Serpico di Alessandria è in carcere per droga di Guido Coppini

Serpico di Alessandria è in carcere per droga Serpico di Alessandria è in carcere per droga Il sovrintendente di 25 anni, era attualmaddebito -1 colleghi GENOVA — Era considerato uno dei più attivi della sezione narcotici della questura di Genova: ma dietro la facciata del funzionarlo abilissimo nell'intercettare quantitativi di droga si celava — secondo un rapporto giunto ieri da Alessandria — uno che deteneva stupefacenti. E' cosi finito In carcere Pier Luigi Torreggiane 25 anni, sovrintendente di Pubblica sicurezza (il grado equivale a quello non più in uso di brigadiere). Il Torreggiarli, dopo aver prestato servizio alla polizia di Alessandria, da alcuni mesi era stato trasferito alla «Narcotici» di Genova, Aveva lasciato la famiglia ad Alessandria dove tornava quasi ogni sera. E proprio nella città piemontese, l'inattesa sorpresa. Sono ancora in corso accertamenti, ma pare che il rinvio Tesoro ha inaugurato pubblica sicurezza (un tempo brigadiere), mente in servizio a Genova: nega ogni i ricordano tutte le sue brillanti operazioni a giudizio dell'ex sovrintendente (il decadimento dal ruolo è stato naturalmente immediato) sia questione di giorni. A Genova l'arresto del Torregglanl ha suscitato sbigottimento. Il poliziotto, infatti, era fra 1 più quotati nel l'espi orare il mondo del drogati e nell'indlvlduare gli spacciatori. Era una specie di Serplco: capelli lunghi, jeans, giubbotto, la tenuta Ideale per entrare nell'ambiente dei drogati. Lo chiamavano anche «Cocis», dal nome di un capo storico indiano, proprio per la lunga e lucida chioma nera ricadente sulle spalle. Alla questura di Genova si tende a «sgonfiare» l'operazione di Alessandria: secondo un collega del Torreggiarli, l'eroina sequestrata consisterebbe in 0,045 grammi. I colleghi, che ieri sera apparivano ancora increduli, rl- o la fiera di Vezza cordano certe sue operazioni concluse con fermi e arresti: ultimamente una ventina in meno di tre settimane. Era abilissimo nei pedinamenti. Una volta — ricorda un funzionario — si cambiò d'abito in un portone presentandosi ad un gruppetto che spacciava "bustine" in modo che nessuno fece in tempo a riconoscerlo». A quanto si è saputo ieri sera, 11 Torregglanl nega di aver detenuto stupefacenti all'insaputa dei funzionari della sua sezione. Nessuna reazione ufficiale alla que- ' stura di Genova, dove si attende il rapporto da Alessandria. Soltanto sorpresa. Ma parve incredibile anche l'Improvviso arresto, avvenuto oltre un anno fa, del commissario dottor Enrico Valente, che era addirittura a capo della sezione narcotici. Il dottor Valente fu accusato di aver consentito un giro di prostituzione ricevendone in cambio bustine di eroina che avrebbe rivenduto. Ci furono drammatici confronti durante i quali 11 commissario ribadì con insistenza la sua estraneità, sostenendo che si era trattato di un complotto contro di lui. Anche i suol colleghi della «narcotici» furono abbastanza concordi nell'affermare la credibilità del dottor Valente, sia come funzionario di polizia, sia come uomo. Ma il giudice, dopo minuziose indagini, ne ordinò l'arresto: sapendosi ricercato il Valente si costituì, accompagnato dal suo difensore, al carcere di Chiavari dove fu rinchiuso. Ora è libero, in attesa di processo. Anch'egli nega fermamente ogni addebito. La questura di Genova ha avuto in passato «scossoni» non meno clamorosi: fra l'altro, alcuni agenti furono sorpresi mentre facevano i «buttafuori» proprio in certi equi-'voci locali della città bassa ' che avrebbero dovuto controllare:' Venivano regolarVnente pagati dai proprietari. CI furono inchieste, punizioni, trasferimenti. Tutto era tornato a filare perfettamente con l'arrivo del nuovo questore, Pier Fortunato Stabile, funzionario integerrimo e preparatissimo, trasferito a Genova da Torino dove aveva prestato servizio per molto tempo. In realtà, il dottor Stabile ha dato alla questura di Genova nuova efficienza, impedendo ogni trasgressione. Forse Pier Luigi Torregglanl — se davvero è colpevole, masi avanzano forti dubbi — sarebbe sfuggito al «nuovo corso» della polizia genovese, proprio per quella sua particolare posizione di pendolare fra Genova e Alessandria. Guido Coppini TE E LIGURIA

Persone citate: Cocis, Enrico Valente, Pier Fortunato Stabile, Pier Luigi Torreggiane, Pier Luigi Torregglanl, Serpico, Vezza