Gli azzurri vincono in Albania avvio incerto, grande finale

Gli azzurri vincono in Albania avvio incerto, grande tinaie BASKET In una partita di qualificazione ai mondiali Gli azzurri vincono in Albania avvio incerto, grande tinaie In difficoltà all'inizio, la squadra di Gamba si è imposta con un vantaggio di 22 punti (79-57) DAL NOSTRO INVIATO DURAZZO — C'è stato un momento, verso vieta del primo tempo, in cui la sessantina di italiani (giocatori compresi) presenti nel piccolo palasport del Lokomotiv hanno quasi temuto che l'Albania potesse battere i cestisti azzurri. In campo i cinque nanerottoli albanesi slavano piroettando come trottole fra le gambe dei nostri giganti, che davano l'impressione netta di non capirci più un bel niente. Subito in svantaggio per 0-7 dopo due minuti d'approccio, le 'Calzette rosse' dirette da Fehti Borova, anziano tecnico della Dinamo Tirana, avevano rimontato in fretta e, al 13', avevano addirittura messo a segno il sorpasso (26-18), fra l'entusiasmo vigoroso del loro pubblico. t duemila stipati sulle poltroncine arancioni (impianto piccolo ma accogliente, contrariamente a certe voci messe in giro alla vigilia) st erano scatenati in un tifo infernale per frastuono ed effetto globale, anche se correttissimo. E sul parquet l'ingegner Ilir Trebicka, un brunetto trentenne sul metro e ottantacinque, trascinava i suoi quattro compagni in una danza altrettanto infernale, anche se non del tutto identificabile col nome di basket. I cinque ragazzi d'Albania .ballavano' come forsennati la loro zonetta 2-1-2, correvano come schegge, saltavano come ossessi e soprattutto, in una impressionante confusione tattica, sparavano come mitragliatrici raffiche da ogni posizione. I nostri ne erano assolutamente disorientati: Vecchlato (2,08) e Magnifico (2,09) parevano due Oulliver circondati dai lillipuziani, prendevano un sacco di botte in attacco e, in difesa, si vedevano schizzare da tutte le parti avversari molto più piccoli, agili e rapidi. Vecchlato se la cavava col mestiere. Magnifico invece buscava un canestro dopo l'altro da tale Caci, il più alto degli albanesi.ma una buona dottrina di centimetri più bas- so del pugliese della Sc<u<"lm ni. Il reparto esterni non funzionava tanto meglio, perette Brunamonti aggrediva a vuoto il bravissimo e velocissimo Trebicka, l'unico vero giocatore d'Albania, tiratore completo, buon passatore, palleggiatore, contropiedlsta; perché Riva si faceva a stento perdonare con i canestri da tre punti troppi errori di passaggio; e perché anche Sacchetti buttava al vento palloni cercando invano di servire i lunghi accerchiati sotto canestro. Per fortuna, nel bailamme generale, Sandro Gamba ha però trovato la lucidità e il coraggio per azzeccare le giuste contromosse. Prima fuori Sacchetti e dentro un Solfrlni meno sofisticato ma decisamente più pericoloso come tiratore contro la zona, poi fuori un lunghissimo (Magnifico), per un lungo veloce, Beppe Bosa, poi ancora dentro Cordella in regia e tre minuti di schiarita d'idee in panca per Brunamonti. La vera svolta del match è venuta proprio da Bosa: il ventenne debuttante del Jolly ha azzerato immediatamente l'apporto offensivo di Caci, isolando Trebicka (gli altri lillipuziani erano puri gregari) e consentendo alla difesa azzurra di ritrovare un minimo di coordinazione. Il resto l'ha fatto la natura: da una parte i nostri, passato lo scompiglio, hanno saputo via via adeguarsi allo strano non-basket degli albanesi, hanno ritrovato il contropiede e messo insieme una buona percentuale di tiro (63%); dall'altra gli avversari, raggiunti e superati prima del riposo, hanno ceduto via via, nella ripresa, alla fatica del loro gran correre e anche allo sconforto, quando ancora Solfrini, Bosa, anche un discreto Costa, poi finalmente Sacchetti e Riva e perfino Magnifico li hanno mandati sotto dt dieci (32-42 al 23'), poi 15 (38-53 al 29') e alla fine 22 punti. Nonostante lo sbandamento iniziale, in sostanza, il blitz azzurro sulle spiagge d'Albania si è concluso con un bilancio piuttosto soddisfacente. Oltre ad altri due punti nella classifica del girone di qualificazione ai mondiali '86, Gamba si ritrova da ieri sera un giocatore da Nazionale in più (Bosa, mentre Cordella e Sbaragli hanno avuto meno spazio e risultati meno brillanti) e con un recupero importante, Solfrini, Gianni Mcnlchelll Romeo Sacchetti, uno dei protagonisti del successo di Durazzo

Luoghi citati: Albania, Bosa, Durazzo, Tirana