I terribili Douglas di Masolino D'amico

I terrìbili Douglas L'AMICO DI WILDE E LA SUA FAMIGLIA I terrìbili Douglas Nella lunga c amata lettera scritta dal carcere di Rcading al giovane 1-ord Alfred Douglas detto Bosic e in seguito nota come De Profundis, Oscar Wildc rinfacciò all'amico di provenire da una dinastia «folli e malvagia». La casata era nata nel segno della violenza, col leggendario «Black» Douglas, che dopo aver partecipato a settanta battaglie era stato trucidato dai Mori mentre tentava di portare in Tcrrasanta il cuore del suo re. 1 discendi ~ti furono meno eroici, ma --r.ipre sanguinari. Il caso più notorio è quello di James, terzo marchese di Qucensbcrry, idiota dalla nascita che nel 1701 uccise uno sguàttero, lo arrostì allo spiedo e lo divorò. Uno zio alcolizzato di Bosic si era tagliato la gola; suo nonno e suo fratello maggiore erano stati trovati cadaveri, in epoche diverse, accanto al proprio fucile da caccia. Il primo aveva debiti di gioco; il secondo, il giovane visconte Drumlanrig, era in odore di scandalo per presunti rapporti omosessuali col primo ministro Lord Rosebcry, di cui era segretario particolare e dal quale era stato fatto nominare Pari d'Inghilterra. 1 titoli dei Qucensbcrry erano infatti scozzesi, e quando Drumlanrig potè sedere nella Camera dei Lord inglese senza sottoporsi al fastidio delle elezioni suo padre, che da tali elezioni era uscito sconfitto, si recò furibondo a Homburg dove Rosebcry stava prendendo le acque e lo aspettò davanti all'albergo per aggredirlo con una frusta da cani. Intervenne scongiurando il peggio il principe di Galles. Non fu certo questa l'unica intemperanza di John Sholto, nono marchese di Queensberry, figlio e padre dei due suicidi ricordati; anche se in un certo senso egli sarebbe passato alla storia come uomo d'ordine, autore delle cosiddette Qucensbcrry Rules, che ancora oggi disciplinano la nobile, arte del pugilato nel Regno Unito.' ' : Qucensbcrry non tollerava ostacoli al perseguimento delle sue passioni, che erano la caccia, i cavalli, la boxe, le donne, e l'aggressivo sfogo di certe convinzioni di libero pensatore. Il ben noto episodio di quando si recò con un fascio di ortaggi a disturbare la prima dell'importanza di esseri onesto (1895) aveva un precedente: già nel 1882 il marchese aveva infatti scaraventato vegetali contro Henry lrving e gli altri interpreti di una picce di Tcnnyson, dove un personaggio di agnostico faceva cattiva figura. Uà storia dell'amicizia d Oscar Wildc e di Lord Alfred Douglas è arcinota. Quando Wildc conobbe Bosic, aveva trentotto anni ed era vicino all'apice della sua fama letteraria e mondana. Biondo e bellissimo, Bosic ne aveva ventidue e studiava svogliatamente a Oxford, componendo poesie non banali, spesso a esaltazione dell'amore «greco». Wilde frequentò anche sua madre, che almeno inizialmente vide nella guida dell'esteta un'influenza positiva — l'intera famiglia era già da tempo in rotta con Quecnsbcrry, il quale fra l'altro si era mangiato quasi tutto il suo patrimonio. Oscar e Bosie fecero coppia fissa finché dopo svariate mi nacce il maschilista marchese non lasciò al club di Wilde un biglietto insultante per cui lo scrittore lo denunciò, salvo restar poi vittima del meccanismo che aveva messo in moto Quecnsbcrry avendo dimostra to la fondatezza delle sue ac nisc, l'esteta fu incriminato a sua volta, condannato a due anni di carcere duro e privato di mezzi di sussistenza. All' uscita di prigione riparò all' estero, dove visse ancora treanni, praticamente mantenuto dagli amici. In carcere, come si diceva, Wilde scrisse la lunga lettera Lord Alfred Douglas in cui ittribuiva la responsabilità bell'accaduto alla cieca smania del giovane di vendicarsi del padre; e in cui accusava Bosic anche di insensibilità nei propri confronti, rinfacciandogli I' egoismo, i carnicci, le continue richieste eli denaro. ■ Questa lettera ebbe una strana storia. Appena uscito Wilde incaricò il suo ex amante e futuro esecutore testamentario Robbie Ross di farla copiare e di inviare l'originale a Bosic. Ross obliceli, ma inviò una copia. Bosic lesse solo le prime righe, e non apprezzando