SONO 200 GLORIOSI RICORDI E RASSEGNAZIONE di Mario Ciriello

Gli ultimi ebrei di Berlino Est SONO 200: GLORIOSI RICORDI E RASSEGNAZIONE Gli ultimi ebrei di Berlino Est L'ex capitale tedesca nel '31 ne contava 170 mila: poi 165 mila fuggirono o finirono nei Lager nazisti - Ora nella piccola comunità della zona comunista manca anche il rabbino DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Una comunità si spegne. Lentamente, ma inevitabilmente. E' la minuscola comunità ebraica a Berlino Est, 200 persone, per lo più anziane. E' un atollo di sopravvissuti, soffocati dai ricordi, da immagini dolci e crudeli, gloriose e tormentose. Si, perché a Berlino la cultura ebraica, in tutti i sensi, conobbe ore splendide, creò una propria civiltà che tanto contribuì alla storia della Germania e dell'Europa. Ma il flagello nazista disperse tutto, uomini e cose. E, insieme con i morti, lasciò una città divisa. Nel 1931, gli ebrei berlinesi erano 170 mila. Nel 1945. qualche mese dopo la fine della guerra, erano 5 mila. Duemila erano sopravvissuti al campi di sterminio; altri duemila si erano salvati perché sposati ad «ariani»; mille circa erano rimasti nascosti, per anni, protetti sovente da modesti cittadini che aborrivano la ferocia del regime. Tutti gli altri. 165 mila, erano scomparsi dalla metropoli, Molti, i fortunati, erano riusciti a emigrare in tempo, gli altri, i più, erano periti nell'olocausto. Il geniale «spirito» di Berlino non sarebbe più stato il medesimo, perché di quello spirito gli ebrei erano fiamma vitale. Poi. Berlino si spaccò: e oggi, dei 2700 ebrei ancora nell'ex capitale. 2500 vivono ad Ovest del muro, 200 soltanto ad Est. La comunità di suno, il governo Honecker, anzi, assiste finanziariamente la comunità: ma è una comunità che non può rinnovarsi, perché perde le vecchie foglie senza crearne di nuove. Altri 200 ebrei praticanti, anch'essi anziani, vivono nel resto della Germania Orientale. «Non abbiamo neppure un rabbino-, narra Peter Kirchner, presidente della comunità. "Per celebrare l'anno nuovo, abbiamo dovuto chiamarne uno dall'America». Un vecchio dice: «Siamo ombre del passato, viviamo nel passato-. Un passato che ha il suo monumento supremo nel cimitero di Welssensee, dove riposano 115 mila ebrei berlinesi. Qui giaciond le vittime del terrore nazista, nonché gli Israeliti morti per la Germania durante la prima guerra mondiale: e le figure più illustri, più vivide della Berlino fin de siede o Anni 20, scrittori, giornalisti, artisti, filosofi, banchieri, industriali. Ne possono essere fieri gli ebrei quanto 1 tedeschi. Fra Welssensee e gli altri cimiteri a Berlino Est, 200 mila sono le tombe Israelite. Peter Kirchner riflette, mestamente: «E adesso siamo rimasti in 200 a piangere questi 200 mila-. Mario Ciriello Berlino occidentale non ha grossi problemi, sono i 200 a sentirsi abbandonati su un triste, doloroso «viale del tramonto». Non è colpa di nes-

Persone citate: Honecker, Peter Kirchner