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L'italiano Welnor a caccia di milioni nella Japan Cup Ippica internazionale a Tokyo e corse a Vinovo L'italiano Welnor a caccia di milioni nella Japan Cup Welnor. purosangue inglese di 3 anni, proprietà della scuderia Italiana Concarena, corre oggi a Tokyo nella «Japan Cup» dotata di 142 milioni di yen, più di un miliardo di lire. La distanza della gara, alla quale prenderanno parte 14 concorrenti di tutto il mondo, è di 2400 metri. Welnor avrà in sella l'americano Cash Asmussen, lo stesso fantino che 4 anni fa, noli' edizione inaugurale della «Japan Cup», portò al successo la cavalla statunitense Mairzy Doates. La coincidenza potrebbe essere di buon augurio per il galoppatore del torinese Roberto Bottanelli che molti a Tokyo comprendono nella rosa dei favoriti. Gli altri cavalli clic saranno appoggiati al «betttng» sono il francese Esprit du Nord, l'inglese Beduine, l'australiano Strawberry Road. I portacolori delle scuderie giapponesi saranno 4, Mr. C.B., Symboly Rudolf, Katsuragi Ace e Daiana Tholon. Oltre alla citata Mairzy Doates, hanno vinto finora la «Japan Cup» lo statunitense Half Iced, due anni fa, e l'irlandese Stanerra l'anno scorso. Chiusura del galoppo autunnale a Vinovo con corse particolarmente ricche. Quattro gare, infatti, superano 1 30 milioni. La più attesa è il Premio Avv. Amedeo Peyron di 39 milioni e 50 mila lire, per puledri di 2 anni I favoriti (Inizio ore 14): Pr. Lombardore: Acapulco, Selettore; Pr. Bianchetti: Amado, Mazzarino; Pr. Salone dell'Auto: Star Pawerful, Green Ray; Pr. Peyron: Sirlad Junior, Kind; Pr. Vinzaglio: Italo d'Ascagnano, Galante; Pr. Marangoni: Rosy Hope, Sarah Kay; Pr. Conte Verde: Livio, Mondovl. Ieri, nella penultima riunione, Porto Heli non ha avuto difficoltà a Imporsi sulle «siepi» del Pr. Boschi di 32 milioni. Heurtevent, Princisbecco e Pere Tanguy hanno occupato le altre piazze. Battuto, invece, il favorito Hiteheock nel Premio Augusta Taurlnorum di 30 milioni. Meglio di lui hanno fatto Forest Ride, primo per un'incollatura su Conan, e Rolante che per mezza lunghezza lo ha relegato al quarto posto.