Craxi e Andreotti sono a Algeri Pagheremo il gas con più export di Tito Sansa

Craxi e Andreottì sono a Algeri Pagheremo il gas con più export Il presidente del Consiglio: carteggio con Reagan sulla pace Craxi e Andreottì sono a Algeri Pagheremo il gas con più export Accolta la proposta italiana di forniture (cantierìstica ed aeronautica) - In declino i rapporti preferenziali con Francia e Spagna, l'Algeria punta molto sul nostro semestre di presidenza Cee DAL NOSTRO INVIATO ALGERI — •// gasdotto che unisce l'Algeria all'Italia è simbolo dell'unione tra i nostri due Paesi' ha detto 11 presidente del Consiglio Bettino Craxi al primo ministro algerino Abdelhamid Brattimi, venuto ad accoglierlo all' aeroporto Boumedlenne al suo arrivo, insieme con il ministro degli Esteri Giulio Andreottì, per una visita ufficiale di due giorni. E sulla base di questa unione «ombelicale» a base di idrocarburi, i due politici hanno Iniziato subito 1 loro colloqui a Villa Moncada, centrandoli sui rapporti economico-commer¬ ciali anziché (come è consuetudine) dedicare la prima giornata a una panoramica internazionale. Un intermezzo di politica internazionale c'era stato invece nel breve volo fra Roma e Algeri. Il presidente del Consiglio aveva dato notizia di uno scambio di messaggi personali tra lui e Reagan per rilanciare il dialogo EstOvest sul controllo degli armamenti. I messaggi conterrebbero punti interessanti come la predisposizione americana a consultazioni interalleate circa 1 temi dei negoziati stessi, le connessioni tra le diverse problematiche e le sedi di discussione più adatte. Il momento scelto dai governanti algerini per invitare 1 responsabili della politica estera Italiana è stalo ben calcolato e non soltanto perché dal gennaio prossimo l'Italia assumerà la presidenza di turno semestrale nella Comunità europea, dalla quale diversi Paesi arabi si ripromettono una iniziativa di pace per 11 Medio Oriente. Vi è anche il fatto (messo in evidenza da ambienti diplomatici di Algeri alla vigilia della visita) che la Repubblica nordafricana è attivamente impegnata a .diversificare le sue preferenze' verso i Paesi dell'Europa occidentale. Nel confronti della Francia e della Spagna,' finora partners privilegiati sia sul plano politico che su quello economico, sono sorti negli ultimi tempi malumori e diffidenze. Con Parigi perché il presidente francese Francois Mitterrand ha raggiunto intese sul Ciad con 11 re del Marocco Hassan e con il colonnello Ubico Gheddafi (Algeri avrebbe preferito una soluzione arabo-africana), con Madrid perché quel governo ha bloccato, giudicandole troppo costose, le importazioni di gas naturale. 11 primo cespite (con il 98 per cento) delle esportazioni dell'Algeria, e ha appoggiato il Marocco contro l'indipendenza del Sahara occidentale. In questa atmosfera, mentre Algeri minaccia addirittura di espellere tutte le imprese spagnole e di ridimensionare quelle francesi sul suo territorio, si è aperto una specie di vuoto, e l'invito ai politici italiani rivela un interesse speciale degli algerini. Colmarlo significa intensificare le relazioni politiche ed economiche con Roma. Nelle due capitali è stato messo in evidenza che l'accordo «esemplare» per il gas algerino stipulato con l'Eni (siamo 1 primi clienti di Idrocarburi di questo Paese), l'aumento delle commesse e della nostra manodopera specializzata (passata in pochi anni da 800 a 12 mila unità), costituiscono una base eccellente per una Intensificazione della collaborazione bilaterale alla quale l'accordo per 11 gasdotto stipulato l'anno scorso ha spalancato le porle. Lo comprovano nuovi contraili della Snam Progetti (per 11 gas), del Nuovo Pignone (per stazioni di pompaggio), della Fiat (per la fornitura di 850 veicoli Industriali) e decine di contratti minori. Parecchie cose bollono in pentola, è stato detto ai giornalisti. Nuove prospettive si aprono, per esemplo, nel settore degli armamenti, per i quali l'Algeria dipende per il 90 per cento dall'Unione Sovietica. L'Italia ha offerto forniture nel settori della cantieristica e dell'aeronautica anche per ridurre lo squilibrio della bilancia commerciale fra 1 due Paesi. Brahiml ha immediatamente accettato. Esiste tuttavia un problema Italo-algerino, quello dello squilibrio tra importazioni ed esportazioni. Nel primi mesi di quest'anno il disavanzo della bilancia commerciale per 11 nostro Paese è stato di 1165 miliardi di lire, malgrado un massiccio aumento delle esportazioni italiane di impianti, macchinari e generi alimentari. Probabilmente questo disavanzo è destinato ad aumentare man mano che aumenteranno le forniture di gas algerino all'Italia (dal 5 miliardi di metri cubi di quest'anno al 12 miliardi previsti per 11 1986). Ai politici dunque 11 compito di preparare il terreno per nuovi accordi, Tito Sansa

Persone citate: Abdelhamid, Algeri, Bettino Craxi, Craxi, Francois Mitterrand, Giulio Andreottì, Marocco Hassan, Moncada, Reagan, Ubico Gheddafi