Riz, numero due della Svp spiega perché si è dimesso

Riz, numero due della Svp spiega perché si è dimesso Un'ombra sulla plebiscitaria elezione di Magnago Riz, numero due della Svp spiega perché si è dimesso DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BOLZANO — Il successo ottenuto da Magnago al recente congresso della SUdtlroler'volkspartel, ove è stato rieletto con il 91 per cento del voti riuscendo a tenere a bada ancora una volta i fautori dell'autodecisione, è stato offuscalo dalle dimissioni presentate sabato, subito dopo la conclusione dell'assise del partito, dall'onorevole Roland Riz, il inumerò due» del partito sudtirolese, il cui nome ricorre frequentemente fra i papabili alla successione di Magnago quando questi, fra tre anni, lascerà la carica. Riz, attuale presidente della commissione Giustizia alla Camera del deputati, ha affermato ieri che le sue dimissioni dalla carica di membro delle commissioni dei «Sei» e dei «Dodici- sono irrevocabili. «E' ridicolo parlare di insostituibilità — ha detto Riz — quando i cimiteri rigurgitano di trapassati che in vita erano stati definiti insostituibili. Non è certamente per la sconfitta patita sabato scorso che mi sono dimesso. Una sconfitta può ovviamente bruciare, ma non tanto da giustificare una decisione del genere. Si tratta di un atto di doverosa correttezza-. L'esponente politico sudtirolese ha poi aggiunto di non essere più il primo vicepresidente e pertanto sarà il suo successore, ovvero Durnwal-, der, assieme a Benedikter, ad accompagnare Magnago nel prossimo incontro romano con Craxl. «Non intendo però gettare la spugna — ha detto ancora Riz —. Conserverò le cariche di secondo vicepresidente e di portavoce del partito alla Camera e mi dedicherò più attivamente alla politica del partito a Bolsa no nell'interesse della popolazione sudtirolese. La sconfitta di Merano — ha concluso Riz — è stata in pratica solamente un piccolo segnale che ha fatto maturare una decisione che covava in me da lungo tempo. Vorrei ancora dire che net Sud TiroIo c'è senz'altro bisogno della mia attività che svolgerò senea pregiudizio insieme a quella di Roma-. Quali ripercussioni potranno avere le clamorose dimissioni dell'onorevole Riz per il momento ,è difficile valutare. Una cosa è comunque certa: la sua decisione, per il momento, ha spiazzato nettamente Magnago. Inoltre le dure parole espresse dallo stesso Riz sabato scorso, al dibattito di Merano, dove aveva definito la trasformazione in senso corporativo del partito un rischio di spaccatura, devono comunque far meditare. La levata di scudi del parlamentare sudtirolese mette a nudo tensioni e divisioni interne nel raggruppamento politico sudtirolese legate — e qui non esistono dubbi — al dopo-Magnago. Si è infatti già aperta la corsa all'occupazione della poltrona che 1' «Obmann» fra Jre anni metterà a disposizione. Sarà certamente una lotta al coltello che non lascia presagire nulla di buono, anche se proprio ieri la «Tiroler Tages Zeitung» di Innsbruck, riferendosi probabilmente alle dimissioni di Riz. scriveva che dopo Magnago nelle file della Svp esistono altri validi elementi per assumere il comando del partito. e> p,

Luoghi citati: Bolzano, Innsbruck, Magnago, Merano, Roma