Legge sul divorzio Quali modifiche?

Convegno a Potenza di politici e giuristi Convegno a Potenza di politici e giuristi Legge sul divorzio Quali modifiche? Sul problema ci sono socialisti chiedono te POTENZA — Dopo 14 anni di applicazione, la legge sul divorzio, -ratificata' dal referendum popolare del 1974, ha bisogno di modifiche e integrazioni, assumendo come punto di riferimento il nuovo diritto di famiglia, per una legislazione -più moderna'. In Parlamento de, pei, psi, pri, pli e msi hanno presentato" progetti di legge che, pur nella loro diversità, talvolta sostanziale, presentano queste necessità. E, partendo da queste considerazioni, si è svolto a Potenza un convegno organizzato dall'Associazione giuriste italiane, al quale hanno partecipato avvocati, magistrati, esponenti di partito, organismi e associazioni femminili e femministe. Dal varo della legge, le sentenze di scioglimento del matrimonio, dopo una media di 11-12 mila l'anno, a partire dal 1981 hanno avuto un incremento sensibile, raggiungendo le 14 mila unità ogni 12 mesi. Ma c'è un fatto: l'attesa della sentenza in Italia è molto più lunga fra quelle previste dagli ordinamenti dei Paesi occidentali, circa 78 anni dall'avvenuta decisione dei coniugi di separarsi. «Un record tutto italiano — ha rilevato la senatrice Elena Marinucci (psi) — che produca attraverso le forche caudine della separazione, situazioni di sofferenza, specie per il coniuge piii debole». «La filosofia del progetto di legge socialista — ha aggiunto la senatrice Marinucci —, presentato all'inizio della legislatura, dopo che l'iniziativa dell'on. Magnani Noja era stata lasciata cadere, è quella di abbreviare i tempi di attesa, di rendere il procedimento meno lento e costoso, di difendere, con l'introduzione di alcuni correttivi, il coniuge più debole, anche attraverso l'istituzione di un fondo a cui attingere in casi, oggi assai diffusi, di ingiustizie sulla.de- Nel Molisano progetti di legge di de, peimpi più brevi, ma i democ lenninazione dell'assegno di mantenimento per la moglie divorziata». Alcuni giuristi hanno pero sostenuto la tesi dell'impossibilità di modificare la legge, poiché il legislatore ordinario «non potrebbe rivedere una normativa» sottoposta a referendum popolare. Al rilievo, la senatrice Giglia Tedesco, comunista, ha replicato affermando che «nei progetti di legge presentati sinora non ci sono innovazioni tali da stravolgere le norme sul divorzio, ma solo timide ed essenziali modifiche». «I problemi — ha aggiunto l'esponente del pei — sono essenzialmente due: non si dà , da parte del governo, la rilevanza che la questione merita; l'opposizione ufficiale della de alla riduzione dei tempi previsti per la separazione coniugale, è, di fatto, un ostacolo al lavoro della Commissione Giustizia del Senato, no¬ , psi, ori, pli e msi -1 ristiani sono contrari nostante la forte spinta che arriva dal movimenti femminili». L'onorevole Nicola Vernola ha precisato il pensiero della de. «Il riesame della legge sul divorzio — ha detto — deve servire a colmare lacune e a rettificare quei punti della normatii'a che l'esperienza pratica ha dimostrato essere anche solo di difficile interpretazione. Iprogetti di legge, non a caso più di uno, di iniziativa della de, si riferiscono alla definizione degli aspetti generali della legge del 1970, anche se non escludiamo la disponibilità a rivedere la questione della separazione, fissata ora in cinque anni». «Il nostro dissenso — ha concluso Vernola — nei confronti di altri progetti di legge, che puritano invece alla riduzione, è netto, perché si stravolge la logica del tipo di divorzio accettato in Parlamento».

Persone citate: Elena Marinucci, Giglia Tedesco, Magnani Noja, Marinucci, Nicola Vernola, Vernola

Luoghi citati: Italia, Potenza