Ecco Shakespeare la perla di Raitre

Ecco Shakespeare la perla di Raitre Stasera Antonio e Cleopatra, regia di Miller Ecco Shakespeare la perla di Raitre Dal cosiddetto plano di ristrutturazione uscito da viale Mazzini, Raitre dovrebbe — in nome del risparmio — venire penalizzata In modo pesante: un risparmio di per sé lodevole ma che colpirebbe duramente — abolizione di quasi tutti i programmi non giornalistici — una sola rete, quella che, soprattutto per giochi politici, non è mai stata né «spinta» né sostenuta. Dal canto suo Raitre insiste nello sforzo per dimostrare di essere culturalmente viva e competitiva. Per la verità in questa fase iniziale di stagione sono diverse le trasmissioni rilevanti: di sabato Scarpe da ten¬ nis, una serie di film-documentari sui giovani d'oggi (notevole il film di sabato scorso, di Luigi Faccini: 1 sogni idealizzati di neo-laureati del Sud); e ora al lunedi la bella rassegna Immagini della storia; e di mercoledì, sino a ieri l'altro, la coinvolgente rubrica Fatti di. famiglia a cura di Alberto' Slnlgaglla; prosegue di giovedì 11 ciclo cinematografico Lo specchio scuro, con pellicole rare; e tralasciando L'orecchlocchlo quotidiano e pomeridiano, unico programma di «video» di tutta la Rai — eccoci a stasera, all'appuntamento del venerdì con Shakespeare in edizione BBC. Stasera «è la volta di una grande tragedia, Antonio e Cleopatra di Jonathan Mil- ' ler: nel cast Jane Lapotaire come Cleopatra, Colin Blakely che è Antonio, e Ian Charleson (attore emergente, lanciato dal film Momenti di gloria) che Impersona Cesare Ottaviano. Ho detto grande tragedia non solo e non tanto per la forza drammatica e l'altezza delia poesia ma proprio per 11 respiro ampio, Immenso che la pervade da principio, alla fine: è vero che in primo plano c'è l'amore tra la regina d'Egitto e Marc'Antonlo (un amore tenero e sensuale e insieme ombroso, tormentato, maledetto, vischioso per entrambi, e presago di rovina e di morte), ma dietro i due amanti si allarga un orizzonte sconfinato, la lotta di potere per la conquista del mondo, dove domina con il suo freddo raziocinio il giovane Ottaviano, insensibile alle passioni, maestro di calcolo. Il regista Miller non si è dlscostato dalla linea non fastosa, non aggressiva e stravolgente, ma discreta ed equilibrata di «lettura televisiva» cui si è sempre Ispirato 11 ciclo, attento soprattutto a mettere in evidenza 11 testo: : nessun mattatore, e recitazione sobria, Intensa ma discorsiva, per togliere l'enfasi; obbiettivo che «penetra» gli attori, per concentrarsi sul testo; scenografie appena accennate, per non disturbare personaggi e azioni (tra l'altro, che bella economia, da prendere come esemplo). Jane Lapotaire è una singolare Cleopatra che pare una regina inglese sullo stampo di Elisabetta I; un antlerolco e quasi borghese Antonio sopraffatto da eventi più grandi di lui è Blakely, mentre tagliente come una gelida lama di rasoio è Ian Charleson. C'è sempre la simultanea dell'originale su Radlotre, ma anche la splendida traduzione italiana — resa da un doppiaggio veramente encomiabile — è da godere per «modernità» e immediatezza: porta la firma di Salvatore Quasimodo. Ugo Buzzolan Colin Blakely e Jane Lapotaire sono Antonio e Cleopatra

Luoghi citati: Egitto