Solo sconti alla banda che voleva rifondare PI

Solo sconti alla banda che voleva rifondare PI i è concluso il processo d'appello alle Vallette Solo sconti alla banda che voleva rifondare PI Si è concluso alle Vallette il processo celebrato dalla prima corte d'assise d'appello (pres. Ricca Barberls. sostituto procuratore generale Rischili) contro 36 appartenenti alla seconda generazione di PI, la banda che cercò di rilanciare l'organizzazione eversiva a Torino, dopo i rovesci subiti nella primaveraestate '80, in seguito alle confessioni di Roberto Sandalo e di altri pentiti. Tra i reati contestati, l'associazione sovversiva o la partecipazione a banda armata e tre rapine (alla Banca Toscana di Marina di Pietrasanta il 22 agosto '80, all'agenzia del Monte dei Paschi di Terni, il 27 ottobre ' 80, e alla Cassa di Risparmio di Perugia, il 24 novembre ' 80). Pochi mesi dopo anche questo gruppo fu individuato e catturato. L'avv. Perla, che difendeva 21 imputati, ha preso per ultimo la parola, chiedendo la concessione delle attenuanti generiche. Ha sostenuto: 'Occorre prendere atto della dissociazione dalla lotta armata che molti degli appartenenti a Prima linea hanno fatto pubblicamente». La corte ha accolto la richiesta, applicando però sconti di pena minimi, urta manciata di mesi: ben poca cosa per chi ha ancora da scontare decine di anni di reclusione. , Le generiche sono state concesse a 27 imputati; confermate nove condanne inflitte in primo grado. La pena più alta, 12 anni di carcere, è stata inflitta all'unica latitante del processo, Anna Soldati, sorella di Giorgio, stran¬ golato nel carcere di Cuneo dagli stessi amici, che lo credevano un traditore. Roberto Rosso, uno dei capi di PI, è stato condannato a undici anni e mezzo di reclusione; undici anni a Daniele Gatto; a dieci Ciro Longo, Walter Pianelli, Marco Fagiano. Marina Premoli, Liviana^ JosL Paolo Zambianchl. Federico'Xl'ffòri',' Gianfranco Fornonl e Giulia Borelli, che si è sposata in carcere (è diventata madre di due gemelli) ed è già condannata all'ergastolo. A Susanna Ronconi è stato concesso il beneficio della continuazione con una precedente sentenza per banda armata e per questo reato sconterà in tutto 17 anni di carcere (è però già stata condannata all'ergastolo per i delitti commessi a Torino da Prima linea). Anche a Fabrizio Gial, l'ex comandante Ivan, è stato concesso lo stesso beneficio e sconterà t àrìrit pTRTtT'éattfW banda armata. Sospensione condizionale della pena per Antonino Corona e Massimo Ferro, insufficienza di prove per Maria' Luisa Serra.

Luoghi citati: Cuneo, Perugia, Pietrasanta, Torino