A Verona una sfida mancata

A Verona una sfida mancata A Verona una sfida mancata Il tecnico non se la prende per il primo punto perso a Verona Bagnoli: «Doveva succedere» gran calcio, ma lo spettacolo è stato modesto -1 veronesi si sono continuamente espo correndo numerosi rischi - Un palo colpito da Bruni - Ammoniti Pellegrini e Fanna ; Vcroria. Klkjaer (a sinistra menata storta, capita anche questo, e Bagnoli saggio e bravo l'aveva pure previsto. Ma anche i blucerchiatl di Bersellini hanno avuto i loro problemi, diciamo cosi mentali, nel frenare progressivamente lo slancio, quasi il pareggio fosse il massimo consentito in casa della lanclatlsslma capolista. Fprse (ma è solo un'ipotesi) la Sampdoria avrebbe potuto vincere se avesse affondato con maggior decisione i suoi colpi senza troppo preoccuparsi del nome e della classifica dei rivali. Va detto che Bersellini. fedele alle dichiarazioni della vigilia, a Verona per vincere, non ha cambiato la squadra per rafforzare il centrocampo. Ha giocato Salsano e non Galia, un segno di maturità e sicurezza, ed il reparto centrale blucerchiato è stato pie¬ ntre colpisce di tesi») e Un'egei in a/ione nell'area della Samp namente all'altezza della situazione specie nel primo tempo, quando il Verona è stato affrontato e battuto sul suo stesso terreno, quello cioè-del controllo del gioco. Ai veneti mancava Di Gennaro, uomo importante, e se è vero che Bruni ha disputato un buon incontro, è altrettanto vero che Bagnoli ha dovuto cambiare leggermente lo schema tattico, con risultati non certo felici. Il Verona quasi mai è riuscito a costruire limpide palle gol, colpa dei suol registi e merito degli avversari, e cosi Galderlsl e Elkjaer. isolati in avanti, sono stati fra 1 peggiori in campo. Elkjaer, poi, dolorante ad una gamba, non è mai entrato in partita e si è limitato a far da spettatore: lodevole la sua decisione di rischiare, un po' meno la sua scelta di guardare correre gli altri. Già carente in avvio nei suoi reparti chiave, 11 Verona è stato invischiato a centrocampo dalla svelta manovra della Samp, ispirata da Souness e impreziosita da Salsano. In attacco, inoltre, Francis e Vlalli mettevano sovente nei guai gli avversari diretti Fontolan e Ferroni, sicché il Verona non poteva tentare l'assalto senza rischiare il contropiede, un rebus tattico che non è stato risolto e che ha portato, come detto all'inizio, a questa diffusa sensazione di partita incompiuta. Il pareggio, stando alle valutazioni generali, fa certamente più comodo alla Samp che non al Verona, finora sempre vittorioso davanti al proprio pubblico. E dunque Bersellini, dal punto di vista dell'allenatore, sarà certamente soddisfatto della prò- va della sua squadra, soprattutto della difesa che non ha mal lasciato spazio e occasioni ai rivali. Schierata a zona, con Vierchowod Implacabile nello spazzare l'area e Renica molto abile nel correre incontro all'avversarlo che arrivava da lontano palla al piede, la difesa della Samp ha corso tre soli rischi. Al 41' Bruni ha colpito la base del palo con un gran destro da fuori, al 58' Fontolan ha costratto Bordon ad una difficile respinta (alzata poi da Elkjaer) su punizione di Fanna, e all'82' ancora 11 portiere ha salvato su Galderlsl liberato In area da un colpo di testa di Brlegel. Due tiri da fuori ed un pericolo in mischia, in e gli o i difensori di Bersellini non potevano fare. Sull'altro fronte, se andiamo a contare le occasioni, il Verona ha sofferto sicuraniente di più. Aveva ragione Bagnoli, alla vigilia, quando diceva che la Sampdoria era un brutto cliente, da trattare con cautela e riguardo. Ha incominciato Viali! al 7', mezza rovesciata di sinistro splendidamente deviata in angolo da Garella in gran forma, e la zampata dell'attaccante deve aver fatto meditare i veronesi che si sono da quel momento preoccupati, molto preoccupati, di non lasciare troppo la briglia agli avversari. Poi, al 31', è stato Vierchowod ad impegnare Garella in una parata a terra in due tempi, prima che Francis (45') agganciasse un pallone in area.e si lasciasse anticipare di un soffio