Di Gennaro sogna il Messico

L'uomo nuovo della Nazionale si promuove ma ammette: «So fare meglio» L'uomo nuovo della Nazionale si promuove ma ammette: «So fare meglio» Pi Gennaro sogna il Messico Radice scuote Dossena Bearzot intende confermarlo per la partita dell'8 dicembre con la Polonia - Il regista del Verona ringrazia per gli elogi e confessa: «Non ho voluto strafare, per evitare brutte figure, ma ho superato la prova, la prossima volta farò meglio» di scoprire la mia zona», spiega con il suo accento fiorentino che sembra contrastare con le origini napoletane. Non è più lo «scugnizzo» di Firenze. Gioca In una squadra con ambizioni di scudetto ed ha conquistato la fiducia di Bearzot che, con la Polonia l'8 dicembre (ad Ascoli?),tntende riproporre la stessa formula, con Di Gennaro centromediano metodista e Bagni e Sabato a fare da stantuffi. Sabato sottolinea la semplicità di Di Gennaro •un tipo di centrocampista sempre piti raro in Italia, senza fronzoli, elegante nella corsa e nel tocco ». Di Gennaro ringrazia, cosi come gli hanno fatto piacere i complimenti dei genitori e della moglie che l'hanno visto in tv e i telegrammi che gli hanno inviato amici di Firenze e di Verona ma professa modestia ed insiste nel dire che l'importante non era tanto mettersi in mostra, quanto Losanna. Allobelli in lotta col porsi al servizio della squadra. 'Ho eseguito i compili affidatimi da Bearzot. Avevo compagni nuovi, anche se con Bagni e Sabato c'era già una — Ritiene di avere già ipotecata la maglia numero elicli? «/Indiamoci piano. Non si può dire questo dopo una sola partita. Ritengo piuttosto di avere superato la prima proi>a, di avere fatto il mio dovere. Ho effettuato lanci precisi per le punte, ho avuto qualche buona combinazione con Rossi e con Conti e sono andato al tiro, ma il portiere era piazzato-, — Negli spogliatoi, a botta calda, si è dato 6,5. Ha qualcosa da rimproverarsi? •Non.debbo inventare. C'è Conti che è bravissimo allo scopo. Non invento neppure nel Verona. So però di poter fare meglio non appena avrò assimilato gli schemi e perfezionato l'intesa con il resto della squadra-. — Come spiega il calo della ripresa? «^retiamo speso molto nel primo tempo e meritavamo di raddoppiare. L'arbitro ha negato ad Altobelli un gol regolare, a conclusione di una magnifica azione. Ci fossimo frollati sul 2-0 saremmo andati a nozze perché gli svizzeri avrebbero attaccato, scoprendosi. Quando si gioca in contropiede mi trovo molto meglio. Comunque, a parte il gol su punizione, un autentico jolly pescato nel mazzo, i nostri avversari hanno fatto pochino-. — Dimentica che Tancredi ha salvato 11 risultato su un pericolosissimo diagonale di Schallibaum... • E' vero, ma anche Engel ha fatto altrettanto su Rossi. Se avessimo vinto, nessuno poteva trovar da ridire-. — E il «non gioco» dell'ultimo quarto d'ora, come lo spiega? •Jrt guelfa fase erano un po' saltati i collegamenti. Uscito Sabato, sostituito con Righetti. Cabrini si è spostato in mezzo. Ha\tenuto la posizione e ?nl sembra di avere legato anche con Dossena, quando il granata ha sostituito l'acciaccato Conti dopo poco più di un'ora. A quel punto il pari stava bene un po' a tutti e non bisogna dimenticare die mercoledì nove azzurri giocheranno nelle Coppe europee-. — Messico '8G è più vicino adesso? -Sarebbe il mio sogno arrivarci. Mi basterebbe far parte del gruppo che dovrà difendere il titolo mondiale-. rude difensore Schallibaum (Tel.) ?erta intesa. Dovevo conoscerli, prendere confidenza. Insomma, entrare nei meccanismi, facendo girare il gioco e tenendo una posizione centrale-. L'allenatore fa il punto sul buon avvio