Un pornofumetto di due anni fa anticipò delitti compiuti dal "mostro" di Firenze

Un pornofumetto di due anni fa anticipò delitti compiuti dal "mostro" di Firenze Un pornofumetto di due anni fa anticipò delitti compiuti dal "mostro" di Firenze La sceneggiatura com FIRENZE — Agghiacciante. In quale altro modo si potrebbe definire un pornofumetto in vendita nelle edicole che narra, romanzandole, le sconvolgenti vicende del «mostro di Firenze* che dal '68 ad oggi ha ucciso sette coppiette di innamorati? Eppure questo fumetto esiste ed è stato trovato nei giorni scorsi a Firenze in circostanze tali da far insorgere l'inquietante dubbio che tutta questa vicenda costellata di uccisioni, di barbare mutilazioni, di tracce inesistenti, sia condotta dalla fantasia del più perverso autore di testi gialli mai esistito. I fatti. Due dipendenti dell' Enel di Firenze, Bombaci e Orlandi, passeggiano per piazza Dalmazia. Ad un tratto notano, abbandonato sul marciapiede, un giornaletto pornografico. Ad attirare l'attenzione non è la ragazza svestita sulla copertina, quanto il titolo e il sottotitolo: «L'assassino del bisturi — Chi è il prende particolari macabri misterioso mostro che uccide con il bisturi e asporta li pube alle ragazze?». // ofornaìerio della serie «Attualità gialla», collana «Crimen», risulta essere stampato a Milano come periodico mensile della Edifumetto (direttore responsabile R. Barbieri), costa 600 lire ed è il numero 3, anno II, del 1982. Per una sconcertante coincidenza i due dipendenti dell' Enel erano colleghi di lavoro di Giovanni Foggi, il giovane trucidato dal mostro nelle campagne di Scandicci con la sua fidanzata, Carmela De Nuccio, il 6 giugno 1981 (terza coppia uccisa). Orlandi e Bombaci, con un moto di orrore, sfogliano la pubblicazione e, resisi conto del contenuto, decidono di consegnarla alla redazione del quotidiano fiorentino «La Città» che pubblica un servizio. Il pornofumetto è una precisa ricostruzione degli omicidi con l'aggiunta di qualche ri che l'assassino ha attuato piccante disegno sulle coppiette in amore. I luoghi sono gli stessi, cambiano soltanto i nomi del protagonisti. Giovanni e Carmela (perché proprio dal loro omicidio comincia il testo de «L'assassino del bisturi»; sono Sandro e Francesca, cosi come con precisione è riportata la storia del guardone Enzo Spalletti (nel fumetto Angelo Farini) arrestato con l'accusa di essere V autore del delitto e scarcerato all'indomani del quarto omicidio del mostro, quello avvenuto il 22 ottobre dell'81, quando furono uccisi Stefano Baldi e Susanna Cambi. Il macabro disegnatore raffigura il inostro come un uomo col volto coperto da passamontagna che impugna una pistola a tamburo (in realtà quella usata è una «Beretta» 22 a canna corta) e un bisturi. La maggior parte delle pagine sono dedicate alla descrizione delle mutilazioni che il jnostro opera sulle sue solo molti mesi dopo vittime e qui entra in scena un'altra coincidenza da incubo. Il soggettista (ricordiamo che la pubblicazione è dell'82) fa compiere al mostro qualche atto di più di quelli compiuti fino ad allora nella realtà. Oltre all'orrendo rituale del taglio del pube, nel fumetto il maniaco assassino asporta alla ragazza anche i seni e si accanisce contro il corpo dell'uomo: due fatti accaduti realmente solo due anni dopo, lo scorso 29 luglio quando a Vicchio sono stati massacrati proprio in quel terribile modo Pia Rontini e Claudio Stefanacci. Che il mostro abbia magari accettato come ispirazione quei particolari che il soggettista di «Attualità gialla» gli ha inconsapevolmente suggerito? E' un'ipotesi che sconfina nel fantascientifico, ma in questa sconvolgente vicenda non è più lecito escludere niente. Francesco Mancini

Luoghi citati: Firenze, Milano, Scandicci, Vicchio