dall'uscita del portiere. Sul prosieguo dell'azione Vialli calciava a rete e Ferroni respingeva di testa sulla linea. Le cose non sono cambiate molto nella ripresa, che tutti avremmo scommesso più vivace e tesa, specie da parte veronese. La Samp ha contl,, nuat° a controllare senza afl Ianni, rltlrafldo^i.sotfafyc! un 1 po'! indietro' ma mostrando sempre le unghie In contropiede. Francis, in questa fase, è stato molto pericoloso, questione di spazi. L'inglese ha calciato alto di sinistro al 54' e In porta di destro atl'80: sulla respinta di Garella si è avventato Vialli ma il portiere, col piede, ha anticipato l'attaccante della Samp. Tutto qui, un po' poco per una grande sfida di vertice. Restano da registrare, per dovere di cronaca, due ammonizioni (Pellegrini e Fanna, reciproche scorrettezze) ed un rigore inutilmente invocato dal Verona per fallo di Renica su Brlegel (40'). Il difensore ha; agganciato il te. desco, ma questi in precedenza aveva spostato l'avversario con una spallata da dietro. D'Elia a nostro avviso ha avuto ragione, anche se l'arbitro in generale; non è stato all'altezza del compito. Troppi falli fischiati, troppe indecisioni, troppi compromessi. E tutti a casa scontenti. «Bisogna essere reate: «Sono stato io dal nostro Invialo FABIO VERONANO VERONA — Osvaldo Bagnoli cambia abbigliamento ma non atteggiamento. Ha messo nell'armadio la scaramantica giacca grigia per un'altra della stessa tinta ma di disegno differente. Il mezzo sorrisino sulle labbra però è sempre lo stesso, la voglia di Parlare sempre poca. Ed infatti II modesto lagnoli sfuggerebbe volentieri al commenti del dopo partita, ma gli obblighi di allenatore della squadra leader del campionato sono ben precisi. Il presidente Guidetti quasi gli chiede scusa: «Eh s) — ammette — perché sono stato io ad insistere perché facesse scendere in campo Elkjaer ed è invece all'atto pratico abbiamo poi giocato in dieci». Ma Bagnoli lo giustifica: «Anche lui ha II diritto di essere tifoso, e poi a cose fatte nascono i rimpianti ma è facile parlare quando tutto è finito. Comunque era destino che la partita si concludesse con un nulla di fatto, perché le due squadre erano troppo slmili e in pratica si sono annullate a vicenda. La gara si poteva sbloccare solo per una azione casuale, poteva essere un episodio a decidere il risultato. Invece errori non ce ne sono stati, ed ecco che è venuto fuori questo 0 a 0». Bagnoli quindi non si lamenta per II primo punto perso in casa: «Noi abbiamo fatto il nostro dovere fino in fondo, ma la Samp allenatore Bagnoli listi: prima o poi arriverà anche a insistere per far giocare Elkj I si è dimostrata squadra fortissima come sapevamo. E' venuta qui non per salvare II 1 campionato, come qualcuno credeva e voleva che I blucerchiatl credessero, ma per giocarsi fino in fondo le proprie chances di squadra che punta molto in alto. Mi pare I che ci sia riuscita In pieno facendoci soffrl- ' re ed obbligandoci ad accontentarci di un punto. Complimenti a Bersellini, non ha sbagliato nulla. Soprattutto la mossa di Sal- i sano su Volpati è stata azzeccata». Bagnoli non riesce neppure a recriminare per II mezzo' passo falso: «Io non me la Iirendo più di tanto — conferma — perché o sapevo benissimo che doveva arrivare il reomento In cui qualcuno ci avrebbe messo In crisi e so che prima o poi arriverà anche la prima sconfitta. La pensassi in maniera diversa non sarei realista. Quello che conta è ritornare però alla vittoria quanto prima, anche se gli impegni che ci attendono non ci fanno certo dormire sonni tranquilli». Olii, dopo la Sampdoria il Verona è atteso dalla trasferta di Torino dove troverà I granata lanciatlssiml, ormai staccati di un solo punto In classifica. Una partita brivido. Conclude Bagnoli: «Il Torino è la squadra più in forma del campionato e noi tra l'altro rischiamo di affrontarla senza Elkjaer. Ma comunque vada sarebbe troppo presto per tirare già le somme. Solo a marzo, secondo me, ci saranno I veri confronti da scudetto». una sconfitta» - Il presidenaer, ma è stato un errore»

Luoghi citati: Fanna, Torino, Verona