Mostra per Natale Di nuovo «bagarre» di Luisella Re
A dicembre, organizzata dalla Promark A dicembre, organizzata dalla Promark Mostra per Natale Di nuovo «bagarre» Contestata dai negozianti: «E' un inutile doppione commerciale » - Tensiomancheperlaf^ Il Lingotto si svuota, Torino smette di sognare e torna ad affrontare progetti e problemi quotidiani. Avere ospiti •'. è bello, ma bisogna saperseli meritare. Come valutare, allora, la prossima mostra dedicata a -Mille idee per un dono., tradizionale richiamo pronatalizio della «Promark» che, come le sue fiere commerciali di primavera ed autunno, preannuncla un subisso di visitatori e di polemiche? Sostiene il direttore Andrea Francone: -Considerandolo un appuntamento che richiama folte di visitatori esterni, instaurando tra loro ed operatori in massima parte di Torino e Piemonte un rapporto altrimenti impossibile. Utilissimo soprattutto per le nostre comunità montane che Qui trovano l'unico vero sbocco per le loro produzioni-. Anche se questa atmosfera bucolica si anticipa ancora una volta velata di nubi. Protestano i commercianti locali per una concorrenza giudicata poco leale e pochissimo calibrata, storcono il naso gli operatori turistici che in questa formula percepiscono un carico dispersivo di provincialismo, si preoccupa chi augura a Torino una capacità di richiamo finalmente meno miope e casereccia. Ma gli organizzatori restano convinti del fatto loro. Ricordano i vicepresidenti Antonio Visoni e Mario Taminl: -A queste rassegne destinate ad un successo di massa noi abbiniamo anclic tante altre iniziative decisamente più sofisticate e ambiziose. A livello del convegno sugli Stati Generali, tanto per intenderci-. E precisano: -A parte un po' di concorrenza che non ha mai fatto male a nessuno, Queste fiere registrano un crescendo di operatori torinesi ed è segno che l'azione promozionale non ìnanca. Confesercenti e Ascom, invece di protestare, dovrebbero con la nòstra collaborazione garantire strutture e personale agli operatori die non possono Il pretore Guar che qui o ci si muove o si chiude-. Cosi, -di fronte ad una campagna denigratoria stimolata da antiquari locali che in passato hanno contrastato in ogni modo i colleghi di fuori e die ora lasceranno il posto a celebri firme di tutt' Italia-, la mostra di aprile si prepara a giocar carte di tutto rispetto: via il settore dei brocanteurs, stretti contatti con esperti di vaglia, più impegnative le quote di partecipazione in maniera da scremare le adesioni, rinnovati gli schemi espositivi. E In più. un pizzico di orgoglio e di rammarico. -Sarà lavoro tutto torinese dato che da Milano arriverà esclusivamente il materiale di allestimento. Espositori stranieri? Purtroppo no, dato che l'antiquariato locale insiste a rifiutarli ed è come se la Fiat al Lingotto avesse preteso di trionfare esponendo solo le proprie auto. Ci vuol tempo e pazienza: raggiungeremo anche questo obiettivo-. abbandonare il proprio posto di Jai'oro. Senza contare che, dove non provvediamo noi, a organizzare simili rassegne sono le stesse forze che ci mettono sotto accusa. Mentre se davvero interessa la loro qualità bisognerebbe 'cominciare ad esaminare anche certi Saloni in cui la Promark non entra per niente Correndo il rischio, se occorre, di porre la città di fronte ad uno specchio pochissimo edificante. Come dimostrano le attuali tensioni legate alla preparazione della mostra di alto antiquariato che la Promark riproporrà il prossimo aprile. Una grossa affermazione oppure, come pretendono altri, un tonfo definitivo? Si infervora Gian Carlo Gallino, del direttivo antiquari piemontesi, che se ne sta occupando: -A Torino si muovono due fronti contrapposti: chi butta acqua sul fuoco e poi piange sulla cenere e chi invece si impegna per qualcosa di buono, conscio Luisella Re Al teatro Carignano con la partecipa
Persone citate: Andrea Francone, Antonio Visoni, Correndo, Gian Carlo Gallino, Mario Taminl
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