Musica da camera profumo di Vienna

Musica da camera profumo di Vienna Brahms e Beethoven con l'Ottetto Musica da camera profumo di Vienna TORINO — Riascoltare V Ottetto di Vienna, oggi completa7nente rinnovato rispetto a quello d'un tempo, 7na pur sempre composto di strumentisti appartenenti alla Filarmonica, è sempre viotivo di gioia. ■ Rendia7/io grazie, quindi, all'Unione Musicale che l'ha invitato l'altra sera all'Auditorium presentandolo ai propri abbonati in tin progra7nma assolutamente -viennese*: Brahms, Quintetto per clarinetto op. 115 e Beethoven, Settlmlno in mi bemolle viaggiore op. 20. Dei Wiener Philarmoniker le esecuzioni dell'Ottetto possiedono il profuino inconfondibile: il suono degli archi, cosi morbido e soffice, quel rimbalzare degli accordt ribattuti, come su di un cuscino d'aria, senza il ;nlnhno peso,.$l ascoltano solo a Vienna, le orchestre tedescìie, essendo, in genere, assai più dense e corpose. '■ Il modo in cui le voci di clarinetto, fagotto e corno si saldano a quelle degli archi, sfumando le une nelle altre, senea lasciar mai comparire i punti di sutura, indica in questi musicisti un affiatamento evidentemente maturato all'interno, di una tra le prime orchestre del mondo. Non tutti i buoni strwnenlisti, tuttavia, sanno fare la musica da'camera^ Ma i viennesi, comé'è noto, ce l'hanno nel sangue: e nessun dubbio al proposito lidmio lasciato l' altra sera le esecuzioni di Brah7ns e di Beethoven che il pubblico dell'Unione Musicale ha accolto con entusiasmo. TORINO — La Riki Haertelt ha portato all'AuditorlU7ii l'Orchestra Sinfonica Abruzzese, un valido organismo i77ipegnato in una fitta attività regionale, sotto la direzione di Jacques Bodmer. Il programma, saldamente imperniato sul periodo classico — Rossini. Mozart e Schubert — richiedeva doti di trasparenza, leggerezza e precisione che l'orchestra ha mostrato di coltivare con dedizione. A mano a mano che si è passati dalla Ouverture del Signor Bruschino al Concerto K 495 e al Rondò K 371 per corno e orchestra di Mozart, indi alla Terza Sinfonia di Schubert, l'esecuzione ha acquistato calore e interesse: 7iterito anche del solista Luciano Giuliani, docente di corno al Conservatorio di Roma, che ha eseguito Mozart con stile e vitalità. La Terza Sinfonia di Schubert era stata evidentemente studiata con cura e ha concluso la serata in bellezza: la vivacità del ritmi, ancora modellati sul Settecento ma investiti da una nuova energia, l'eloquenza delle frasi melodiche, la chiarezza dei vari rapporti formali hanno Ì7npcgnato a fondo gli esecutori. p. gal.

Luoghi citati: Roma, Torino, Vienna