Terminali e «robot» alla mostra del Bias

Terminali e «robot» alla mostra del Bias Le ricerche degli atenei italiani Terminali e «robot» alla mostra del Bias MILANO — Dalla collaborazione di alcuni tra gli istituti universitari più importanti d'Italia sono nati due progetti esposti in questi giorni nel quartiere fieristico In occasione del BIAS, mostra internazionale dell'automazione, della strumentazione e della microelettronica. Il «progetto Cadme» è seguito dal dipartimento di meccanica del Politecnico di Milano, da quello di Matematica dell' Università di Genova, dall'Istituto di Cibernetica dell'Università statale di Milano e dall' Università di Calabria. Responsabili i professori Cugini e Valle sotto la direzione del prof. Meo dell'università di Genova,tutti coadiuvati da ricercatori che fruiscono di borse pagate da Aermacchi, Agusta, Alfa Romeo, Fiat, Consorzio di elaborazione della Regione Lombardia (Cidea), Centro ricerche Fiat, Olivetti, Italcable. In sintesi si tratta di un apparato di terminali disegnatori adatti alla progettazione che non si limitano a disegnare il progetto finito, ma con i quali 11 tecnico può dialogare modificando di volta in volta a seconda delle risposte che ottiene. Il sistema Cadme ha la possibilità di progettazioni anche in tre dimensioni. Il «Modiac» è curato dal prof. Menga del dipartimento di automatica e informatica dell'ateneo di Torino che collabora con le università di Genova, Bologna, Milano, Catania, Padova, Firenze, Brescia e Pisa. SI tratta di un sistema di controllo che, applicato al Robot Smart della Comau è già stato commercializzato dalla Ansaldo che ha rifornito l'Enel. In alcune centraline 11 robot esegue, su ordine delle centrali, lavori che si potrebbero anche definire manuali. Il robot, che esce dal «progetto Modiac» è 11 primo tutto italiano, ad eccezione del Chip che ancora provengono dalla Silicon Valley.

Persone citate: Cugini, Menga, Olivetti