Magneti Marelli rotte le trattative

Magneti Marelli rotte le trattative Magneti Marelli rotte le trattative MILANO — La trattativa per la Magneti Marelli si è arenata sabato notte all'Assolombarda. La direzione dell'azienda ha confermato l' avvio della procedura per i 547 licenziamenti nell'area milanese. La Fini. che aveva aveva chiesto all'azienda di sospendere la decisione, ha subito indetto per domani uno sciopero generale dei metalmeccanici milanesi (dalle 9 ai turni di mensa) che culminerà in una manifestazione davanti all'Assolombarda. Altre iniziative dì lotta (il pei ha confermato l'adesione) saranno decise domani. In una nota sulla rottura delle trattative, la Firn di Milano accusa la Fiat di voler fondare «le nuove relazioni sindacali» sulY-espulsione dei lavoratori dalle fabbriche e la liquidazione del ruolo sindacale». L'azienda, continua la nota, .«ori ha voluto rispettare accordi da essa sottoscritti che prevedono il superamento delle zero ore. Ha rifiutalo di affrontare, sulla base di una piattaforma sindacale, i problemi dei ruoli dei diversi stabilimenti, della rlstrutturaztonc. dei riflessi sull'occupazione pur in presenza di una situazione finanziaria sana». In relazione alla vertenza 1' azienda ha latto sapere che. mal termine della procedura prevista dall'accordo intcrconfederale 5-5-1965, che su richiesta delle organizzazioni sindacali è stata fissata in 40 giorni», le trattative «riguardanti i licenziamenti collettivi per i lavoratori dello stabilimento di Crescenzago-Sesto S. Giovanni-Cinlsello della Magneti Marelli, si sono interrotte nella notte tra sabato e domenica». •L'azienda pertanto — prosegue la nota — preso atto dell'esperimento della proce¬ dura, provvedeva all'invio delle lettere di licenziamento ai lavoratori esuberanti, individuati in base ai criteri previsti dall'accordo interconfedcrale sopraccitato». «E' con rammarico.— si legge nel comunicalo aziendale — che la Magneti Marcili prende atto del fallimento della trattativa in questa fase, poiché nelle ultime ore anche su alcune ipotesi aziendali erano parsi emergere spunti utili al raggiungimento di soluzione concordata-. -L'azienda — conclude la nota — confermata l'impossibilità di continuare a sostenere l'onere di questa eccedenza e l'inderogabile necessità di assumere decisioni, dichiara la propria disponibilità ad affrontare il problema con le organizzazioni sindacali in ulteriori incontri..

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