il tono, caratteristicamente distrusse e dimenticò il tutto. Col tempo Wilde rifece pace con l'amico e mise su casa con lui, a Posillipo; poi a minestra riscaldata si raffredò definitivamente, e l'esteta terminò la sua parabola da solo. Della lettera non si parlò più fino a quando, morto Wiide, Ross non ne pubblicò ampi estratti purgati al punto che, recensendola per una rivista nel 1905, Bosic non si rese conto che la cosa lo riguardava. Ma in seguito, gli amici di Wilde essendosi ormai divisi in due fazioni, Ross mostrò 1' originale a Arthur Ransomc, un giovane scrittore che si cimentava nella prima biografia di Wildc; c quando questa uscì (1912), conteneva apprezzamenti su Douglas che spinsero il Lord a sporgere querela per diffamazione. Il giudice autorizzò la difesa a leggere le parti soppresse di De Profundis, e Ransomc fu assolto. II. Montgomery Hydc, autore dell'ultima e recentissima biografia di Lord Alfred Douglas (Methucn, 366 pagine), è il maggior esperto vivente su Wilde e la sua cerchia, cui ha già dedicato molti volumi, di solito un po' pesanti ma mol to informati. Uomo di legge per professione, Hydc è particolarmente prezioso per dipanare le vicende di Bosie, gran parte delle quali si svolsero nelle aule dei tribunali. Il ritratto che emerge è quello di un uomo squilibrato ma interessante, segnato dalla tragedia che aveva causato e che avreb be rivissuto due volte, prima dal punto di vista di suo padre, quindi da quello di Wilde. Entrato in possesso.di un po' di denaro alla morte del padre, Bosic se ne sbarazzò in fretta coi sistemi del defunto marchese, ossia con le scommesse e con l'acquisto di una smderia. Aveva deciso freddamente di dar fondo a tutto e quindi di andarsi a cercare un ereditiera americana, ma quando varcò l'Atlantico a questo scopo si era già innamorato della futura moglie, una poetessa da cui ebbe un figlio che, allevato dal suocero di Bosie, avrebbe passato la sua vita adulta in una clinica per malattie mentali. Bosie ricalcò le orme paterne anche gettandosi in una sequela di liti spesso violentissime. La cosa e sorprendenteanche perché proveniente da un poeta, anzi, da uno squisi to specialista della forma del sonetto, tanto difficile specialmente in inglese: le raccolteche continuò a pubblicare gì valsero una reputazione non immeritata. Ma intanto come a direttore di piccoli giornali scatenava offensive contro personaggi in vista, ed ebbe spesso a che fare con la magistratuia. Ferito nel vivo dal processo contro Ransomc e Ross, Bosie rinnegò inoltre i propri antecedenti wildiani e diventò un fanatico persecutore dei «sodomiti» (si era anche convertito alla religione cattolica); minacciò fra gli altri il primo ministro Asquith reo di avere assegnato un incarico ufficiale Robbie Ross. E si fece scrivere dal ringhioso pennivendolo T. W. II. Crosland l'«autobiogtafia» Oscar Wifdt and M)self velenosa nei confronti dell'esteta. Poi venne il tempo dell' espiazione. Nel 192}, in seguito a una sua dissennata campagna contro Winstor Churchill (lo accusò di aver preso soldi dagli ebrei per pubblicare un falso resoconto della battaglia dello Jutland quando era Primo Lord dell'Ammiragliato), Douglas fu condannato a sei rncsi di carcere. L'esperienza, che gli dettò j sonetti di In Exeelsis, lo raddolcì assai; e nella solitudine in cui passò i vent'anni che gli restavano da vivere (dalla moglie si era separato presto), tentò di chiudere varie partite. Fra l'altro, scrisse altri libri con giudizi più sereni nei confronti di Wildc; e contemplò le passate sregolatezze senza isterismi. In una lettera a Frank Har ris descrisse anche i propri tra scorsi omosessuali rivendicando di non essere mai stato sedotto da nessuno se non da Wilde, davanti al cui fascino intellettuale si era arreso; ma di non aver mai amato uomini, solo giovinetti, cosa dopotutto, spiegò, frequentissima, e anzi, nelle scuole che aveva frequentato ai suoi tempi quasi obbligatoria. Masolino d'Amico Oscar Wilde in una caricatura di David Irvine (Copyright N.Y. Rovlew of Books. Oliera Mundi e per l'Italia .La Siampao

Luoghi citati: Galles, Inghilterra, Italia, Oxford, Posillipo, Regno Unito