuncia: «Ho colpito la-palla di-testa, non sono riuscito a vedere che cosa sia accaduto al mio compagno. Piuttosto-posso lamentarmi per una spinta alle spalle ricevuta in un' altra azione da Sacchetti: non posso dire se avrei raggiunto la palla, però il fallo era netto». - (.• ,, La -sfortuna» che Radice ha evitato di chiamare in causa, viene invece invocata dai giocatori. Sentiamo ancora Sfhachner: «Loro hanno creato tre occasioni ed hanno realizzato due gol, noi oltre ai due paU abbiamo avuto almeno sette o otto palloni che con un briciolo di fortuna in più sarebbero finiti in rete. Anche Garella è stato bravo, però sembrava proprio che la palla non volesse finire nella sua porta». Sul portiere veronese ha qualcosa da dire anche Martina: «Sono il primo a riconoscere i meriti del mio avversario e ad applaudirlo. Però questa volta mi sembra che Garella possa anche ringraziare la buona sorte. Non capita tutti i giorni, ad esemplo, che la palla dopo aver colpito il palo intenpo ti schizzi tra le braccia...». A Danova chiediamo se la sconfitta cambi qualcosa nei programmi del Torino. «Tutto resta com'era — risponde il difensore —, si deve procedere domenica dopo domenica. Certo displace giocare in un determinato modo e perdere, ma è inutile stare a recriminare. Quando si cerca di vincere come abbiamo fatto noi, cioè scoprendosi anche, e prendendo dei rischi, è nella logica méttere in preventivo che possa venire anche la sconfitta. Sinceramente al Torino'jion credo sia mancato nulla, se non il risultato e 1 gol. Bastava che la punizone di Junior fosse finita dentro e la partita sarebbe cambiata;». artina I DIN. reti + •7 + 46 + 3 + 3 + 2 a — 8 — '2 — 2 — JB — 4 —■ e Media ingl. + 2 — 1 — 2 — 4 — 5 — 5 — 4 — S — 6 — 6 — 6 — 7 — 8 —10 —11

Luoghi citati: Avellino, Pau, Torino