Sindacato più diviso sulla riforma salario

Sindacato più diviso sulla riforma salario La relazione di Lama alla Cgil inasprisce lo scontro Sindacato più diviso sulla riforma salario ROMA — E' diventato ormai un dialogo tra sordi. Lama, aprendo Ieri ad Aricela 1 lavori del consiglio generale Cgil, ha giudicato sempre meno probabile, nelle condizioni attuali, l'avvio di una trattativa con la Confindustria sulla riforma del salarlo, che comunque dovrebbe avere come oggetto 11 reintegro del quattro punti tagliati di contingenza e come condizioni di partenza il pagamento del decimali, la ripresa della contrattazione articolata, la riforma fiscale. Anche Camiti ha praticamente escluso. In una sua dichiarazione, la possibilità di un negoziato, anche se per motivi notevolmente diversi da quelli Indicati dal leader della Cgil. Benvenuto Invece getta acqua sul fuoco, affermando che «se nessuno trattativa potrà concludersi con il recupero del quattro punti di contingenza, non è possibile che questo problema divenga un alibi per non fare il negoziato'. Ed ancora, in netto dissenso con Lama e Camiti, il presidente della Confindustrla, Lucchini, ha ribadito la convinzione che «fa via del confronto diretto è quella che più gioverebbe all'intero Paese e alle stesse parti sociali-, tanto più che — a suo avviso — la decisione relativa al non pagamento del punto formatosi con l'accumulo del decl- mali «non è in contraddizione con questa convinzione di fondo-. Ognuno continua a marciare per la sua strada, allontanando sempre più la possibilità di un chiarimento. Lama è stato durissimo, sorprendendo quanti avevano ritenuto di intravedere qualche ammorbidimento nello •staff- comunista al vertice unitario svoltosi lunedi. -Esistono differenze rìlei'anti tra le all'erse posizioni anche all'interno delle tre confederazioni — ha sottolineato 11 segretario generale — e non è facile prevedere oggi, se e quando esse potranno essere superate. Certo, non potranno esserlo se si pretende (la frecciata è diretta contro Camiti, che ha chiesto una preliminare rinuncia al recupero dei quattro punti tagliati) prima ancora di iniziare un confronto di merito, di fare accettare agli altri, su questo o quel punto, la propria posizione-. In ogni caso, la riforma fiscale -è una premessa prioritaria ad una riforma della struttura del salarlo-. Dopo un attacco violento alla Conflndustrla. Lama se l'è presa con 11 governo, col¬ pevole di non essere intervenuto efficacemente per 11 fisco, 1 prezzi, 11 contenimento delle tariffe e dell'equo canone, 11 freno della spesa pubblica ecc. Riferendosi alla scala mobile, ha comunicato che da un'ampia consultazione effettuata tra 1 lavoratori è emerso un orientamento prevalente a favore del mantenimento del valore del punto uguale per tutti. Solo un vago accenno alla sua decisione di lasciare la carica di segretario generale al prossimo congresso:' -Sarà, l'occasione — ha detto — nella quale lo stesso rinnovamento dei gruppi dirigenti dovrà segnare una tappa importante-. Il dibattito, che si concluderà domani, è. stato subito molto acceso. Esponenti della componente socialista' hanno criticato aspramente la relazione del segretario generale, soprattutto per la parte riguardante 11 governo. -E'stata una doccia fredda- ha commentato la segretaria della Camera del lavoro di Treviso, Bonglorno. «Sortì difficile — ha osservato 11 segretario generale aggiunto dei tessili, Celata — fare un documento conclusivo unitario del consiglio generale-. Eplfani del poligrafici: -Non si può abbandonare la politica dei redditi, quando questa comincia a dare i suoi frutti-, Gian Carlo Fossi Ronm. Il segretario della Cgil, Luciano Lama

Persone citate: Celata, Gian Carlo Fossi, Lama, Lucchini, Luciano Lama

Luoghi citati: Roma, Treviso