Le multinazionali sempre più forti sul mercato farmaceutico italiano

Le multinazionali sempre più forti sul mercato farmaceutico italiano Dopo la Pierrel la svedese Fermenta sta per acquistare la Prochim-Re Le multinazionali sempre più forti sul mercato farmaceutico italiano TORINO —11 mercato farmaceutico italiano sta per fare un altro passo verso il completo dominio delle multinazionali straniere: l'ultima cessione (ormai quasi fatta, è stata infatti firmata una lettera di intenti) è quella della Pierrel alla svedese Fermenta, ma secondo voci che circolano nell'ambiente la Fermenta stessa starebbe per acquistare anche la Prochim-Re, una società situata vicino a Milano. i Solo il 42% del mercato interno è coperto da vendite di società nazionali, il restante 58% è in mano a quelle straniere. Queste sono presenti con nomi come Boeringer, Ciba Geigy, Squibb, Glaxo, Sandoz, ICI, Midy, Lederle; quelle italiane, per di più, hanno un export molto limitato perché le vendite nel Paesi europei sono in mano alle società sopra citate. L'eccezione a questo panorama è la Farmitalia-Carlo Erba, forse l'unica ad agire come una multinazionale.. Gli industriali del settore affermano che il maggiore responsabile di questa situa zlone è il governo; in panico lare due sarebbero i punti dolenti; il prontuario e i prezzi. Questi ultimi, sempre secondo le società, sarebbero aggiornati costantemente in ritardo, incidendo pesantemente sui bilanci. Il prontuario (cioè l'elenco dei medicinali «passati» dalla mutua) raccoglie 1*80% del consumi: in altri termini, accusa l'industria, se un medi cinale non vi è inserito è come non fosse in commercio. Ed anche il prontuario è soggetto a ritardi nell'aggio:namento, mettendo fuori mercato quei prodotti che non sono ancora inclusi. Non solo, ma un prodotto non Inserito nel prontuario non è praticamente esportabile: i Paesi stranieri, infatti, raramente accettano di acquistare medicinali che non sono ufficialmente ammessi dalle mutue italiane. Ma allora, perché le società straniere acquistano quelle italiane? Perché le multinazionali possono permettersi economie di scala che non sono alla portata delle Imprese italiane, rispondono all'As¬ sociazione delle industrie farmaceutiche: il nostro mercato, per quanto limitato, è pur sempre una quota in più (in media un 10%) delle vendite di chi sbarca in Italia. C'é anche da considerare che con la rivalutazione del dollaro comprare aziende italiane costa meno e negli ultimi mesi è diventato un vero affare. Secondo la Farmlndustrla. il 1984 sarà un anno negativo per le vendite: I consumi sono scesi del 7-8% in termini reali, con prezzi che, afferma la Farmlndustrla, sono rimasti sos'.anzialmente fermi. Fin qui le spiegazioni degli industriali, ma c'è anche un' altra campana: secondo un alto dirigente della Farmitalia non è affatto vero che in Italia la ricerca farmaceutica è sviluppata a livelli competitivi. Nell'82 la spesa per la ricerca nel settore è stata, rispetto a quella italiana, doppia in Francia e Gran Bretagna, tripla in Germania, cin-' que volte in Giappone e ben dieci volte negli Usa. Ed è una spesa che viene distribuita a pioggia, sènza scelte di obiettivi prioritàri. Trattando 11 problema dell'' adeguamento del prezzi, Sergio Colombo, dei chimici Cisl, avverte che esso .non tocca solo il ministero della Sanità, ma anche quello del Tesoro, in quanto si tratta di spesa pubblica farmaceutica-. Il prontuario, inoltre; rischia di essere uno strumento che blocca l'ingressodinuovifarmaci sul mercato. Il fatto è, afferma una fonte sindacale, che gli Industriali tendono a farvi rientrare 11 massimo numero possibile di medicinali, il governo a bloccarne l'ingresso per motivi di spesa. La soluzione potrebbe venire da un «contratto di scambio- con 11 governo: si potrebbero cioè depennare 1 medicinali superati, facendo entrare nel contempo quelli più avanzati. Ma qui sorge un nuovo problema: le divisioni tra gli industriali. C'è chi punta ad un Immediato adeguamento di prezzi e chi ad una modifica del prontuàrio; conili risultato di non ottenere né l'uno né l'altro. Paolo Giovane!!!

Persone citate: Carlo Erba, Paolo Giovane, Sandoz, Sergio Colombo

Luoghi citati: Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Milano, Torino, Usa