Via Po riapre alle auto di Gianni Bisio

Via Po riapre alle auto Finita l'emergenza per il crollo al Palazzo degli Stemmi Via Po riapre alle auto Da lunedì prossimo circolazione nei due sensi - Necessari altri giorni d'attesa, invece, per i tram - In sei mesi, 40 mila ore di lavoro e una spesa complessiva di oltre tre miliardi e mezzo per salvare la facciata monumentale e i resti dell'edificio • Un tetto a falde proteggerà i muri Quarantamila ore di lavoro, 3649 milioni di spesa, 40 sedute In cantiere della commissione di periti del tribunale e del Comune: la fase d' emergenza per 11 Palazzo degli Stemmi, e per via Po, è virtualmente terminata. Lunedi, dopo 6 mesi di parziale chiusura, sarà ripristinata la circolazione delle auto nel due sensi. Per il passaggio dei tram, invece, sarà necessario attendere ancora qualche giorno: 1 periti vogliono che siano completati ulteriori lavori di consolidamento della facciata In relazione alle vibrazioni prodotte dal passaggio delle vetture tranviarie, pesanti tra le 16 e le 23 tonnellate. Il Consorzio trasporti, dal canto suo, sta già ripristinando le linee elettriche, preludio alla ripresa del servizio che potrebbe avvenire dalla prossima settimana. Muterà il sistema di parcheggio: da lunedi, In via Po, non sarà più consentita la sosta a pettine (come è stato possibile In questo periodo di emergenza sul lato Nord): si potrà parcheggiare soltanto In linea con il marciapiede, salvo che per 11 tratto lungo il Palazzo degli Stemmi, dove la sosta, per compensare 11 restringimento della corsia, è vietata. L'assessore Chiezzi elenca i lavori eseguiti dopo il crollo, sottolineando che dei 3649 milioni spesi complessivamente fino a oggi, 2300 sono utili alla fase di ristruttura¬ zione. In altre parole, ciò si-gniflca che si è lavorato pertener su il palazzo, a tutela della incolumità dei passanti, ma anche per conservarlo In vista della sua utilizzazione: •Sarà presentata una delibera di incarico ai periti del Comune per il progetto di ricostruzione cìie prevedrà le de-1 sanazioni già concordate con l'Università-. Come sono stati spesi 1 3649 milioni? Le autogrù, per esempio, sono costate 236 milioni. Ne sono state impiegate 10 delle ditte Calabrese e Idrotermic con portata tra le 18 e le 85 tonnellate. Per 1 puntellamene, ese¬ guiti dalla ditta Pederzoli, sono stati usati 140 chilometri di tubi e 70 mila giunti: è stata imbragata tutta la facciata monumentale per evitare il ribaltamento e sono stati cuciti i due corpi del fabbricato verso le vie Rossini e Monte bello. Tutto questo ha richiesto 20 mila ore di lavoro e una spesa di 867 milioni e mezzo. li consolidamento del muri, che la ditta Resldart sta completando, Interessa tutto il palazzo. Ha richiesto iniezioni di sigillante e applicazioni di reti elettrosaldate spruzzate con malta. À ultimazione del lavori la spesa sarà di un miliardo 634 milioni. La rimozione delle macerie, fatta per ragioni di sicurezza e per consentire gli accertamenti delle commissioni d'inchiesta, e il distacco degli elementi lesionati (eseguito con la lancia termica dalla Idrotermic) ha richiesto una spesa di 389 milioni e mezzo. L'impresa Navone, infine, cui era stata affidata la ristrutturazione dell'edificio crollato, ha eseguito opere varie In cantiere per 94 milioni e mezzo. Ora deve coprire le strutture superstiti con un tetto a falde (428 milioni) che dovrebbe allontanare i rischi derivanti delle piogge invernali e primaverili. Insomma, 11 crollo di via Po passa In archivio, ora bisogna ricostruire per evitare che il buco del Palazzo degli Stemmi diventi parte Integrante dell'arredo urbano di via Po. Gianni Bisio vhihiiiii «T^FBftlW si slatino ultimando i lavori per la riapertura di via Po

Persone citate: Calabrese, Chiezzi, Navone, Pederzoli, Rossini