Uomo moderato o «continuista»?

Uomo moderato o «continuista»? Uruguay: Sanguinetti, un leader che teme le riforme improvvise Uomo moderato o «continuista»? NOSTRO SERVIZIO MONTEVIDEO — Un centrista, dicono gli amici. -Il candidato degli americani e dell'Esercito-, affermano i suoi avversari. Julio Maria Sanguinetti è, per sua ammissione, un moderato. Artefice del negoziato con I militari, al ritorno della democrazia, senza scosse e senza tentazioni golpiste. egli ha ampiamente contribuito. E' dunque, quest'uomo, il candidato del militari o un -continuista- come lo definivano prima delle elezioni i militanti di sinistra del «Fronte Ampio"? Dal colpo di Stato del giugno 1973. che ha consacrato l'intervento del militari nel governo del Paese. Sanguinetti non ha mai negato 11 suo appoggio all'opposizione. Ministro nei governi «colorados» (di destra) di Pacheco Areco e Ivan Maria Bordaberry. ha rotto con quest'ultimo quando il Parlamento è stato sciolto e 1 militari sono passati dalla lotta alla guerriglia a una caccia crudele, barbara, contro 1 -comunisti-. Questo centrista vuole ora essere il presidente di tutti gli uruguayani. Ciò esclude, secondo le persone a lui vicine, qualsiasi tentazione di rivalsa nei confronti degli ufficiali implicati nelle repressioni. Ma anzitutto, Sanguinetti vuole essere un realista. Rifiuta le soluzioni demagogiche e le formule rigide. Durante il regime militare le forze di sicurezza hanno raddoppiato gli effettivi: vi è un soldato o un poliziotto ogni 43 abitanti. Sanguinetti è d'accordo sulla riduzione del numero, ma -progressivamente*. Il partito «Bianco» e 11 «Fronte Ampio» chiedono la nazionalizzazione o la statalizzazione delle banche: Sanguinetti si oppone, ritenendo che il controllo statale sia più efficace dell' appropriazione. A questo proposito egli ricorda il realismo del socialisti spagnoli e la politica costosa e dogmatica del socialisti francesi. E la riforma agraria chiesta dal «Blancos»? Sanguinetti risponde ricordando il caso peruviano e il disastro che le riforme provocano quando si vogliono sostituire 1 contadini con i burocrati. Analoga prudenza sull'amnistia: i «Coloradós» non vogliono che sia generale e illimitata, come chiedono gli altri partiti. Ma su questo punto si scontrano con l'opinione generale e contraddicono loro stessi quando auspicano la pacificazione nazionale. Si dice che il loro elettorato, piuttosto anziano, non accetterebbe di buon grado un colpo di spugna sui delitti attribuiti ai Tupamaros ancora in prigione, Nato nel 1936. Sanguinetti è stato ministro per la prima volta a 33 anni. Nel governo Bordaberry, è stato, all' Educazione nazionale, un ministro controverso, avendo fatto passare una legge repressiva contro gli studenti, della quale in seguito i militari si servirono per mettere la museruola alle università. Una decisione per la quale in seguito non volle mai fare 1' autocritica. Nel suo partito egli si colloca al centro: la destra è rappresentata da Pacheco Areco — l'altro candidato «bianco- alla presidenza —; la sinistra dal socialdemocratici della corrente «batllista Indipendente», che vuole ridare al partito l'Indirizzo socialisteggiante del grande presidente «Colorado» Batlle y Ordonez. che ai primi del secolo fu un precursore della legislazione sociale c. v. Copyright > Ia- Mondi'o e per l'Italia < la Stampa', gente è ricorsa al volantinag saggio politico: Sappiamo O ^ " ' • ^ *■ - ...... wi. h. .va*-..*—.wD , -- w - . ' ' I |

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