Gibilterra, un premio per la Spagna europea di Renato Proni

Gibilterra, un premio per la Spagna europea OSSERVATORIO Gibilterra, un premio per la Spagna europea Non c'è statista inglese, da Winston Churchill in poi, che non sia stato fotografato a Gibilterra in compagnia di una scimmia. La leggenda vuole infatti che questo ultimo lembo dell'impero britannico nel Mediterraneo rimarrà sotto il dominio della «Union Jack» fino a che ci saranno scimmie sulla Rocca. Ebbene, sembra che le scimmie abbiano i giorni contati, in seguito all'accordo per la normalizzazione dei rapporti tra Gibilterra e la Spagna e per la ripresa dei negoziati sulla sovranità della Rocca firmato dal ministro degli Esteri inglese sir Gcoffrcy Howc e da quello spagnolo Fernando Moran Lopez, u Bruxelles martedì scorso. <Ah, se anche noi facessimo parie della Nato...», sospira, in una vignetta umoristica pubblicata da un giornale di Londra, un uomo politico argentino che ancora aspira a riannettere al suo Paese le isole Falkland. A parte la considerazione cruciale che la Spagna intende reintegrare Gibilterra nel territorio nazionale «con mezzi pacifici» mentre il generale Gallico ci provò, senza riuscirci, con la forza militare, 6 senz'altro vero che il processo di integrazione in corso della Spagna nella Nato e nella Ccc c stato determinante per raggiungere questa storica intesa su Gibilterra, un territorio di quasi sci chilometri quadrati con trentamila abitanti, che fu occupato dai britannici nel 1704 e che divenne ufficialmente colonia della Corona nel 1713 con il trattato di Utrecht. L'accordo anglo-spagnolo riconosce eguali diritti reciproci ai cittadini di Gibilterra che vivono in Spagna e a quelli spagnoli residenti sulla Rocca. Questa normalizzazione dei rapporti tra Gibilterra e la Spagna — dopo il «blocco» franchista del 1969 — sarebbe stata necessariamente implicita con I' adesione di Madrid alla Comunità economica europea il primo gennaio 1986 ma avverrà già sin dal prossimo 15 febbraio anziché dopo un periodo di transizione di sette anni. Il vero significato politico dell'accordo Moran-llowe emerge comunque da questa frase: {Ambedue le parli accettano che le questioni delia sovranità saranno discusse». Non si prevede, con questo, che la signora Margaret Thatchcr intenda cedere a Madrid la sovranità di Gibilterra mentre lei sarà primo ministro. Infatti, il comunicato afferma anche: < Il governo britannico onorerà il suo impegno di rispettare i desideri del popolo di Gibilterra come espressi nella Costituzione del 1969». E il popolo di Gibilterra, nel '69, scelse di restare con la Gran Bretagna e anche adesso ha accolto con scarso entusiasmo l'accordo di Bruxelles. Ogni politico, come ogni persona di buonsenso, si rende ben conto in ogni modo che ci potrà essere soltanto un esito ai negoziati sulla sovranità di Gibilterra, quale che sia la loro durata. Ha detto Moran: «Nessun ministro degli Esteri spagnolo può essere ambiguo. Per noi, la soluzione del problema di Gibilterra resta la sua reintegrazione nella Spagna». E", dunque, soltanto questione di tempo? Essenzialmente sì ma anche di attuare un'integrazione sempre più stretta della Spagna nella Cec e nella Nato. Non a caso, i giornali spagnoli sono concordi Dell'affermare clic Londra ha concesso a Madrid <un trionfo diplomatico') su Gibilterra perché il premier Eclipc Cionzalcz si c impegnato a mantenere la Spagna nella Nato, anche se non integrerà le sue forze nella struttura militare alleata. L'accordo di Bruxelles permette intanto al governo di Madrid di vantare un importante successo politico prima ancora della sua adesione alla Cee c a quello di Londra di sostenere di avere fatto qualcosa di concreto per la causa dell'unità europea. Per le scimmie, ci saranno gli zoo. Renato Proni co. , Àlgesiras

Persone citate: Fernando Moran Lopez, Gallico, Margaret Thatchcr, Winston Churchill