dei granata ed incita il centrocampista: «La sua Nazionale è il Torino, qui può ritrovarsi e riconquistare la maglia azzurra» che t risultati ottenuti dal Torino e il secondo posto in classifica sono certamente merito dell'ottimo rendimento fornito fin qui dai suoi uomini, ma anche di circostanze particolarmente favorevoli. «Le cose sono andate un po' tutte per 11 verso giusto — spiega —. I due nuovi, Martina e Serena, stanno andando benissimo, lo straniero si è subito inserito nel migliore del modi, i giovani hanno dimostrato di essere veramente quelle forze emergènti su cui si sperava di poter contare. Se poi si aggiungono 1 problemi che stanno incontrando altre squadre date come favorite, allora si capisce perfettamente la nostra buona posizione in classifica». Una coincidenza, dunque, di fattori positivi, che però di GIORGIO DESTEFANIS TORINO — «Quando si ottengono certi risultati è perché tutto un insieme di cose gira nel verso giusto: finora abbiamo dimostrato di essere una squadra interessante, ma non tale da poter essere considerata competitiva a livello scudetto». Gigi Radice si preoccupa di gettare acqua sul fuoco dei facili entusiasmi di una tifoseria troppo affamata di successo. «Siamo appena ad un quarto del campionato ed è troppo presto per esprimere giudizi definitivi. Diclamo che finora abbiamo dimostrato di essere una squadra interessante e che abbiamo fatto vedere qualche cosa di buono». Sostanzialmente il tecnico granata ci tiene a far capire nulla toglie ai meriti del singoli e del tecnico che ha saputo creare l'amalgama vincente. Come sempre, il pubblico tende a esaltare uno di questi aspetti piuttosto che un altro, Serena che fa i gol piuttosto Il granata Beppe Dossena di Sclosa che sgobba per novanta minuti come un mulo. «Il merito è di tutti in ugual misura — afferma categorico Radice —. Tutti si dedicano completamente alla squadra, coscienti che la nostra forza dobbiamo trovarla nel complesso e non nelle prestazioni del singoli. Un discorso, questo, che ho fatto fin dall'inizio, L'unico che ci tengo a mettere in evidenza è Junior che si 6 impegnato e continua ad impegnarsi con un' umiltà straordinaria in un campione della sua levatura. SI è sforzato di capire come si gioca In Italia, facendo autocritica e cercando sempre di migliorarsi. Fino ad essere all'altezza, come ha dimostrato contro la Sampdorla, di marcare con la stessa efficacia di un Ferri, che nel calcio italiano è nato e cresciuto». Ed effettivamente Junior si sta dimostrando uno degli acquisti più azzeccati, fra t tanti compiuti oltrefrontiera dal ^nostri manager e presidenti: esattamente quella ^spalla Ideale- per Dossena di cui si ■parlava in estate. A patto, naturalmente, che il numero 10 torni sul livelli consueti e non continui ad inanellare prestazioni non all'altezza del suoi .grandi mezzi. Ora, poi, con l' esclusione dalla nazionale... i «Beppe sa che la sua nazionale è 11 Torino — afferma Radice —. Nel Toro può ritrovarsi, dimostrare quello che vale e riconquistarsi anche 11 posto in azzurro. Adesso, con ,ie tre partite che ci aspettano, ne ha la migliore opportunità». Milan, Juventus e Verona: queste le tre partite di cui parla Radice. Un test estremamente probante, al termine del quale sari lecito esprimere sul Torino giudizi ben più fondati. «Fino ad un certo punto — precisa Radice —. 81 tratta di appuntamenti belli e importanti, ma anche dopo questi sarà ancora troppo presto per dire se possiamo lottare per lo scudetto o se siamo definitivamente tagliati fuori. Sarà importante, piuttosto, vedere come sapremo affrontare queste squadre che sono le vere forze del campionato».