Al Genoa la crisi è regola Burgnich ha poche colpe di Giorgio Bidone

Al Genoa la crisi è regola Burgnich ha poche colpe Il presidente Fossati ha confermato la fiducia al tecnico Al Genoa la crisi è regola Burgnich ha poche colpe GENOVA — «Nel Genoa — dicono i tifosi rossoblu di vecchia data, gente che le coronarie le lia sempre avute sotto pressione per le molle disavventure del grifone, un tempo glorioso ma ora decaduto — non c'è mai un limite al peggio. Quando credi di aver toccato il fondo, finisci per ritrovarti ancora più in basso. E anche questa volta ci risia ino.. Puntualmente, come molti prevedevano alla vigilia, nonostante le dichiarazioni ottimistiche degli addetti ai lavori, è arrivala la sconfitta di Lecce, che ha fatto, ancora una volta, precipitare il club calcistico più anziano d'Italia nelle polemiche. I consiglieri che il presidente Fossati ha voluto con sé alla guida della società hanno rinnovato al presidente la richiesta di esonerare Burgnich (e i beni Informati sostengono che essi hanno già pronta l'alternativa: promuovere Peroni, attuale responsabile, delle «giovanili» ad allenatore della prima squadra, con la supervisione tecnica di Arturo Silvestri, già trainer del Genoa una decina di anni fa, poi ri- tiratosi dalle scene), ma Fossati ha risposto picche: il presidente è uno clic gli allenatóri non li esonera, per principio e per risparmiare un doppio stipendio, per cui ha riconfermato la sua piena fiducia al tecnico in carica. Fossati, invece, ha rivolto i suoi strali contro i giocatori, che da alcune parti vengono, più o meno velatamente, accusati di «boicottare» Burgnich, di cui non gradirebbero (almeno una parte di loro) i sistemi di lavoro, molto impegnativi e continui, oltre che seri. .7 giocatori — dice Fossati — mi hanno deluso. Non è Burgnich che corre pericoli, ma qualche altro e mi riferisco ai giocatori. In campo ci vanno loro, non i dirigenti o l'allenatore, ed a Lecce hanno fatto una pessima figura. Insomma, i giocatori devono darsi una regolata». I rossoblu, lunedi si sono ritrovati nello spogliatoio dello stadio e si sono parlati a lungo. Che cosa si siano detti, non si sa. Il presidente, per cercare di spiegare la brutta figura di Lecce, ha parlato di giocatori non tranquilli psicologicamente, di gente che va in campo timorosa di sbagliare, e quindi negativamente condizionata per cui finisce regolarmente per sbagliare. E, ancora. Fossati afferma che la contestazione dei tifosi (che peraltro è nei confronti dei dirigenti, e non nei confronti della squadra) impedisce di ottenere quel risultati che la potenzialità tecnica dovrebbe invece consentire. Ammesso che i giocatori siano in parte responsabili di questi risultati poco brillanti, c'è da osservare che ad aquistarli è stato proprio Fossati, clic li ha presentati come elementi di buon talento calcistico, e che da troppi anni a questa parte, cioè da quando Fossati è «padrone» del Genoa, le cose non hanno fatto altro che andare peggio; e sul piano societario, visto che il patrimonio tecnico è stalo sempre impoverito per esigenze di bilancio, ma il bilancio continua a segnare rosso per miliardi. Giorgio Bidone

Luoghi citati: Italia, Lecce